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Christine and the Queens: la verità è sul palco

Nel nuovo album “Paranoïa, Angels, True Love” l’artista francese parla con i suoi angeli: la madre appena perduta e Madonna, il suo punto di riferimento. «La vita è diventata opera, la realtà è bugia». Il disco sembra l’opera d’arte che Chris ha cercato di realizzare per tutta la sua carriera. Un lavoro audace e coraggioso che sfida i tempi ridotti che oggi vengono dedicati all’ascolto della musica

Christine and the Queens è affascinata dagli angeli. Appaiono in tutto il quarto album della camaleontica artista pop francese, un tentacolare disco di venti tracce intitolato Paranoïa, Angels, True Love. La forza creativa di Christine and the Queens è in un ragazzo, Chris, il suo alter ego, che lei descrive come «un uomo francese molto piccolo». Dice che questo album è, essenzialmente, un’opera. «È il termine più adatto per definirlo, nel senso che ho scritto questo disco molto velocemente, come una serie di visioni, e l’intera giornata risuonava in modo strano. Come se la vita diventasse l’opera. E la musica era solo un distillato di quel folle viaggio».

Paranoïa, Angels, True Love presenta le apparizioni di Madonna e 070 Shake. A differenza del suo ultimo album, Redcar les Adorables étoiles, questo è scritto quasi interamente in inglese. Traendo ispirazione dall’opera teatrale di Tony Kushner Angels in America A Gay Fantasia on National Themes , che esamina la crisi dell’AIDS degli anni Ottanta, Chris presenta le sue «conversazioni con l’invisibile».

La cantautrice ha perso sua madre nel 2019 e gran parte dell’album parla del vivere quel dolore e del trovare la comunione con i morti. In True Love, canta: “Angelo di luce/ Portami più in alto/ Fammi dimenticare mia madre/ Con i tuoi occhi castano scuro che mi fissano/ Con i tuoi occhi scuri che mi fissano”. Un disco magistrale, nel quale l’artista francese dà un senso al dolore e comunica con i corpi celesti mentre si arrampica verso la trascendenza.

«Lo spostamento di energia, la perdita di qualcuno su questo piano fisico e la perdita di tua madre, a seconda della relazione che hai. Io in realtà adoravo mia madre», dice Christine. «Quindi quell’esperienza d’amore attraverso il dolore è stata molto impressionante perché qualcosa non c’era più. Di sicuro se n’era andata. Ma la cosa pazzesca è che non ho mai pensato che se ne fosse davvero andata. Come se la mia anima si fosse sempre sentita ancora legata a lei. E c’era dignità nel dolore che stavo provando. Penso che anche il dolore sia solo un’altra espressione dell’amore che hai per qualcuno… Penso che gli angeli siano anche questo. Probabilmente alla fine si è trasformata in un angelo per me, perché è immateriale. Ma la sento».

Anche Madonna è un angelo. Un punto di riferimento per Chris, perché ha avuto un ruolo fondamentale nella liberazione sessuale delle donne. Nel disco l’ex “material girl” appare come un angelo che piange nel letto, ma è soltanto una voce recitante di Angels crying in my bed. Alla fine, lo sperimentalismo crolla in una semplice canzone pop. Chris canta, “See me/Hear me/Feel me” (un cenno non così mascherato agli Who dell’opera rock Tommy) e “Se un angelo in silenzio/ha deciso solo di liberarmi/potrei ottenere quel dolce potere?”. 

«Madonna è una voce molto ambivalente», spiega l’artista francese. «Il suo personaggio si chiama Big Eye. Quindi potrebbe essere questa voce distopica, quasi computerizzata, della simulazione, perché è quello che dice. Ma potrebbe essere una trappola, perché anche lei potrebbe essere l’angelo. Potrebbe essere mia madre. Fondamentalmente potrebbe essere tutti. Le ho lanciato questa idea molto, molto dolcemente e velocemente. E lei ha detto: “Sei pazza. Lo farò”. Mi sono sentito baciata dalla fortuna».

Tutto è incerto con Chris. Sin dal nome. Christine And The Queens è il nome d’arte di Héloïse Letissier, classe 1988, di Nantes. Diavolo e acqua santa, vampiro e angelo, come nel progetto La Vita Nuova. Diventa Redcar, adorabile stella della danza, il suo alter ego protagonista dell’omonimo album Redcar les adorables étoiles. Per diventare semplicemente Chris con il nuovo disco. «Mentre vado più avanti nel tempo, in realtà mi sento più simile a me, precisando me stessa. È un lento arrivo shakespeariano», commenta. «Chris è un uomo francese molto piccolo con un sacco di idee folli che si muovono verso di te con le sue maschere che cadono lentamente. E in realtà, i miei tanti nomi sono come il modo di un poeta di capire la complessità di te stesso dall’interno. E quando ero giovane, dicevo sempre: “Oh, il palcoscenico è lo spettacolo”. Mentivo. Sono stata un po’ codarda. Il palcoscenico è sempre stata la mia verità. E il resto della mia vita è stata la bugia, la performance, il nascondersi».

L’album sembra l’opera d’arte che Chris ha cercato di realizzare per tutta la sua carriera. Al suo debutto nel 2014, Chaleur Humaine (pubblicato in inglese come Christine and the Queens), ha scritto canzoni pop concise e di tendenza R&B, prefigurando tuttavia il cambiamento che avrebbe avuto un ruolo vitale nella sua arte. In Chris del 2018 ha giocato ulteriormente con i ruoli di genere nella canzone pop impeccabile, e nel magnifico EP La Vita Nuova del 2020, ha catturato perfettamente la solitudine introspettiva del lockdown a causa del Covid. Ha poi cambiato la sua estetica musicale in Redcar les Adorables Étoilesdell’anno scorso con momenti di pop e psichedelia a flusso libero mentre cantava l’abbraccio della sua mascolinità creando le basi del suo capolavoro: Paranoïa, Angels, True Love.

Nell’album esplora tante trame e stili musicali che è facile lasciarsi travolgere. Ci sono brani che potrebbero (e dovrebbero) essere singoli di successo, ma non è questo il punto. pubblicare Paranoïa, Angels, True Love in tutta la sua grandezza è una mossa audace poiché i tempi di attenzione per la musica pop ormai sono ridottissimi. Ma l’album è una dichiarazione completa e richiede un impegno di tempo per apprezzarlo. Le persone che sono disposte a dedicare se stesse (e il loro tempo prezioso) alla beatificazione di Chris sono le uniche che inizieranno a comprenderne i divini misteri. E poi premeranno di nuovo su play.

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