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Da Patsy Kensit ai Maneskin, capezzoli malandrini

Nell’America bacchettona, censurata l’esibizione della band italiana agli Mtv Awards perché la bassista Victoria De Angelis è rimasta con un seno scoperto. Andò peggio nel 2004 a Janet Jackson al SuperBowl. Italiani assuefatti da Sanremo a nudità, perizoma e “farfalline”
A sinistra, Victoria De Angelis, bassista dei Måneskin

A seno scoperto, loro malgrado. E non per curiosità morbosa. Sono gesti che diventano pubblici perché accadono in tv e suscitano discussioni, polemiche. Se in Italia il Festival di Sanremo ci ha ormai assuefatti a capezzoli, perizoma e farfalline, oltre Oceano ancora certe nudità fanno scalpore e persino una emittente rivolta a un pubblico giovane ricorre alla censura per coprire il capezzolo di Victoria De Angelis, bassista dei Måneskin, che durante una scatenatissima performance in diretta su Mtv ha subìto un malfunzionamento del suo top, che le è caduto, esponendo al pubblico il suo seno. Nell’America puritana sono scattate immediatamente le regole restrittive imposte alle tv e così, per una manciata di secondi, le riprese si sono spostate dal gruppo italiano sulla platea.

Janet Jackson e Justin Timberlake durante l’esibizione nell’intervallo del Super Bowl nel 2004

Nessuna protesta, né scandalo, soltanto la dura reazione sui social degli spettatori infuriati per il taglio all’esibizione. Andò peggio nel 2004 a Janet Jackson quando Justin Timberlake le scoprì il capezzolo contro la sua volontà sul palco del concerto durante l’intervallo della finale del Super Bowl sul canale CBS. Imperdonabile per l’America bacchettona. Janet Jackson fu diffamata dai media e la sua ascesa nell’Olimpo delle star della musica si arrestò definitivamente. Janet perse la corona di regina della black music e sparì dalle scene musicali. Una storia sulla quale oggi fa luce il documentario Janet Jackson: Before and After the Nipplegate Scandal.

tps://www.segnalisonori.it/janet-jackson-e-il-nipplegate/

I Måneskin erano in America per partecipare agli Mtv Awards, dove hanno vinto il premio come “Miglior video alternativo dell’anno” per la canzone I wanna be your slave. I quattro ragazzi glam-rock dei record si sono esibiti sul palco del Prudential Center di Newark nel New Jersey con una performance dal vivo scatenatissima della loro nuova hit Supermodel… con tanto di censura televisiva.

Victoria De Angelis al Festival di Sanremo 2022

Trasgressioni e provocazioni sono all’ordine del giorno quando i Måneskin salgono sul palco. La band italiana è sulla cresta dell’onda non soltanto per i successi musicali, ma anche per lo spirito libero e anticonformista a partire dai look scelti e indossati nelle uscite pubbliche e durante le performance. Se Damiano, il frontman del gruppo, è solito far discutere per i suoi outfit di scena (ma l’altra sera non ha provocato lo stesso scandalo il lato B quasi totalmente esposto attraverso un paio di pantaloni molto aperti dietro), questa volta è toccato alla bassista, che più volte si è mostrata trasgressiva e ribelle. Al Festival di Sanremo 2022, un anno dopo la vittoria con Zitti e buoni, la musicista aveva acceso il pubblico dell’Ariston con un tailleur nero super sexy della maison Gucci e seno scoperto. A coprirlo parzialmente solo due stelle nere da vera rockstar. Qualche mese dopo, al Festival Coachella, indossò un look dark con pantaloni di pelle neri con borchie, gilet piumato con maniche a rete con un dettaglio che non passò inosservato: un look alla Dita Von Teese, la regina del burlesque, con copricapezzoli a cuore con paillettes e nappine o a forma di X.

Patsy Kensit al Festival di Sanremo del 1987

Reazioni pruriginose, ironie, ma nessuno scandalo hanno travolto le protagoniste di incidenti osé nella televisione italiana. A cominciare dalla giovane Patsy Kensit, ospite nel 1987 di Sanremo. Mentre cantava Will you remember col suo gruppo Eighth Wonder, la spallina malandrina dell’abito monospalla la lasciò per pochi attimi a seno nudo. Episodio analogo accadde a Donatella Rettore, ospite di Rai1 in occasione dell’uscita dell’album Stralunata: complice il vestitino, il seno si svelò alle telecamere. Senza dimenticare Eleonora Vallone, co-conduttrice del Festival di Sanremo 1981 accanto a Claudio Cecchetto, Nilla Pizzi e Franco Solfiti, passata alla storia per aver fatto intravedere più volte la biancheria intima che aveva indosso, anticipando, di fatto, il perizoma che spuntava dai pantaloni di un’Anna Oxa unta e bisunta e la celebre “farfallina” di Belén Rodríguez. 

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