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Il crepuscolo degli dei del rock

Con il tour di Bruce Springsteen il 18 maggio si apre la stagione dei grandi eventi “live”. Protagonista una generazione di musicisti che ha segnato la storia di questa musica: dal Boss a Peter Gabriel, da Vasco Rossi a Robert Plant, da Herbie Hancock ad Alice Cooper. Hanno ancora qualcosa da dire o vivono soltanto di nostalgia? Gli eventi “live” più importanti

Randy Newman una volta ha scritto una canzone riguardo alle popstar un po’ datate che si ostinano a rimanere sotto i riflettori. S’intitola I’m Dead (But I Don’t Know It) e cominciava così: «Non ho più niente da dire, ma lo dirò comunque». Era il 1999 e quella che era sembrata semplice satira si è rivelata una predizione. Giovedì 18 maggio al Parco Urbano Bassani Bruce Springsteen inaugura la stagione dei grandi eventi live, della quale sarà protagonista una generazione di musicisti rock e pop, tra i più influenti, che ha reso popolari negli anni Sessanta e Settanta questi stili musicali. Ci sono pochi esempi di pensionamento in questa professione (Tina Turner, ritiratasi nel 2009, all’età di 70 anni, è un caso) e molti non credono nemmeno loro stessi (lo ha detto Keith Richards in alcune occasioni) che con tutto quello che hanno vissuto di essere ancora in questo mondo. Ma sono ancora attivi, come vedremo questa primavera-estate-autunno. Questi veterani hanno qualcosa da dire ancora nel 2023? Sono artisticamente finiti e vivono solo di nostalgia? Dobbiamo perdonare loro tutto perché ci hanno già dato tanto? Abbiamo fissato il limite minimo di età a 70 anni e abbiamo stilato un elenco. Uno di quelli che occupa questa lista, Mick Jagger, ha recentemente definito la situazione di queste rockstar prima dell’arrivo del loro tramonto: «Ora possiamo avere più libertà, ma ci rimane poco tempo, e dobbiamo pensare molto attentamente a cosa vogliamo fare».

Bruce Springsteen (73 anni)

Quando a novembre il giornalista di Rolling Stone Andy Green ha chiesto a Bruce Springsteen del prezzo elevato dei biglietti statunitensi per il suo nuovo tour (alcuni hanno raggiunto i 5.000 euro), i fan hanno impiegato qualche secondo prima di leggere la risposta. Il suo idolo avrebbe una ragionevole giustificazione per aver tradito lo spirito del “cantante operaio”? Diresti che è stato uno sfortunato errore e che cercherai di rimediare e rendere i biglietti più economici? Niente di tutto ciò. Springsteen ha riconosciuto: «Negli ultimi 49 anni abbiamo venduto i biglietti sottocosto, ma questa volta ho detto: “Ho 73 anni, voglio fare quello che fanno tutti i miei colleghi professionisti”». Per alcuni è caduto in quel momento un mito e non lo vedranno più dal vivo. Per il tour europeo non valgono ancora i cosiddetti prezzi dinamici che hanno causato questi “biglietti pazzi” oltre oceano: variano a seconda della domanda (ovvero, è come un’asta – con un algoritmo – in cui il miglior offerente prende il biglietto). Bruce Springsteen dopo il concerto di Ferrara di giovedì 18 maggio, sarà il 21 maggio al Circo Massimo di Roma, per poi tornare il 25 luglio e salutare l’Italia dall’Autodromo Nazionale – Prato della Gerascia di Monza. Questo tour potrebbe essere l’ultima occasione per vedere Springsteen con la E Street Band, ovvero l’ultimo grande concerto rock and roll di Bruce. La sua età (e quella di alcuni della E Street) e la difficoltà di mettere in moto la macchina potrebbero consigliare altri tipi di spettacoli, più rilassati, in futuro. Oggi Bruce continua a esibirsi dal vivo, come dicono le cronache dei suoi recenti recital. Sono circa tre ore a sudare con un mago del rock and roll. Dal punto di vista dei record è un’altra questione. In scaletta solo un accenno al suo ultimo album di cover soul, Only the Strong Survive, a favore di una energica cavalcata tra i suoi più popolari successi. 

Peter Gabriel (73 anni)

«È passato un po’ di tempo e ora sono circondato da un sacco di nuove canzoni e sono entusiasta di portarle in giro per un giro. Non vedo l’ora di vederti là fuori», ha annunciato a inizio anno l’ex frontman dei Genesis. i/o The Tour partirà giovedì 18 maggio da Cracovia, Polonia, per fare scalo in Italia il 20 maggio all’Arena di Verona e il 21 maggio all’Arena Mediolanum di Milano. Peter Gabriel presenterà il nuovo materiale dal suo prossimo album i/o, oltre ad approfondire il suo vasto catalogo di musica, con successi, favoriti dai fan e l’inaspettato. Per gli spettacoli, Gabriel sarà affiancato dai compagni abituali della band Tony Levin, David Rhodes e Manu Katché.

Vasco Rossi (71 anni)

Dieci date, negli stadi ovviamente, e altrettanto ovviamente sold out: «Ricomincio lo show dell’anno scorso, con una scaletta diversa e anche qualche cambiamento nella band, ma vado dove non suono da tempo». Ovvero Bologna, Stadio Dall’Ara, 6, 7, 11 e 12 giugno; Roma, Stadio Olimpico, 16 e 17 giugno; Palermo, Stadio Barbera, 22 e 23 giugno; Salerno, Stadio Arechi, 28 e 29 giugno. Vasco è sulla scia di Mick Jagger: «Con i 70 invece sono arrivato al punto in cui mi dico “faccio quello che mi pare perché dal futuro che c’è ancora non possono arrivare grandi fregature”. Non è una cifra tonda, ma il Covid è stato un momento di crisi perché ho capito che dipendo dall’andare sul palco», ha detto in una intervista al Corriere della Sera. «Spero di morire sul palco… In realtà lavoro su me stesso per cercare un senso indipendentemente dai progetti di lavoro. Devi imparare a vivere il momento, il presente».

The Who (Pete Townshend, 77 anni – Roger Daltrey, 79)

Correvano gli anni Sessanta, sul lungomare di Brighton i mods, in jeans Levi’s d’ordinanza, scorrazzavano a bordo di Vespe e Lambrette, ascoltando ska, per poi la notte scontrarsi sulla spiaggia con la banda rivale dei rockers. «Voglio morire / prima di diventare vecchio», cantavano gli Who in My generation. Oggi solo la voce, Roger Daltrey, e il compositore, Pete Townshend, di quello storico brano possono ancora raccontare in che maniera sono sfuggiti a quelle parole così spavalde: di fatto Keith Moon è stato l’unico che ha tenuto fede a quel motto, mentre John Entwistle si è spento sulla soglia dei 58 anni. Pete Townshend è sopravvissuto, ha avuto il tempo di invecchiare, di assistere al tramonto della sua band, di perdere quasi completamente l’udito, di contare i primi capelli bianchi, per poi inseguire un nuovo sogno: riformare la band e tornare in tour. Che, nonostante gli acciacchi, continua. «Yeah. And I do. I still hope I die before I get old», ride beffardo Pete Townshend. «Sì e continuo a ripetere che spero di morire prima di diventare vecchio…». Suonano il 17 giugno a Firenze, Visarno Arena.

Robert Plant (74 anni)

Se i Led Zeppelin non si sono più incontrati negli ultimi anni (dal 1980, quando si sono sciolti, hanno suonato saltuariamente, l’ultima nel 2007) è stato esclusivamente perché il loro vocalist, Robert Plant, non ha voluto. Plant, che ha rifiutato di guadagnare una cifra pazzesca accettando la reunion, ha sempre sostenuto che non aveva senso, che è successo molto tempo fa e che vuole evolversi come musicista. Lo fa nei suoi progetti con Alison Krauss e adesso con i Saving Grace o su album solisti, comunque sempre interessanti e validi. La sua voce non riesce più a raggiungere i toni di Stairway to Heaven, ma trasmette invece saggezza e profondità. Sette i concerti in programma nel nostro Paese: 26 agosto Arena Alpe Adria Lignano; 28 agosto Sferisterio Macerata; 30 agosto Teatro Antico Taormina; 1 settembre Locus Festival Bari; 3 settembre Teatro Romano Ostia Antica; 5 settembre Teatro Arcimboldi Milano; 6 settembre Piazza Dei Signori Vicenza In Festival.

Bob Dylan (81 anni)

Qualcuno su Twitter ha accolto così i cinque concerti che Bob Dylan terrà quest’anno in Italia: «Non saluta nemmeno, sta in fondo al palco, canta sottovoce, distrugge i suoi classici in modo che nessuno li capisca e se ne va senza salutare. Prezzo: da 85 euro». Un po’ troppo severo, ma c’è del vero. Forse quelli che si strappano i capelli quando il genio decostruisce la sua Like a Rolling Stone fino a renderla irriconoscibile, faranno bene a sapere che non lo suonerà in questo tour. Né quella né classici come Blowin’ in the WindHighway 61 RevisitedKnockin’ On Heaven’s Door o Girl From the North Country. O almeno così dice il repertorio dei suoi ultimi concerti negli Stati Uniti e in Giappone. Qualcuno può immaginare un concerto dei Rolling Stones senza I Can’t Get No (Satisfaction)? Dylan è in tour da molti anni, un “never ending tour” e questo è più un merito che una lamentela. Non smette di suonare (immaginatevi a 81 anni) e creativamente sa ancora emozionare, come ha dimostrato nel suo ultimo lavoro, Rough and Rowdy Ways, del 2020. Imperdibili i suoi concerti: 3 e 4 luglio Milano, Teatro Arcimboldi; 6 luglio Lucca, Piazza Napoleone – Lucca Summer Festival; 7 luglio Perugia, Arena Santa Giuliana – Umbria Jazz; 9 luglio Roma, Auditorium Parco Della Musica.

Herbie Hancock (83 anni)

Esuliamo dal rock e pop, anche se Herbie Hancock, leggenda del jazz, è un musicista borderline che spesso flirta con altri generi musicali, funk, disco music ed elettronica: una versatilità che lo ha reso punto di riferimento anche per generazioni di artisti hip hop e dance, portandolo inoltre a collaborare con Sting, Annie Lennox, John Mayer, Christina Aguilera, Paul Simon, Carlos Santana, Joss Stone e Damien Rice. Non a caso, in Italia sarà fra gli ospiti di Umbria Jazz a Perugia il 9 luglio, mentre il 13 luglio si calerà in una situazione più rockettara in Piazza Ciaia a Fasano (Brindisi) per il Locus Festival 2023. Il suo ultimo disco risale al 2010.

The Kiss (Gene Simmons, 73 anni – Paul Stanley, 71)

Dal 2000 anni dicono che è il loro tour d’addio, ma non ce la fanno a smettere. Così anche quest’anno, come i Cugini di Campagna, indosseranno maschere e stivali da drago per infiammare le chitarre al suono di I Was Made For Lovin’ You. Nel circo che mettono in scena i Kiss c’è fantasia, c’è colore, ci sono fuochi d’artificio, umorismo e, come premessa principale, la voglia di mantenere vive l’innocenza e l’illusione del bambino che tutti ci portiamo dentro. «Raggiungere il successo è facile, la cosa difficile è mantenerlo così a lungo. Ciò può essere ottenuto solo con un’etica del lavoro», spiega Stanley. Lo fanno da quasi mezzo secolo, fra tanti trionfi e qualche delusione. Si possono ascoltare a Lucca il 29 giugno ospiti del Lucca Summer Festival.

Jethro Tull (Ian Anderson, 75 anni)

L’inossidabile frontman, il cantante e flautista Ian Anderson continua a guidare la band britannica sui palchi di tutt’Europa. Non hanno successi nuovi, ma il pubblico resta in attesa di ascoltare capolavori come Aqualung o Locomotive Breath. Fra rock e medioveo il 29 giugno a Matera; 1 luglio Caserta; 3 luglio Catania; 29 luglio Bergamo; 30 luglio Cattolica; 31 luglio Pescara.

Hollywood Vampires (Alice Cooper, 75 anni – Joe Perry, 72)

Il pioniere dello shock rock dopo quattro anni rimette su la formazione nata nel 2015 condivisa con altre star come Joe Perry, chitarrista solista e cofondatore degli Aerosmith, e Johnny Depp, star di Hollywood con velleità da rockstar. La tradizione degli Hollywood Vampires è quella di suonare un tributo sfrenato ai grandi eroi perduti della musica e al loro stesso materiale originale, pubblicato nel loro album in studio Rise. Non facendo mistero del loro amore per il rock’n’roll britannico classico, arricchiscono i loro set con brani di The Who, Led Zeppelin, David Bowie, Motörhead e altri. Un eccitante tuffo nella storia del rock i compagnia di musicisti di classe. Si esibiranno come prima ed unica tappa nazionale il 2 luglio a Marostica.

Eric Clapton (78 anni)

Eric Clapton continua a tenere concerti. Dal Giappone agli Stati Uniti passando per l’Italia in autunno: il 9 e 10 ottobre all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bo), il 12 ottobre al Mediolanium Forum di Milano. Il chitarrista britannico si è guadagnato l’antipatia di molte persone esprimendo strane teorie sulla pandemia, come la seguente: «Le persone vaccinate possono essere vittime dell’ipnosi di massa». Ha anche assicurato che per la prima volta stava componendo una «canzone di protesta». Si riferiva a canzoni come Stand and Deliver, insieme a Van Morrison, dove cantano della pandemia: «Lasci che ti spaventino, ma non una parola di quello che dicono è vera. Vuoi essere un uomo libero o uno schiavo?». L’ultimo album di Clapton, pubblicato nel 2018, è un canto natalizio, Happy Xmas. In precedenza, ha avuto lavori in cui un assolo di chitarra house o tributi ai maestri del blues scoppiettano sempre, ma non ha pubblicato un album abbagliante per decenni e i suoi concerti non sono indimenticabili. Di certo non ci si aspetta molto di più da lui.

Antonello Venditti (74 anni), Francesco De Gregori (72)

Doveva essere l’esperienza di un’estate, che si sta rivelando lunga due anni. La gente continua a riempire i loro concerti, per cantare insieme a loro canzoni che hanno segnato la storia della musica italiana. Ricominciano lunedì 5 giugno dalle Terme di Caracalla di Roma per chiudere il 21 settembre all’Arena di Verona, passando per Modena, Firenze, Lanciano, Forte dei Marmi, San Tammaro (Le), Marsciano (Pg), Tagliacozzo (Aq), Siracusa (24 agosto e 26 agosto), Taormina (28 agosto), Agrigento (30 agosto), Paestum.

Claudio Baglioni (71 anni)

E chi lo ferma più? Dopo l’enorme successo del tour solistico di 156 concerti nei teatri lirici di Dodici Note Solo Bis, Claudio Baglioni ritorna ai live spettacolari con aTUTTOCUORE: 9 maxieventi dal vivo che si annunciano rivoluzionari, grazie a una nuova rappresentazione totale, a tre gigantesche dimensioni spaziali – orizzontalità, verticalità, profondità – nella quale si fondono musica, luce, figura, gesto, azione e le molteplici arti e modalità dello stupefacente mondo dello spettacolo. Saranno tre gli appuntamenti allo Stadio centrale del Foro Italico a Roma (21-22-23 settembre), tre i concerti all’Arena di Verona (5-6-7 ottobre) e 3 quelli al Velodromo Paolo Borsellino di Palermo (12-13-14 ottobre): spazi idonei e ideali per uno show fortemente innovativo, affascinante, travolgente, che sorprenderà il pubblico.

La lista non tiene conto dei Rolling Stones – Mick Jagger (79 anni) e Keith Richards (79 anni), dei Rolling Stones – , Stevie Nicks (74 anni), Neil Young (77 anni), Patti Smith (76 anni), Paul McCartney (80 anni), Van Morrison (77 anni), Rod Stewart (78 anni), Debbie Harry (77 anni), tutti artisti che quest’anno sono in tour ma non passeranno dall’Italia. Così come non è stato inserito Roger Waters (79 anni), perché si è già esibito nel nostro Paese, ma che offre una sua spiegazione di questo fenomeno: «Forse la ragione è da cercare tra chi fa la musica e oggi, rispetto a quaranta/cinquanta anni fa, avverte molto più grande la tentazione di piacere a tutti. Ai nostri tempi non cercavamo di adattarci al gusto popolare, ci sentivamo completamente liberi di scrivere ciò che piaceva a noi. Oppure perché molti autori contemporanei sono troppo presi dalla tecnologia, dagli aspetti intellettualistici e di conseguenze le loro composizioni risultano più sterili, meno dirette sul piano emotivo». Si scriveva con il cuore, piuttosto che con il cervello. Ma, soprattutto, la musica aveva un maggiore valore: culturale e sociale. Non era ancora stata ridotta a canzonetta, tormentone, suoneria di cellulari.

Questi gli altri eventi della stagione “live” 2023, protagonisti under 70:

Chris Martin e i Coldplay

Shawn Mendes

31 maggio Casalecchio di Reno (Bo), Unipol Arena

Tiziano Ferro

7 giugno Lignano Sabbiadoro, Stadio G. Teghil
11 giugno Torino, Stadio Olimpico
15, 17 e 18 giugno Milano, Stadio San Siro
24 e 25  giugno Roma, Stadio Olimpico
28 giugno Napoli, Stadio Diego Armando Maradona

1 luglio Bari, Stadio San Nicola
4 luglio Messina, Stadio San Filippo
8 luglio Ancona, Stadio Del Conero
11 luglio Modena, Stadio Braglia
14 luglio Padova, Stadio Euganeo

Echo and the Bunnymen

Echo and The Bunnymen

16 giugno, Taranto, Rotonda del Lungomare Vittorio Emanuele III

Murder Capital

17 giugno, Taranto, Rotonda del Lungomare Vittorio Emanuele III

13 luglio, Bellaria Igea Marina (Rimini), Beky Bay

Marco Mengoni

17 giugno Bibione, Stadio Comunale
20 giugno Padova, Stadio Euganeo
24 giugno Salerno, Stadio Arechi
28 giugno Bari, Arena della Vittoria

1 luglio Bologna, Stadio Dall’Ara
5 luglio Torino, Stadio Olimpico
8 luglio Milano, San Siro
15 luglio Roma, Circo Massimo

The Cult

18 giugno, Taranto, Rotonda del Lungomare Vittorio Emanuele III

1 luglio, Pordenone, Parco San Valentino

Coldplay

21 e 22 giugno Napoli, Stadio Diego Armando Maradona
25, 26, 28 e 29 giugno Milano, Stadio San Siro

Florence and The Machine

Florence + The Machine

22 giugno Milano, Ippodromo SNAI San Siro

Machine Gun Kelly + Blanco

23 giugno  Campovolo, Reggio Emilia

The Black Keys + Liam Gallagher

1 luglio Milano, Ippodromo SNAI La Maura

Red Hot Chili Peppers

2 luglio Milano, Ippodromo SNAI La Maura

Ligabue

5 luglio Milano, Stadio San Siro
14 luglio Roma, Stadio Olimpico

Guns ‘N Roses

8 luglio Roma, Circo Massimo

Sigur Ròs

9 luglio Roma, Auditorium Parco della Musica – Roma Summer Fest 2023
11 luglio Bari, Faro Borbonico – Locus Festival
12 luglio Lucca, Piazza Napoleone – Lucca Summer Festival
13 luglio Mantova, Piazza Sordello

Depeche Mode

Depeche Mode

12 luglio Roma, Stadio Olimpico
14 luglio Milano, Stadio San Siro
16 luglio Bologna, Stadio Dall’Ara

Muse

18 luglio Roma, Stadio Olimpico
22 luglio Milano, Stadio San Siro

The Weeknd

26 e 27 luglio Milano, Ippodromo SNAI La Maura

Robbie Williams

28 luglio Lucca, Lucca Summer Festival

Imagine Dragons

5 agosto Roma, Circo Massimo

Bjork

Bjork

12 settembre Milano, Mediolanum Forum
23 settembre Bologna, Unipol Arena

Marracash – Marrageddon

23 settembre Milano, Ippodromo SNAI La Maura
30 settembre Napoli, Ippodromo di Agnano

blink-182

6 ottobre Bologna, Unipol Arena

Noel Gallagher’s High Flying Birds

8 novembre Milano, Mediolanum Forum

Madonna

23 e 25 novembre Milano, Mediolanum Forum

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