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«I miei scatti celebri ai Queen e David Bowie»

Denis O’Regan, ospite del Medimex di Bari, racconta i suoi tour tra gli anni Settanta e Ottanta come fotografo ufficiale dei divi del rock

«Ascoltavo e vedevo in concerto band come i Led Zeppelin e i Rolling Stones», ha raccontato il fotografo Denis O’Regan a Bari in un incontro pubblico promosso dal Medimex. «Poi un amico mi suggerì di andare a vedere David Bowie: era l’epoca di Ziggy Stardust. Mi aspettavo di assistere a un normale concerto rock, invece c’era di tutto: musica, teatro, mimo… Questo ha cambiato la mia percezione della musica. Decisi allora che volevo catturare tutto ciò fotograficamente».

L’incontro che gli avrebbe cambiato la vita avvenne qualche anno dopo. «Io volevo andare in tour», continua O’Regan. «Nel 1973 andai a vedere i Mott the Hoople: i Queen aprivano il concerto, e dominarono l’evento. La band era gestita dal manager di Elton John, John Reid. Così andai nel suo ufficio per cercare di vendergli delle foto, ma sbagliai stanza e mi trovai davanti allo stesso Elton. Fui sul punto di chiedere indicazioni a lui…». Da allora O’Regan divenne come un’ombra per la band di Freddie Mercury. «Ogni volta che i Queen suonavano a Londra li fotografavo, perché mi piacevano moltissimo», riprende. «Li seguii anche in Scandinavia. Così intorno al 1982 iniziai a lavorare molto con loro».

Denis O’Regan a Bari

Il 9 agosto 1986 i Queen avevano raggiunto l’apice della loro fama diventando il più importante fenomeno socioculturale del pianeta. Nella seconda data del The Magic Tour, al Knebworth Park a nord di Londra, suonarono per un pubblico di circa 115mila persone. A fotografare l’evento c’era Denis O’Regan, fotografo ufficiale del tour. A causa del grande traffico attorno al luogo del concerto, i Queen dovettero arrivare in elicottero. Per poter scattare le foto che sarebbero diventate tra le più famose della rock band britannica, Denis affittò un elicottero con pilota, in modo che potesse scattare mentre la band volava da Londra. «Nella mia foto più importante dei Queen, i Queen non si vedono. Ma questo è anche la testimonianza di quanto fossero diventati grandi».

Nella mia foto più importante dei Queen, i Queen non si vedono. Ma questo è anche la testimonianza di quanto fossero diventati grandi

La foto dell’elicottero e il grandangolo di Freddie Mercury con la corona sulla testa, il pugno alzato e il mantello regale sulle spalle sono solo due dei 60 scatti più iconici dei Queen, in mostra fino al 28 agosto nello Spazio Murat di Bari.

il grandangolo di Freddie Mercury con la corona sulla testa, il pugno alzato e il mantello regale sulle spalle

Denis O’Regan è stato anche il fotografo ufficiale del Serious Moonlight Tour con il quale David Bowie negli anni Ottanta lanciò il disco Let’s Dance. Lo seguì in tutte le date, anche in quella che diventò mitica perché raccolse 300mila persone. In California, Bowie suonò per l’allora giovane Steve Jobs che organizzava festival. Da quell’esperienza nel 1983 è stato realizzato il volume Ricochet: David Bowie 1983, con varie scatti on the road di così tale importanza da essere custodito nella collezione permamente del Victoria & Albert Museum.

David Bowie nel “Serious Moonlight tour ” in California nel 1983

«Bowie era diverso davvero da tutti gli altri. Al suo ultimo spettacolo come Ziggy c’era Kate Bush che per me è una sorta di David al femminile. Lei voleva guardare come si faceva questo rock teatrale e lì anche io ho pensato che tutto quello che volevo dalla vita, era fare un tour con Bowie», racconta O’Regan. «Per il tour feci un accordo specifico per catturare da fotografo ufficiale i momenti fuori e sul palco. Ho una foto che custodisco dove sono ritratti David con Michael Jackson e Madonna. Prince se ne era andato poco prima. Succedevano queste cose anche perché erano tutti vivi e all’apice delle loro possibilità. Ma c’era anche tanta dedizione. David venne pagato un milione e mezzo di dollari per quel mega-festival in California e accettò perché mi disse che voleva comprare un palco più grande da portare in Europa».

Freddie Mercury era il miglior performer che avessi mai visto. Mick Jagger si esibisce per il pubblico, Freddie lo possedeva

Con il suo lavoro Denis ha avuto modo di conoscere da vicino anche una delle coppie artistiche più celebri di sempre: Mick Jagger e Keith Richards, il cui rapporto conflittuale era noto a tutti. «Erano come marito e moglie: bisticciavano in continuazione», ricorda. «Una sera Keith era molto arrabbiato e decise di rendere le cose difficili per Mick: in mezzo a una canzone andò a sedersi alla fine della passerella e si mise a suonare un assolo che non finiva più. Mick restò lì impacciato sul palco a fare balletti. Ronnie Wood si avvicinò per chiedergli cosa stesse succedendo e lui rispose: “Ti manda lui? Se è così, digli di andare affanculo”. Così Ronnie andò da Mick a riferirgli ciò, e questo succedeva davanti a 80mila persone… Anche se probabilmente nessuno ci fece caso: pensavano solo di ascoltare un grande assolo di Keith Richards».

Meglio Mick Jagger o Freddie Mercury?

«Freddie Mercury era il miglior performer che avessi mai visto. Mick Jagger si esibisce per il pubblico, Freddie lo possedeva. L’esempio migliore è proprio il Live Aid. Anche se c’erano tanti artisti in programma, quando lui salì sul palco l’intero stadio diventò il pubblico dei Queen».

Chi le piacerebbe fotografare oggi?

«Coldplay, U2, Lady Gaga».

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