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La playlist della settimana #20

I Duran Duran annunciano un album di cover con diversi ospiti, fra cui Victoria De Angelis dei Måneskin. La superluna blu ispira Peter Gabriel, il videogame Starfield™ invece gli Imagine Dragons. Il brano di Brunori Sas per il film “Il più bel secolo della mia vita”. Nuovo disco anche per Beirut. La spensieratezza soul di MT Jones. Birthh e l’album “americano” nato dopo essere rimasta bloccata per due anni a New York a causa della pandemia. I demoni di Doja Cat con Christina Ricci, dall’inferno alla salvezza con Mannequin Pussy. Il “Pinocchio’s blues” del trio calabrese di Antonio Grillo fra i boschi dei Peloritani

“Danse Macabre” Duran Duran

Il nuovo album dei Duran Duran si intitola Danse Macabre. Uscirà il 27 ottobre ed è ispirato a un concerto per Halloween che la band inglese ha tenuto l’anno scorso a Las Vegas. Il disco a tema contiene tre inediti, alcuni rifacimenti dei classici del gruppo inglese e cover tra cui Psycho Killer dei Talking Heads, dove compare Victoria De Angelis dei Måneskin. Sono presenti anche Nile Rodgers, Warren Cuccurullo, i produttori Mr. Hudson e Josh Blair, l’ex del gruppo Andy Taylor, che sta combattendo con un cancro alla prostata e che ha annunciato l’album solista Man’s a Wolf to Man per l’8 settembre. Tra gli altri rifacimenti, Bury a Friend di Billie Eilish, Paint It Black dei Rolling Stones, Spellbound di Siouxsie and the Banshees, Supernature di Cerrone, Ghost Town degli Specials. C’è anche un pezzo ispirato a Rick James, Super Lonely Freak. «Non è solo il disco che abbiamo realizzato più velocemente dai tempi del primo album, è anche un progetto che nessuno di noi poteva prevedere», ha detto Nick Rhodes. «Cerchiamo la luce nell’oscurità e l’oscurità nella luce e sento che in qualche modo siamo riusciti a catturare l’essenza di tutto ciò in questo progetto».  La title track è «una celebrazione della gioia e della follia di Halloween» che riecheggia Frankies goes to Hollywood.

“Love Can Heal” Peter Gabriel

Puntuale il nuovo aggiornamento di Peter Gabrile è arrivato, in perfetta coincidenza con l’arrivo di una superluna blu. Una luna blu è una cosa rara, ma questa è anche conosciuta come superluna poiché è apparsa nella notte fra mercoledì e giovedì più grande e luminosa del solito, essendo vicina al punto più vicino nella sua orbita attorno alla Terra. La prossima volta che queste due lune coincideranno non sarà prima del 2037, a quanto pare. A Peter Gabriel ha ispirato Love Can Heal, una delle canzoni che sarà inserita nell’album i/o. Scritto e prodotto dall’ex Genesis, il brano è «un pezzo sognante ed esperienziale con alcune immagini astratte», comunica lo stesso autore, «un tappeto sonoro, un arazzo in cui le cose sono intrecciate insieme, ma non necessariamente dovrebbero sporgere, ma semplicemente formare parte di un tutto. Penso che la canzone si adatti perfettamente ai temi dell’album, nel senso che i/o riguarda il sentimento e l’essere connessi a tutto e in un certo senso, la prossima evoluzione dell’essere connessi alle cose è un sentimento di amore per tutto… Sembra banale dire “l’amore può guarire”, ma credo davvero che sia un elemento fondamentale e che quando le persone si sentono interattive, calde, generose, parte di qualcosa di vivo e non isolato, sono molto di più probabilmente faranno bene e saranno in grado di offrire di più. La musica è iniziata con questa sequenza meditativa e ripetuta e l’essenza di tutti questi suoni cercava di creare una tavolozza sensuale».

“Demons” Doja Cat

Doja Cat (nella foto d’apertura) è tornata con Demons, terzo singolo dal prossimo album Scarlet. Nel video musicale appare Christina Ricci. Scarlet uscirà il 22 settembre. Prima di questo album, ha pubblicato Vegas del 2022, una traccia apparsa nella colonna sonora del film Elvis di Baz Luhrmann. Con oltre 20 miliardi di stream in tutto il mondo fino ad oggi, la creatività e la capacità di intrattenere di Doja sono state elogiate più volte e sono tangibili grazie alle esibizioni uniche e spettacolari che ha presentato in quasi tutti i principali palcoscenici degli Award Show e nei festival musicali in tutto il mondo.

“Wasting My Time” MT Jones

Il nuovo singolo del crooner inglese MT Jones è una fetta di delizioso e orecchiabile feel-good soul, che cattura appieno lo spirito dell’estate e la spensieratezza di lasciare che le cose accadano. Un tuffo nelle acque fresche e pulite degli anni Ottanta, fra Style Council e Simply Red. MT Jones porta un suono classico e senza tempo nelle strade di Liverpool. Con una voce pura, elegante e cantilenante, il cantautore in qualche modo trasporta proprio in quegli anni, ma sembra fresco, nuovo ed eccitante.

“Children of the Sky (a Starfield song)” Imagine Dragons

Singolo ispirato al videogame fantascientifico blockbuster, Starfield™, disponibile nei negozi e online dal prossimo mercoledì 6 settembre.  La band ha creato il singolo pensando all’universo di Starfield. L’orchestrazione virtuosa del brano riflette l’introspezione della canzone a livello testuale. La band s’interroga sul nostro posto nell’universo e sui grandi quesiti della vita, con alcuni momenti di grande epicità amplificati da un ritornello dalla potenza sismica. «Bethesda ha creato alcuni videogiochi iconici a cui abbiamo giocato per la maggior parte delle nostre vite e siamo onorati di avere collaborato con questo brano a Starfield. La canzone – così come il gioco- si pone alcune fra le domande più difficili per noi esseri umani che cercano il proprio posto nell’universo», ha detto il frontman degli Imagine Dragons, Dan Reynolds, da sempre grande appassionato di videogames.

“So Many Plans” Beirut

Con questo brano Zach Condon ha annunciato il nuovo album Hadsel per il 10 novembre. Condon ha scritto il nuovo album sull’isola di Hadsel, nel nord della Norvegia, dove gli è stato dato accesso alla locale Hadselkirke, una struttura ottagonale in legno dell’inizio del XIX secolo con un organo da chiesa. «Durante la mia permanenza ad Hadsel, ho lavorato duramente sulla musica, perso in trance e inciampando alla cieca nel mio collasso mentale che avevo messo da parte fin da quando ero adolescente», ha scritto il musicista in una nota. «È arrivato e mi ha suonato come un campanello. Mi sono ritrovato a tormentarmi per molte cose passate e presenti mentre la bellezza della natura, l’aurora boreale e le terribili tempeste facevano uno spettacolo fantastico intorno a me. Le poche ore di luce avrebbero rivelato l’insondabile bellezza delle montagne e dei fiordi, e i crepuscoli lunghi ore mi avrebbero riempito di sommessa eccitazione. Mi piace credere che lo scenario sia in qualche modo presente nella musica».

“I Got Heaven” Mannequin Pussy

Marisa Dabice dei Mannequin Pussy una volta si vantava di «andare d’accordo con tutti quelli che incontro». Sei anni dopo, non vede più quella caratteristica come una virtù. Nel ringhiante nuovo singolo della band di Filadelfia, lei considera il disprezzo come una forma di amore. Stufa dell’ipocrisia cristiana, Dabice si autoproclama angelo custode su coloro che hanno sofferto a causa del giudizio religioso. «Vorrei essere stata lì per salvarti dalla portata», urla, sputando sul microfono. «Per quello che ti hanno fatto, non metterò mai pace». I Got Heaven cavalca la stessa onda implacabile che ha reso l’album della band del 2016, Romantic, un punto fermo del punk. Il bassista Colins Regisford prende il comando con una melodia cupa mentre il chitarrista Maxine Steen e il batterista Kaleen Reading si scontrano intorno a lui. Quando i versi abrasivi della canzone cedono a uno zuccheroso ritornello power-pop, è come se Dabice invertisse la bussola dall’inferno alla salvezza.

“La vita com’è” Brunori Sas

In chiusura dei rituali “festeggiamenti di San Brunori” – che ormai da anni i fan celebrano ricordando il brano Guardia ‘82 – fuori a sorpresa La vita com’è, il brano inedito prodotto da Riccardo Sinigallia che impreziosisce la colonna sonora de Il più bel secolo della mia vita, il nuovo film di Alessandro Bardani con protagonisti Sergio Castellitto e Valerio Lundini, distribuito da Lucky Red in tutte le sale cinematografiche dal 7 settembre. “Avere vent’anni o cento / non cambia poi mica tanto / se non riesci a vivere / la vita com’è” suona come un quesito aperto l’incipit del brano, canzone portante e piccolo inno morale di un film che fa del tema dell’accettazione il suo leitmotiv. La vita com’è, nata dalla prima stesura di sceneggiatura del lungometraggio indagando la relazione fra i due protagonisti, si apre verso dopo verso a un’interpretazione universale, al centro della quale c’è l’uomo, condannato a voler a tutti i costi allungare la propria vita. Il senso di vero e di autentico che traspare dalla pellicola è racchiuso fra le intime note di Brunori, che accarezzano con il suono del pianoforte il crescendo di emozioni de Il più bel secolo della mia vita.

“Supercharged” Birthh

Birthh, Alice Bisi all’anagrafe di Firenze, cantautrice alternative-pop, nel marzo del 2020 era rimasta bloccata a New York. Nella “Grande Mela”, la città dove i sogni si realizzano, Birthh metabolizza attraverso la musica gli ultimi tre stravolgenti anni della sua vita, mettendo a fuoco chi è e chi vuole diventare. Senza scappare mai dalle proprie emozioni, affronta così un viaggio emotivo estremamente intenso e personale. Scrive, registra e produce dieci tracce che adesso sono state raccolte nell’album Moonlanded in uscita oggi. Il nuovo progetto discografico è un viaggio emotivo ricco di quotidianità in cui trovano spazio l’amore per la nuova fidanzata – poi divenuta moglie -, la nostalgia di casa e dell’Italia, l’affetto per la famiglia che non ha riabbracciato per oltre due anni e la propensione verso il futuro tra ambizioni e incertezze.

“Pinocchio’s blues” Antonio Grillo Trio

È il singolo del trio di musicisti calabresi capitanato dal chitarrista Antonio Grillo, con Tommaso Pugliese al contrabbasso, Francesco Scopelliti alla batteria. Il brano è impreziosito dalla partecipazione straordinaria di uno dei più importanti trombettisti del Jazz italiano: Giovanni Amato. La composizione di Grillo anticipa di circa un mese il rilascio dell’album Dove, in calendario per il 10 ottobre, ed è accompagnato da un videoclip che ironizza sul rapporto dell’uomo tra sogno, realtà, verità e menzogna. «Pinocchio’s blues è un tema pervaso da un senso di giocosa ironia concepito quasi come gli scatti di un burattino», spiegano. Il videoclip è stato girato nei boschi dei Monti Peloritani che cingono la città di Messina. Tra alberi, formicai brulicanti, minacciosi voli di uccelli scuri e grottesche figure che sarebbero a proprio agio in un Horror B-Movie, i tre musicisti vagano apparentemente senza meta con fare stralunato… è la realtà o Morfeo ha teso loro un tranello catapultandoli nell’incubo di qualcun altro? Ma al di là del gioco cinematografico e dei possibili infiniti significati legati alla favola del burattino di legno, dei suoi sogni e delle sue vicende che lo trasformeranno da ramo di albero in uomo, il tema cardine della musica di Antonio Rocco Grillo e del suo trio è l’attaccamento alle radici. Mainstream di gran classe.

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