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La playlist della settimana #34

– “Piove Saudade” con Tony Canto: un inno alla lentezza, un invito alla gioia di assaporare le piccole cose. L’intelligenza artificiale ricostruisce i volti di Mina
– Un tuffo nel soul d’annata con i Principles of Joy. I racconti in musica di Green Day, Libertines, Bruce Dickinson e Bleachers. Il nuovo singolo degli Idles

“Piove Saudade”, Tony Canto

Dopo il lancio, lo scorso aprile, del singolo Casa, il poliedrico artista siciliano torna con un brano dalla musicalità straordinaria che nasce, come lo stesso artista afferma, «da un bisogno di verità, di specchiarsi a nudo, in una società della competizione dove bisogna essere vincenti e felici a tutti i costi, condizione irreale che genera mostri dentro».

«Succede che a volte insabbiamo quella sorda malinconia che accompagna la nostra esistenza, una sensazione di mancanza di qualcosa che pugnala di tristezza e felicità nel medesimo istante, una prova dell’esistenza, distante dalla frenetica corsa verso la competizione e l’apparenza, verso l’ambizione e il primeggiare tipico della nostra epoca. Lasciarsi bagnare dalla saudade è cogliere il senso della vita», spiega Tony Canto.

Una vera e propria necessità dell’anima, un omaggio a quell’atteggiamento di nostalgico rimpianto che è caratteristica spirituale del popolo e della cultura brasiliana, tanto cara all’artista messinese. Un inno alla lentezza, un invito alla gioia di assaporare le piccole cose, con calma, che si traduce in poesia, con versi che ci pongono di fronte alla triste frenesia del nostro agire quotidiano, sempre alla continua rincorsa di qualcosa.

A collaborare con l’artista in questo nuovo singolo musicisti del calibro di Ferruccio Spinetti, Luca Scorziello, e Fabrizio Bosso. «Suonare con musicisti del calibro di Ferruccio Spinetti, Fabrizio Bosso e Luca Scorziello, e farlo cantando piano è meraviglioso e meravigliosamente fuori dal tempo, sicuramente da questo tempo», commenta Tony Canto. «La saudade è il mio timone, la rotta è la verità».

“Abban-dono”, Mina

Un Natale musicale senza Mina, la Tigre di Cremona, non può mancare. Dilettevoli Eccedenze 2 fa parte della collana voluta da Mina per ospitare le perle nascoste negli archivi e un brano il cui video è stato realizzato con l’intelligenza artificiale. Per questo disco, Mina ha selezionato canzoni utilizzate per la pubblicità o per progetti cinematografici. E le arricchisce con diversi inediti mai pubblicati prima su disco. Come Abbandono, nuova registrazione 2023 di un brano scritto a quattro mani da Daniele Magro e Saturnino. Poi La palla è rotonda, con una inedita versione bossa nova. E anche la Mina in versione “Napulé” (sempre meravigliosa) con Malatia, classico napoletano vestito di un nuovo arrangiamento. Da riascoltare i due strepitosi live in studio, registrazioni del 1971, My way Too close for comfort, dove un’orchestra di fiati e archi accompagna Mina con grande swing. Completa l’album una versione alternativa di Fever. Il video dell’inedito di Mina, Abbandono, è stato realizzato dallo IULM AI Lab, il laboratorio di intelligenza artificiale dell’Università IULM di Milano.

“Your Thing Is a Drag”, Principles of Joy

Nel 93esimo dipartimento francese Seine-Saint-Denis – a nord-est di Parigi – sembrano conoscere i principi della gioia, che deriva da un mondo retrosoul. Questa cover di Sharon Jones & The Dap King è il secondo singolo del terzo album di Principles Of Joy (pubblicato nel maggio 2024 su Q-Sounds Recording) e riflette questa positività. Your Thing Is a Drag è un inno a vivere la vita al massimo, a stare bene con se stessi. La canzone è una sorta di appello a vivere con autenticità e ad avere uno scopo nell’andare avanti. 

“Dilemma”, Green Day

I Green Day hanno condiviso un terzo singolo anteprima del quattordicesimo album in studio del trio Saviors (in uscita il 19 gennaio). «Dilemma era una di quelle canzoni che era un po’ facile da scrivere perché era così personale per me», ha spiegato il frontman Billie Joe Armstrong in una dichiarazione. «Abbiamo visto così tanti dei nostri coetanei lottare con la dipendenza e la malattia mentale. Questa canzone parla del dolore che deriva da quelle esperienze».

Il singolo è accompagnato da un video in bianco e nero, che trova Armstrong svenuto a terra mentre canta: “Ero sobrio ora sono di nuovo ubriaco/ Sono di nuovo nei guai e innamorato/ Non voglio essere un uomo morto che cammina / Non voglio essere un uomo morto che cammina”. Segue una notte selvaggia dei Green Day con esibizioni e feste. Verso la fine della traccia, Armstrong apprende la verità che il suo sé intossicato ha fatto un casino.

“Night Of The Hunter”, Libertines

I Libertines hanno pubblicato il secondo singolo estratto dal loro nuovo album All Quiet On The Eastern Esplanade, atteso per il prossimo mese di marzo. Nel comunicato stampa spiegano che la canzone è «un racconto shakespeariano di sangue e vendetta». Pete Doherty, parlando della canzone, spiega «Abbiamo preso il titolo dal debutto alla regia di Charles Laughton, Night Of The Hunter (film del 1955 che in italiano ha come titolo “La morte corre sul fiume”, nda), con Robert Mitchum nei panni di un predicatore che ha tatuato sulle nocche delle mani le parole “Love” e “Hate”. La canzone parla di non stare al passo con la legge. Questo tizio non sa davvero perché il suo amico è morto, ma ha la sensazione che se la sia cercata. Si è messo con le persone sbagliate, ha rubato qualcosa che non avrebbe dovuto ed è stato pugnalato. Quindi, è arrabbiato e ferito e deve vendicarsi, quindi lo fa e per lui è tutto. Una volta che ha pugnalato il ragazzo che ha pugnalato il suo compagno. Si è scatenato per vendetta, sa che lo stanno venendo a prendere, non proverà nemmeno a scappare perché sa che scapperà per sempre».

“Afterglow of Ragnarok”, Bruce Dickinson

Quasi 20 anni dopo Tyranny of Souls, Bruce Dickinson, frontman degli Iron Maiden, torna con un nuovo album da solista, The Mandrake Project. Una storia oscura che parla di «poteri, abusi e lotta per l’identità, sullo sfondo del genio scientifico e occulto», annuncia il comunicato stampa. Previsto per il primo marzo 2024, l’album è stato registrato al Doom Room di Los Angeles con il collaboratore di lunga data Roy Z, che ricopre anche il ruolo di chitarrista e bassista. Sono stati aggiunti le tastiere di Mistheria e la batteria di Dave Moreno alla batteria, già presenti sul precedente disco uscito nel 2005.

The Mandrake Project si svela con un primo singolo, Afterglow of Ragnarok, un «pezzo che dà il tono del progetto», spiega Bruce Dickinson. «Come suggerisce il titolo, è una canzone pesante, con un grande riff… ma c’è anche una vera melodia nel ritornello che solleva il velo sulle ombre e le luci che circondano l’album», aggiunge. Il singolo è accompagnato da una clip epica di oltre otto minuti diretta da Ryan Mackfall, su una storia di Bruce Dickinson in collaborazione con lo sceneggiatore Tony Lee, e da un fumetto di 8 pagine, incluso nell’edizione in vinile del singolo.

“Alma Mater”, Bleachers

La band di Jack Antonoff, i Bleachers, è tornata con un’altra nuova canzone. È il secondo singolo del nuovo album appena annunciato del gruppo, in uscita l’8 marzo. Nel brano appare anche Lana Del Rey, co-autrice del brano.

Antonoff ha detto che è stata proprio Lana Del Rey a incoraggiarlo a fare qualcosa con lei. «A volte vuoi che le persone si sentano come se qualcosa suonasse quasi irraggiungibile, e a volte vuoi che le persone si sentano come se fossero solo in una stanza con te», commenta Antonoff. «E quindi se voglio che mi senta come se fossi solo parlando con qualcuno o siamo in una stanza insieme, allora mi piace aggiungere cose come schizzi o rumori che ti ricordano che non sei in un ambiente raffinato. … Una canzone come questa, voglio che sia come se fossi seduto al tuo piano seminterrato con te».

“Grace”, Idles

In attesa dell’uscita del nuovo album Tangk, gli Idles hanno condiviso il nuovo singolo Grace, il secondo dopo Dancer. Come il resto dell’album in uscita, Grace è stato prodotto da Nigel Godrich (Radiohead, The Smile, Beck), Kenny Beats (Denzel Curry, Vince Staples, Benee) e il chitarrista della band Mark Bowen. Grace è un brano relativamente lento per gli standard degli Idles, che si prende il tempo necessario per amplificare la tensione prima di esplodere. “No god, no king, I said love is the thing”, canta Joe Talbot, e presenta il nuovo manifesto degli Idles sull’amore che trionfa sul nichilismo.

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