Immagini

Amy Winehouse, la disfida dei biopic

Sulla scia del successo di “Pistols” su Disney+, si progetta una serie tv in otto puntate sulla cantante morta nel 2011 per overdose di alcol all’età di 27 anni. Ma il padre si oppone e spinge per il film firmato dal regista di “Cinquanta sfumature di grigio”

I biopic sono decisamente di moda. The DirtBohemian RhapsodyRocketManElvisRespect… Molti di questi film finiscono sul grande schermo ogni anno. Ma una nuova tendenza è emersa dal boom delle piattaforme di streaming: la serie biografica. Recentemente ha riscosso un grande successo su Disney+ Pistols, la miniserie sui Sex Pistols di Danny Boyle.

Sull’onda di questa tendenza, scrive il Daily Mail, si sta progettando di trasformare il film biografico su Amy Winehouse adattato dal libro di Daphne Barak, Saving Amy, pubblicato nel 2010, in una serie in otto episodi. «Il nostro team è onorato di lavorare a questo progetto», ha affermato David Ellender, CEO di Halcyon, al quotidiano britannico. «Sebbene la sua carriera sia stata troppo breve, Amy è stata la voce di una generazione e non vediamo lìora di raccontare la sua storia nel modo più toccante possibile».

La serie ripercorrerà la discesa all’inferno di Amy Winehouse, la sua dipendenza da droghe e alcol, nonché la relazione tumultuosa con il marito Blake Fielder-Civil ed il padre Mitch. E metterà in luce tutto il genio e il talento della cantante che, in soli due album in studio, è riuscita ad affermarsi come la nuova diva del soul.

Il libro Saving Amy, uscito circa un anno prima della morte della cantante, aveva potuto vedere la luce grazie a quaranta ore di sequenze esclusive girate negli ultimi tre anni della sua vita. Ma anche foto e appunti che Barak aveva accumulato entrando nel circolo ristretto degli amici di Amy Winehouse. Il progetto, però, non ha mai avuto il gradimento di Mitch Winehouse, che aveva sempre bloccato il tentativo di trarre un film dal libro, asserendo che si trattava di «100% di materiale non autorizzato». 

In effetti, il padre della cantante aveva già concordato le riprese di un film biografico con il supporto della Universal per «celebrare la vita straordinaria e il talento di Amy», morta il 23 luglio 2011 per overdose di alcol all’età di 27 anni.

Marisa Abela

Sempre Mitch Winehouse aveva bloccato l’ipotesi che a interpretare la figlia fosse Lady Gaga. Era stato lapidario: «Mi piacerebbe che [nei panni di mia figlia] ci fosse una giovane attrice inglese e sconosciuta, possibilmente londinese e cockney, che somigliasse a Amy almeno un po’».

A distanza di qualche anno, forse è stato ascoltato. E Back to Black, il biopic in lavorazione sulla cantante, diretto da Sam Taylor-Johnson (Nowhere Boy, Cinquanta sfumature di grigio), pare aver trovato la sua protagonista. Variety riporta che a firmare il contratto per il ruolo di Winehouse sarà quasi sicuramente Marisa Abela, volto della serie HBO/BBC Industry. Altre attrici sarebbero in lizza per la parte, ma lei è quella che avrebbe convinto di più produttori e regista. Back to Black ha il pieno supporto della famiglia Winehouse, e in particolare del padre Mitch.

Sugli sviluppi dei due lavori ancora mancano date e certezze. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *