Il celebre musical sabato 10 e domenica 11 dicembre al Teatro Metropolitan di Catania. Il racconto dell’autore Jim Jacobs sulla nascita dello spettacolo che poi diventerà un fenomeno mondiale sulla scia del successo del film del 1978 con John Travolta e Olivia Newton-John. «È probabilmente l’unico grande spettacolo di Broadway interamente composto su chitarra»
Tutti pazzi per la Greasemania! Anche se il cult dei ragazzi alla brillantina è vecchio di cinquant’anni, non smette di divertire ad ogni sua rappresentazione. Dalla prima rappresentazione a teatro il 12 febbraio 1972 al mitico film del 1978 con John Travolta e Olivia Newton-John, fino al musical sbarcato in Italia con il duo Ingrassia-Cuccarini e continuato grazie all’entusiasmo della Compagnia della Rancia, Grease si rivela ancora attuale ed amato anche dalle nuove generazioni. Sabato 10 e domenica 11 dicembre il musical arriva al Teatro Metropolitan di Catania.
La storia di Grease comincia nel 1971 al Kingston Mines Chicago club, quando Jim Jacobs e Warren Casey decidono di realizzare un musical composto solo per chitarra; lo chiamano Grease per evocare i capelli imbrillantinati e lo stile degli anni Cinquanta.
Così Jim Jacobs ricorda quella avventura: «Fu a Chicago, Illinois, intorno a marzo-aprile 1970. Ad un party, quasi per gioco, tirai fuori alcuni dei miei vecchi 45 giri degli anni Cinquanta. Queste canzoni apparvero subito alquanto datate a confronto con il funk psichedelico degli anni Settanta, ma allo stesso tempo rappresentavano un cambiamento di velocità contro la melodia ripetitiva tanto cara in quei giorni. E fu così che proposi a Warren Casey la mia bizzarra idea: un musical a Broadway che utilizzasse la musica degli ultimi anni Cinquanta. Warren sollevò la più ovvia delle domande: “Grandioso, ma di cosa tratterà lo spettacolo?”».
«Qualche birra più tardi l’idea mi balenò in mente», continua il racconto di Jacobs. «Un salto indietro ai tempi d’oro del rock’n’roll in una scuola superiore frequentata da giovanotti imbrillantinati e relative fidanzate. Un ritorno ad un genere di vita che appariva centrato sulle acconciature (oleose e appiccicose), sul cibo (economico, grasso, hamburger e molli patatine fritte) e su favolose automobili fuori serie (sporche e infangate) o su qualsiasi altra cosa “unta”. Decisi così di chiamarlo Grease. Inizialmente Warren non prese sul serio la cosa, asserendo che poteva essere solo un sogno, ma poi, quando venne licenziato dal suo impiego di direttore di filiale, decise di sedersi alla sua macchina da scrivere ed abbozzò una prima stesura della scena del pigiama party. Iniziò così la nostra collaborazione nel creare una storia che prendeva in giro tutti quei film hollywoodiani che celebravano il rock’n’roll degli anni Cinquanta».
«Warren (un ex insegnante di scuola superiore) scrisse i testi delle canzoni che parodiavano i suoni primitivi dei primi rockers mentre io (un ex studente imbrillantinato degli anni Cinquanta) composi le melodie imitando gli originali», conclude Jacobs, rivelando una curiosità: «Un fatto poco noto: Grease è probabilmente l’unico grande spettacolo di Broadway interamente composto su chitarra».
Quando viene rappresentato per la prima volta il 12 febbraio 1972 nessuno si immagina che quella mielosa favoletta in puro stile anni Cinquanta sia destinata a battere ogni record di longevità. Verrà rappresentata ininterrottamente per 3.388 serate fino al 13 aprile 1980 quando, non senza rimpianti, verrà tolta definitivamente dal cartellone.
Saranno i teatri del West End di Londra a rilanciare il musical negli anni Novanta. Un revival che contagerà Broadway, dove Grease torna a riempire i teatri. Da quel momento il musical invaderà tutto il mondo con compagnie nazionali: dall’Austria all’Argentina, dalla Spagna all’Australia.
Oggi in Italia Grease ha superato la quota di 1.800 repliche, con oltre 1.870.000 spettatori, diventando così il primo “long running show” italiano, un titolo di culto anche per chi al musical non si era mai avvicinato prima, una vera e propria macchina da applausi che ottiene dal pubblico un consenso senza precedenti.
In Italia, sotto le sue luci si sono alternati sul palco, dal suo debutto a oggi, più di 281 tra artisti e tecnici; per molti performer Grease ha rappresentato il trampolino di lancio per altri importanti ruoli teatrali e ha visto nel cast artisti già affermati. La storia d’amore tra Danny e Sandy, i sogni dei T-Birds e delle Pink Ladies e, soprattutto, tanto rock’n’roll fanno sì che Grease sia diventato sinonimo di energia pura e divertimento da non perdere.
Nell’edizione 2022 i protagonisti sono due giovani interpreti: Danny Zuko ha il volto di Simone Sassudelli, classe 1995, formatosi alla Scuola del Musical di Milano, e, nel ruolo di Sandy, Francesca Ciavaglia, diplomata alla Bernstein School of Musical Theatre di Bologna.