Disco

Elodie: stiamo tornando indietro

La cantante presenta il suo clubtape “Red Light”. «Questo è un progetto che osa un po’». Meno R&B più dance
Milo Manara disegna la copertina prendendo spunto dal nudo che ha suscitato scandalo
«Rivendico la libertà di mostrare il mio corpo: siamo libere di decidere come utilizzarlo: per me è arte e libertà»
«È stata un’estate molto brutta per noi donne, dobbiamo essere unite». La difesa dei diritti Lgtb

Dal palco del Teatro Ariston a quello del Forum di Assago, dal red carpet di Venezia alla passerella della Paris Fashion Week tra le protagoniste di Le Défilé di L’Oréal. Cantante, attrice, modella, sex symbol. Tanto da essere immortalata dalla matita di Milo Manara sulla copertina del suo clubtape Red Light

«Un incontro che sognavo da anni», commenta Elodie. «È stato il primo artista che mi ha fatto scoprire la libertà del corpo femminile. Non si tratta di puro esibizionismo, ma di essere consapevoli del proprio corpo».

La copertina disegnata da Milo Manara è ispirata alla foto e al video, pubblicati dalla cantante per l’uscita del singolo A fari spenti, che una settimana fa avevano sollevato un polverone di polemiche. «Il corpo non dovrebbe suscitare scandalo, questo è il mio corpo, il mio manifesto di donna libera», s’infervora Elodie. «Tanti mi hanno detto che non c’è bisogno di mostrarsi, invece ce n’è eccome! Il corpo è nostro e siamo libere di decidere come utilizzarlo: per me è arte e libertà».

E il lancio del clubtape in un night club di Milano si è trasformato nella presentazione di un “manifesto” sui diritti delle donne: «Sono orgogliosamente femminista», sfida Elodie, lanciando un appello all’unità: «Noi donne dobbiamo essere unite, fare rete come fanno gli uomini, solo così possiamo creare un dialogo».

«È evidente che c’è un problema importante», considera amaramente Elodie. «È stata un’estate molto brutta per noi donne e per tutti, c’è qualcosa di misogino che non va giustificato in nessun modo, dovremmo metterci in discussione e pensare a quante volte abbiamo atteggiamenti sessisti soprattutto noi donne. Ti fanno credere che devi essere forte e lucida ma bisognerebbe non aver paura ed è questo il problema, sensibilizzare l’uomo che dovrebbe darci una mano. Sono secoli che dobbiamo fare un passo indietro e capire la fragilità dell’uomo, ma io sono stanca di giustificare la loro paura della bellezza della donna».

Elodie ha fatto riferimento anche alla sua esperienza diretta: «Ci innamoriamo della bellezza dell’uomo che poi ci tratta di merda finché ci convincono e ti senti in difetto. Mi è successo e mi sono detta: “Ti presenti così fuori e poi a casa giustifichi certi atteggiamenti?”».

La copertina di “Red Light” disegnata da Milo Manara

L’artista ha parlato anche di diritti Lgbt: «La Regione Lazio ha tolto il patrocinio al Pride, io so da che parte stare e in questo momento sono offesa e arrabbiata perché stiamo tornando indietro, c’è un messaggio preciso contro gli esseri umani, ma rimango ottimista: da sempre siamo vessati ma da sempre esistiamo».

A chi le ha chiesto se abbia intenzione di candidarsi ha risposto di no ma questo non toglie che abbia le idee chiare su cosa fare o non fare. Anche nei confronti di quei “colleghi” trapper che infarciscono le loro barre di frasi e insulti all’insegna della misoginia: «Non ci collaborerei mai perché non abbiamo nulla in comune, semmai li porterei a scuola».

Red Light è la naturale prosecuzione della sperimentazione nel mondo dance pop dell’artista. Composto da sette tracce, senza soluzione di continuità, è un progetto dalle sonorità club, nato dall’adrenalina generata dall’esperienza dello show evento “sold out” al Mediolanum Forum, andato in scena a maggio 2023. Lo stile che caratterizza il suo nuovo album «sarà meno R&B e più cattivo», sottolinea la trentatreenne cantante romana. «Questo è un progetto che osa un po’». 

Red Light è una sorta di regalo al suo pubblico, immaginato per i prossimi appuntamenti live, prodotti da Vivo Concerti, che vedranno nuovamente protagonista l’artista a novembre e dicembre nel suo primo tour nei palazzetti. «Appena scesa dal palco del mio primo show al Forum l’emozione e l’adrenalina erano tali che avrei voluto rifarlo subito. Dovendo aspettare, ho deciso di incanalare tutta quell’energia precipitandomi in studio, creando nuova musica che facesse muovere il pubblico e aggiungesse un tassello fondamentale al mio racconto. Questo non è un album, non è un ep, è un clubtape. È pensato per far ballare chiunque in qualsiasi luogo, come se fosse in un club», ha spiegato Elodie.

Quando da ragazzina ho visto Madonna ho sognato e mi ha dato la forza di pensare che avrei potuto essere tutto quello che voglio. Per questo la ascolto ancora almeno una volta alla settimana

Elodie

Attraverso la musica, sono diverse le sfaccettature di Elodie che emergono in questo progetto. Da quella più sarcastica, con Glamour che tratteggia una visione ironica del mondo della moda, a quella più coraggiosa che rivendica la libertà, schierandosi contro il giudizio altrui in Elle. La complessità dell’essere vivente, alla ricerca perpetua dell’equilibrio tra i molteplici aspetti che lo compongono, è raccontata in Lontano da qui, un confronto-scontro tra due donne uguali ma anche profondamente diverse tra loro. Con la title track Red Light l’atmosfera si tinge di rosso, si spalancano le porte del club e l’esperienza sensoriale ha inizio, concludendosi poi con una folle corsa alla ricerca di un senso esistenziale racchiuso nella fragilità stessa della vita in A Fari Spenti.

Il visual che accompagna questo progetto è molto sexy, si riallaccia all’immaginario degli anni Novanta, a Madonna e alle donne forti consapevoli della loro bellezza e del proprio corpo. «Quando da ragazzina ho visto Madonna ho sognato e mi ha dato la forza di pensare che avrei potuto essere tutto quello che voglio. Per questo la ascolto ancora almeno una volta alla settimana».

Il tema del corpo femminile e della sessualità trova ulteriore sviluppo nella collaborazione con The Morelli Brothers a cui è stata affidata la direzione creativa dell’intero progetto visivo del clubtape. I celebri fotografi del panorama internazionale, con cui Elodie aveva già collaborato in occasione di Bagno a mezzanotte, hanno realizzato i visual di Red Light, uno per ciascun brano, nei quali la cantante non esita a mostrarsi.

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