Eventi

Al via l’inimitabile Ypsigrock Festival

Dal 10 al 13 agosto il popolo del rock fa rotta su Castelbuono, dove da 26 anni si tiene l’evento entrato di diritto fra gli appuntamenti più importanti e originali dell’estate internazionale. Anche quest’anno un cartellone originale e unico, ricco di novità: dai Verdena agli Slowdive, da The Comet Is Coming a Young Fathers

All’incrocio delle strade del rock che portano a nord a Glastonbury e all’Isola di Wight e ad ovest alla fonte Woodstock dalla quale hanno attinto Lollapalooza e Coachella c’è l’Ypsigrock. Quella che nel 2011 sembrava una simpatica e ironica fotografia è diventata invece la rappresentazione di una realtà. Di un festival rock siciliano che si è inserito di diritto fra gli appuntamenti più importanti e originali dell’estate internazionale dei festival rock. Così Castelbuono, tranquillo paesino delle Madonie, ogni agosto da ventisei anni diventa la capitale del rock mondiale, luogo di pellegrinaggio di centinaia di giovani (e non) provenienti da ogni parte del mondo per quattro giorni di amore, pace e musica che avranno inizio giovedì 10 agosto per terminare domenica 13.

Come in gran parte dei festival boutique, inutile andare a cercare l’headliner di richiamo. Chi sceglie l’Ypsigrock è per ascoltare, in esclusiva per l’Italia, musica nuova, ogni anno diversa, indie, lontana dai canoni del mercato. E tutti gli ospiti rispettano la linea editoriale degli organizzatori del festival madonita che ha per scenario il castello dei Ventimiglia.

I Verdena

A cominciare dai Verdena headliner della prima serata di giovedì 10. Per la band bergamasca sarà un ritorno sulle ali di Volevo Magia, l’ultimo album che ha debuttato al primo posto della classifica Top Vinili e al secondo della Top Album, per poi aggiudicarsi il Premio come miglior disco dell’anno nei referendum di testate specializzate come Rolling Stone e Rockol. «Per Volevo Magia la parola chiave è stata spontaneità» spiega la band formata da Alberto Ferrari (voce, chitarre, piano), Luca Ferrari (batteria, percussioni) e Roberta Sammarelli (basso, voce), ai quali sul palco si aggiunge un quarto componente, Carlo Maria Toller (tastiere, chitarre, cori). «Volevamo che i brani fossero semplici e arrivassero in modo diretto a chi ascolta. Il disco è musicalmente più positivo, forse è il più allegro e meno psichedelico che abbiamo fatto, da Requiem ad oggi. Rappresenta quello che siamo noi oggi, un po’ bambini e un po’ esoterici». 

A condividere il palco della serata di debutto con i Verdena ci saranno anche il cantautore canadese Ekkstacy, il trio inglese dream-pop dei Pale Blue Eyes, la band post-punk americana dei Thus Love.

Novità di questa edizione, subito presentata nella serata d’esordio sul palco dell’ex Chiesa del Crocifisso, è lo spettacolo The Sound of this place 2023, «una residenza artistica internazionale organizzata a Castelbuono, che si propone di indagare, scoprire e tradurre il suono del territorio», viene spiegato. «Coinvolte la compositrice e musicista Marie Davidson, la coreografa e performer Dana Gingras, la light designer Lucie Bazzo e la videoartist e compositrice Francesca Fabrizi».

Gli Slowdive

Il giorno dopo, venerdì 11 agosto, a richiamare il popolo di Ypsigrock saranno certamente gli Slowdive, band fondata a Reading nel 1989 e composta da Neil Halstead, Rachel Goswell, Christian Savill, Nick Chaplin e Simon Scott, capace di performance infuocate. Sono stati fra i pionieri dello shoegaze, stile musicale poco sostenuto e spesso diffamato dalla stampa musicale degli anni Novanta, quando è oggi probabilmente uno dei generi più popolari e duraturi fra quelli emersi in quel decennio. 

Gli Slowdive, scioltisi nel 1995, si sono riformati nel 2014, e quindi la band si trova in una posizione unica, essendo stata attiva rispettivamente in due momenti molto diversi della loro vita personale e nell’industria discografica. «La cosa fantastica è che ora le persone possono pubblicare in modo indipendente, che ancora non era un’opzione negli anni Novanta», spiegano. «Allora avevamo due scatole, erano scatole Yamaha FX 500, e avevano i tradizionali suoni Slowdive programmati, e basta. I chitarristi avevano pedali di distorsione di base, e forse un po’ di chorus e riverbero o qualsiasi altra cosa, ma era tutto attraverso queste piccole unità FX 500 mentre ora tutto quello è andato, e i ragazzi hanno queste valigie enormi con circa 50 milioni di pedali». Con i quali gli Slowdive alzano pareti titaniche di suoni di chitarra luccicanti ed effettati. È esattamente ciò che attira molti fan verso la musica shoegaze. «Anche se non faremmo mai un set acustico essenziale, perché non credo che la gente lo voglia da questa band… Per noi è sempre importante che le canzoni siano abbastanza forti da poterle suonare con alcuni strumenti acustici, e che siano ancora canzoni, perché alla fine vogliamo pubblicare buone canzoni, non vogliamo rilasciare un carico di noioso nulla e avvolgerlo in effetti per farlo suonare bene».

Seconde linee nella serata di venerdì saranno Liela Moss, artista che si muove tra Massive Attack e Lana Del Rey, e gli inglesi Traams, band indie rock. Al Chiostro di San Francesco si ascolta invece il pop barocco ed elettro-gotico della scozzese di sangue tailandese Helen Ganya, il duo glitter svedese, di base a Berlino, Juno Francis, mentre nel pomeriggio all’Ypsicamping ci sono Kick ed Ekranoplan.

The Comet Is Coming

Direttamente dal palco del prestigioso Glastonbury Festival, sabato 12 agosto, arriveranno The Comet Is Coming. Lontana dall’accademia, la band londinese è ormai una realtà consolidata ed è il progetto più rappresentativo della nuova scena jazz d’oltre Manica, capace di tenere insieme il John Coltrane più cosmico con il grime, riportando il genere nell’underground. «Che tipo di musica facciamo? Mi viene posta spesso questa domanda», commenta il batterista Max Hallett, noto all’interno della band come “Betamax”. «Quindi la mia reazione è normalmente che è rave jazz psichedelico. Ma quando lo dico ad alta voce, penso che suoni orribile. Penso: “Oh, non lo ascolterei”». Eppure, rave, psichedelia e jazz sono elementi che fanno parte della loro musica, come il funky e il punk. Dal vivo sono una forza della natura.

Sul palco davanti al castello dei Ventimiglia, nella serata di sabato, anche Still Corners, gruppo anglo-americano di dream pop, gli austriaci HVOB (Her Voice Over Boys), duo che si concentra su una musica elettronica «sobria e minimalista». Discepola degli Slowdive è la band belga The Haunted Youth. Nel tardo pomeriggio al Chiostro di San Francesco da Liverpool l’alt-rock psichedelico dei King Hannah, nello stesso solco i Plastic Mermaids, provenienti dall’Isola di Wight. Sul palco dell’Ypsicamping la lituana Monikaze con base a Londra propone musica elettronica, così come il producer italiano Hollyspleef e la cantautrice siciliana Nòe.

Elliott Brett, in arte Lynks

Da segnalare nella notte di sabato lo show di Elliott Brett, in arte Lynks. E prima ancora Sad, Triste con la “S” maiuscola. La sua musica, pubblicata con il suo nome prima che si trasformasse in un «mostro drag mascherato», come si autodescrive, è stata variamente raccontata come indie-pop, dream-pop e folk. 

Il suo personaggio è nato a una festa in casa. A tarda notte, un amico ha chiesto a Lynks se volesse eseguire qualcosa usando gli strani ritmi che languivano sul suo laptop. Si è vestito da drag queen, ha suonato i ritmi e ha improvvisato le parole. E ha avuto una rivelazione. «Era come passare dalla notte al giorno, dalla mia triste imitazione di James Blake a una folle e trascinante corsa pop-dance», racconta al giornale Nme. Non c’è rischio di dimenticarlo adesso. Lynks è senza compromessi, portando l’estetica e l’atmosfera dei drag show più chiassosi nelle sue esibizioni pop. E dai locali gay è passato ai palchi dei festival rock, come l’Ypsigrock.

Si chiude domenica 10 agosto con la rivelazione Young Fathers. Il trio di Edimburgo è troppo rock per alcune stazioni radio e troppo hip-hop per altre. Ma il loro suono contagioso ed empatico funziona ovunque e sempre, tanto da approdare sul palco di Glastonbury. I loro spettacoli dal vivo anarchici ed emozionanti sono famosi. Hanno passato tanto tempo a fare da supporto ad artisti del calibro di Pusha T o Paul Weller, «dove ogni concerto è una battaglia, e o ruberemo i tuoi fan o ci divertiremo con loro che ci odiano».

Gli Young Fathers comprendono l’importanza di creare musica che li rappresenti davvero. Con Heavy Heavy, il loro lavoro più completo, pongono l’accento sul contrasto, con passaggi intelligenti tra momenti di atmosfera tranquilla e riflessiva e sezioni di suono intenso e densamente stratificato, spesso sulla stessa traccia. Al centro di tutto c’è la fede in ciò che stanno facendo e la determinazione a convincere gli altri del valore della proposta. «Ai concerti arriviamo come se fossimo ultras di una squadra in trasferta», spiega Hastings, usando un’analogia con il calcio. «Siamo di fronte a persone che vogliamo conquistare. Le attacchiamo: “Sei lì per essere preso, dobbiamo conquistarti”». Per coloro che non sono ancora stati conquistati da Young Fathers, Heavy Heavy potrebbe essere il punto di svolta.

A completare il cast della serata finale, la nostalgia psichedelica dei Panda Bear & Sonic Boom, il rock sperimentale degli irlandesi Just Mustard e l’indie pop dei canadesi Kiwi Jr. Lo spavaldo ibrido di dance, rap, drum’n’bass e jungle del trio inglese Noisy e Monikaze saranno al Chiostro di San Francesco, mentre , il producer di Molfetta Gabriele Terlizzi, in arte Wism, all’Ypsicamping. Si balla sino all’alba con l’elettronica della canadese Marie Davidson e il punk dei polacchi Siksa.

L’ingresso del Castello di Ventimiglia, sede del main stage dell’Ypsigrock Festival (foto Elisabetta Brian)

Questo il programma nel dettaglio:

Giovedì 10 agosto

MR. Y STAGE

Ex Chiesa del Crocifisso – Centro Sud

18:30 – 19:00  THE SOUND OF THIS PLACE 2023
19:30 – 20:00  THE SOUND OF THIS PLACE 2023 (replica)

YPSI ONCE STAGE

Piazza Castello

20:15 – 20:55 THUS LOVE

21:15 – 21:55 PALE BLUE EYES

22:20 – 23:10 EKKSTACY

23:50 – 1:20 VERDENA

CUZZOCREA STAGE 

Ypsicamping

02:00 – 03:00 SHIRT VS T-SHIRT resident djset free entry

 Venerdì 11 agosto

CUZZOCREA STAGE 
Ypsicamping

14:00 – 14:30 EKRANOPLAN

14:50 – 15:20 KICK
free entry

YPSI & LOVE STAGE

Chiostro di San Francesco 


17:40 – 18:20 HELEN GANYA

18:40 – 19:20 JUNO FRANCIS

limited-capacity gigs

YPSI ONCE STAGE

Piazza Castello


21:00 – 21:45 TRAAMS

22:15 – 23:00 LIELA MOSS

23:40 – 01:25 SLOWDIVE

CUZZOCREA STAGE 

Ypsicamping

02:00 – 03:00 SHIRT VS T-SHIRT resident djset  free entry

Sabato 12 agosto

CUZZOCREA STAGE

Ypsicamping

14:00 – 14:30 NÒE
14:50 – 15:20 HOLLYSPLEEF
free entry

YPSI & LOVE STAGE

Chiostro di San Francesco 

17:30 – 18:10 PLASTIC MERMAIDS

18:30 – 19:20 KING HANNAH

limited-capacity gigs

YPSI ONCE STAGE

Piazza Castello


20:15 – 20:55 THE HAUNTED YOUTH

21:15 – 22:15 STILL CORNERS

22:50 – 00:05 HVOB (live)

00:50 – 02:00 THE COMET IS COMING

CUZZOCREA STAGE 

Ypsicamping

02:40 – 03:10 SHIRT VS T-SHIRT resident djset

03:30 – 04:30 LYNKS free entry

Domenica 13 agosto

CUZZOCREA STAGE

Ypsicamping

14:00 – 14:30 WISM
free entry

YPSI & LOVE STAGE

Chiostro di San Francesco 

17:40 – 18:20 MONIKAZE

18:40 – 19:20 NOISY

limited-capacity gigs

YPSI ONCE STAGE

Piazza Castello

20:20 – 21:05 KIWI JR.

21:25 – 22:10 JUST MUSTARD

22:40 – 23:50 PANDA BEAR & SONIC BOOM 

0:20 – 1:35 YOUNG FATHERS

 
CUZZOCREA STAGE 

Ypsicamping

02:30 – 03:00 SHIRT VS T-SHIRT resident djset 

3:30 – 4:45 MARIE DAVIDSON

5:00 – 6:00 SIKSA

06:30 – 08:30 CLOSING PARTY by SHIRT VS T-SHIRT free entry

(la foto di copertina è di Roberto Panucci)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *