Interviste

Colapesce e Dimartino: cantiamo il peso delle aspettative

La coppia siciliana torna al Festival di Sanremo con “Splash”, canzone che è la colonna sonora del film “La primavera della mia vita” con il quale debuttano al cinema il 20 febbraio. «Non aspettatevi un’altra “Musica leggerissima”»

Appena un anno d’età li differenzia. Classe 1983 Lorenzo Urciullo, più noto con il nome d’arte di Colapesce. Di un anno più anziano Antonio Dimartino, che si firma soltanto con il cognome. Siracusano di Solarino il primo. Palermitano di Misilmeri il secondo. East e West Coast della Sicilia. Quasi gemelli dal punto di vista musicale. Entrambi innamorati di Lucio Battisti, sia del primo, quello con Mogol, sia del secondo, quello della svolta con Pasquale Panella. Senza sottovalutare Lucio Dalla, Franco Battiato, Domenico Modugno. Con un bagaglio musicale aperto alle sonorità americane, alla psichedelìa rock, al folk anni Settanta, flirtando talvolta con l’elettronica, immersi nella mentalità e nelle atmosfere indie. Ascolti trasversali e “infedeli”.  «Io sono quello più focalizzato sul lato commerciale; lui è quello mistico. Abbiamo estremizzato due lati che abbiamo entrambi», tiene a sottolineare Colapesce.

Quando due anni fa debuttarono al Festival di Sanremo, sembrava essere l’incontro fra due amici di vecchia data che avevano deciso di giocare insieme partecipando alla gara. Musica leggerissima, la canzone con la quale parteciparono, non salì sul podio, ma divenne un vero e proprio tormentone: meme sui social e i balletti dei baby club, 150 milioni di streaming totali, cinque dischi di platino. Sulle ali di questo successo, Colapesce e Dimartino costruirono un tour e adesso una premiata ditta d’autore che sforna canzoni per Eros Ramazzotti, colonne sonore (Bad Guy, serie tv di Prime Video) e si apprestano a debuttare il prossimo 20 febbraio al cinema con La primavera della mia vita

Nel frattempo, la coppia canora siciliana torna sul luogo del delitto, rituffandosi nell’arena sanremese con Splash, una canzone che riprende la formula di Musica leggerissima, fra citazioni d’autore (Lucio Battisti e Vecchio frack di Domenico Modugno), echi di rock internazionale, i versi del sommo Dino Campana, vintage e temi esistenziali. Se Musica leggerissima accennava al buco nero della depressione, Splash parla del peso delle aspettative e della solitudine.

Le aspettative non ti fanno vivere, metti le tue energie in quello che ti attende e non nel momento che vivi. È la nostra indagine su dove stiamo andando come esseri umani. 

Colapesce e Dimartino
Antonio Dimartino

«È un brano sulla direzione che pensiamo stia prendendo la nostra società», spiega Dimartino.  E Colapesce argomenta: «Le aspettative logorano l’anima. Vivere a Milano amplifica queste sensazioni. Antonio si è immaginato le persone che camminano in strada e trascinano un carretto pieno di problemi e aspettative». «Vanno in salita e nessuno aiuta l’altro», prosegue il palermitano. «Le aspettative non ti fanno vivere, metti le tue energie in quello che ti attende e non nel momento che vivi. È la nostra indagine su dove stiamo andando come esseri umani. Dopo la pandemia la gente è tornata a credere nel futuro ma in modo diverso. Sappiamo tutti che tutto può finire all’improvviso».

Lo stesso titolo della canzone, Splash, allegro, fumettistico, può indicare un tuffo in mare, ma anche un fallimento. «Il finale è aperto. Splash è una parola divertente e inquietante allo stesso tempo», dice Colapesce.

La cover del singolo “Splash” (sul lato b c’è “Cose da pazzi”) è dell’artista pugliese Piero Percoco  che con il suo lavoro di ricerca sulle spiagge ha stregato gli Usa fino a conquistare le pagine del New Yorker

A curare gli arrangiamenti degli archi in Splash è Davide Rossi, il musicista e produttore italiano più volte vincitore ai Grammy Awards – in carriera ha collaborato con i più grandi nomi del panorama internazionale Coldplay, Ed Sheeran, U2, Kanye West, Frank Ocean, The Verve e molti altri – che torna a lavorare con il duo siciliano dopo il successo di Musica leggerissima. «Ma non aspettatevi un’altra Musica leggerissima», mettono le mani avanti i due. «Anche i parenti ci chiedono un altro tormentone», dice Dimartino. «Mio padre quando ascoltò Musica leggerissima disse quella che per ora è l’unica cosa bella che ha detto su una mia canzone. Questa volta non si espresso, non so che pensare…». E Colapesce commenta: «È un brano che questa volta ha bisogno di più ascolti, ma speriamo che arrivi al cuore delle persone». D’altronde, come cantano nel brano, i due non vogliono lasciarsi condizionare dalle aspettative.

Splash è anche la colonna sonora del film La primavera della mia vita, un viaggio surreale, intriso di poesia e leggerezza, in una terra popolata da personaggi tra l’eccentrico e il fiabesco e inattesi special guest musicali. Insomma, la storia del duo siciliano. «Sì e no, abbiamo preso gli aspetti peggiori delle nostre personalità, li abbiamo saturati, portati alle estreme conseguenze, poi ci siamo… confusi tra di noi. I personaggi si chiamano Antonio e Lorenzo, ma il futuro che devono costruire non sarà musicale come il loro passato». Il film è diretto da Zavvo Nicolosi, alla sua opera prima. La sceneggiatura è di Michele Astori, Antonio Di Martino, Lorenzo Urciullo e Zavvo Nicolosi da un soggetto firmato Di Martino, Urciullo e Nicolosi.

Intanto, nell’avvicinamento al Festival, i due sfornano clip sci-fi e demenziali della serie “Tutta la verità sul Festival di Sanremo”. Un vero e proprio cortometraggio dove con la loro inconfondibile cifra comica ironizzano sulla musica contemporanea. Tantissimi i rifermenti cinematografici da “2001: Odissea nello spazio” a “Matrix”, con trovate e battute fulminanti come l’intelligenza artificiale denominata  “Jalisse9700” che riesce a predire il cast dei festival di Sanremo del futuro o stravaganti duetti come quello tra Elon Musk e Fedez. Nel video anche un cameo d’eccezione di Mahmood.

https://drive.google.com/file/d/1S1WdCXmKZyfwh31_pJl7b3YEb8Deut5P/view

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