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Frida Bollani Magoni, la pianista scalza

La giovanissima musicista ha conquistato il cuore di tutt’Italia con il suo talento ai tasti e la sua voce. Figlia d’arte, è come se avesse raccolto il meglio dei suoi genitori (Stefano Bollani, pianista geniale, e Petra Magoni, cantante straordinaria) riuscendo ad andare oltre: «La musica è la mia luce». Ospite di Catania Jazz il 3 agosto a Milo, il 4 a Castroreale, sabato 6 a Caltanissetta e domenica 7 a Palermo. Ai concerti, appena sale sul palco, si siede al pianoforte e si toglie le scarpe

Frida Bollani Magoni, in procinto di varcare la soglia della maturità il 18 settembre, è già una star che sa incantare con il suo talento al pianoforte e con una voce che regala emozionanti sorprese. Figlia d’arte, è come se avesse raccolto il meglio dei suoi genitori (Stefano Bollani, pianista geniale e Petra Magoni, cantante straordinaria) riuscendo ad andare oltre. «Canto e suono il pianoforte, più o meno da quando ho due anni», racconta. «Mia mamma fa la cantante e sono salita sul palco la prima volta quando ancora ero in pancia. Insieme, papà e mamma, mi prendevano in braccio davanti al pianoforte e mi spiegavano cosa fossero un do o un re. Un giorno, in auto, ho chiesto a mamma di farmi un mi. Ne ha intonati quattro ma, a mio avviso, nessuno era un vero mi. Così, spazientita, mi ha detto di farmelo da sola, l’ha registrato e poi fatto ascoltare a Ferruccio (Spinetti, l’altra anima dei Musica Nuda, nda) che ha confermato: era proprio un mi».

La natura mi ha dato tante altre cose, come la capacità di ascoltare in modo diverso rispetto agli altri e l’orecchio assoluto. La fortuna di non vedere, o vedere pochissimo, mi ha permesso insomma di sviluppare e tenere allenato l’udito

Frida Bollani Magoni

Dal padre ha ereditato un modo piuttosto straordinario di intendere non solo la musica ma anche la vita: è ipovedente, ma non ne ha mai sofferto. «Lo considero un dono, anzi. Proprio per questo la natura mi ha dato tante altre cose, come la capacità di ascoltare in modo diverso rispetto agli altri e l’orecchio assoluto. La fortuna di non vedere, o vedere pochissimo, mi ha permesso insomma di sviluppare e tenere allenato l’udito. Certo, potrebbe essere uno svantaggio a volte…». 

Mia madre è un po’ “pazza” e pure io un pochino lo sono. Anche papà sul palco diventa un po’ folle, ma in modo diverso. Entrambi hanno un punto in comune che amo tantissimo: l’umorismo. Ho unito il suo talento a quello di mio papà e sfrutto, insieme, i loro due strumenti: piano e voce

Frida Bollani Magoni

Dalla mamma ha preso «la forte presenza e la grandissima carica», dice. «Mia madre è un po’ “pazza” e pure io un pochino lo sono. Anche papà sul palco diventa un po’ folle, ma in modo diverso. Entrambi hanno un punto in comune che amo tantissimo: l’umorismo. Ho unito il suo talento a quello di mio papà e sfrutto, insieme, i loro due strumenti: piano e voce. Ma vorrei diventare presto polistrumentista. Dopo il periodo della chitarra e dell’armonica, sogno di imparare a suonare la batteria. Poi il basso».

Spesso il talento ha bisogno di un’opportunità. Per Frida Fiore Dulcinea («papà ama Don Chisciotte»), quel colpo d’ali è arrivato davanti alle telecamere di Rai3 nello show Via dei matti numero zero con una interpretazione di Hallelujah di Leonard Cohen che dalle corde del pianoforte è arrivata a toccare quelle di tutti, facendo esplodere social, contratti, interviste e recital. Da allora il nome di Frida Bollani Magoni è nel cuore di un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo: perché Frida sa conquistare anche le generazioni a lei più lontane, col suo modo di fare timido ma con una determinazione assoluta. Indimenticabile la sua interpretazione delle canzoni La Cura di Battiato e Caruso di Dalla al Quirinale il 2 giugno dello scorso anno per la Festa della Repubblica, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. Senza dimenticare la partecipazione al programma Danza con Me di Roberto Bolle. I suoi concerti sono sempre sold out. Tutto in pochissimo tempo.

Frida Fiore Dulcinea, con papà Stefano Bollani, ospite della trasmissione Via dei matti numero zero andata in onda su Rai3

«Effettivamente l’onda è un po’ più grossa di quanto mi aspettassi. Però è una cosa bella. Sono felice di fare la musicista, perché è quello che ho sempre voluto», commenta. «Avere due genitori come i miei ha indubbiamente aiutato, ma sarebbe potuto accadere qualsiasi cosa. Mio fratello Leone, ad esempio, lavora nel design».

Frida sta girando l’Italia per promuovere il suo primo album Primo tour, Frida Bollani Magoni. Appena sale sul palco, si siede al pianoforte e si toglie le scarpe. Non per un vezzo da popstar («meglio essere bravi, che famosi», ripete), ma per praticità, per poter usare meglio i pedali dello strumento e degli effetti vocali. La setlist dell’album e dell’esibizione sintetizza le sue origini e i suoi interessi musicali: da Lucio Dalla e Leonard Cohen a Franco Battiato, fino alla musica della sua generazione da Ariana Grande a Britney Spears. 

Il pubblico siciliano avrà la possibilità di applaudirla negli appuntamenti organizzati da Catania Jazz: mercoledì 3 agosto all’anfiteatro “Lucio Dalla” di Milo (Catania), giovedì 4 a Castroreale (Messina), sabato 6 a Caltanissetta e domenica 7 a Palermo.

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