Immagini

Al cinema. “Mission impossible” invade le sale

Tra i film in programmazione nel weekend, l’atteso settimo capitolo della saga dell’agente segreto Ethan Hunt: riuscirà a eguagliare gli incassi dei precedenti film? Torna restaurato in 4K “Profondo rosso” di Dario Argento. Isabella Ragonese si candida a prima supereroina del cinema italiano con “Come pecore in mezzo ai lupi”. L’avvincente thriller “Double soul”

MISSION: IMPOSSIBLE DEAD RECKONING – PARTE UNO avventura, diretto da Christopher McQuarrie, con Tom Cruise e Rebecca Ferguson. Durata 156 minuti.

Settimo capitolo della saga action “Mission: Impossible”. Tom Cruise torna ancora una volta a vestire i panni dell’intramontabile Ethan Hunt, specialista dello spionaggio ad altro rischio. Questa volta Ethan insieme alla sua squadra dell’IMF saranno alle prese con la sfida più pericolosa mai affrontata finora: il team dovrà riuscire a rintracciare e disinnescare una nuova e terribile arma, che si rivelerà essere una minaccia per l’intera umanità. Con il peso del destino del mondo sulle spalle e il futuro appeso a un filo, Ethan e la sua squadra si imbarcheranno per una missione frenetica che li porterà in giro per il mono, mentre cercano di impedire che l’arma finisca nelle mani sbagliate. Questa volta Ethan dovrà scontarsi con un nemico misterioso e molto potente, ma sarà anche tormentato dal suo oscuro passato. La spia si ritroverà di fronte a un’ardua scelta: decidere se sacrificare tutto, comprese le vite di chi gli è più caro, pur di portare a termine la missione. Per questa missione insieme a Tom Cruise ritroviamo: Rebecca Ferguson, Simon Pegg e Vanessa Kirby. Torna anche un volto noto apparso nel primo capitolo della saga diretto da Brian De Palma, Henry Czerny nel ruolo di Eugene Kittridge, ex capo del IMF. Mentre tra le nuove reclute ci sono Hayley Atwell, Pom Klementieff, Shea Whigham e Nicholas Hoult, quest’ultimo nei panni del principale antagonista di Cruise. Voto: 4 su 5

PROFONDO ROSSO horror del 1975, diretto da Dario Argento, con David Hemmings e Daria Nicolodi. Durata 130 minuti. Distribuito da Cineriz nella versione restaurata in 4K.

Il classico di Dario Argento segue le vicende di uno spietato serial killer che commetterà una serie di terribili omicidi, tutti accompagnati da una canzoncina in sottofondo, interpretata dalla voce candida di un bambino. Tutto ha inizio quando, durante una conferenza su fenomeni telepatici e paranormali, la sensitiva tedesca Helga Ulmann (Macha Méril) percepisce che tra gli spettatori in sala c’è un assassino. Dopo aver confessato la sua sensazione a un suo collega, il professor Giordani (Glauco Mauri), la dottoressa torna a casa dove viene trucidata senza pietà dal maniaco con una mannaia da macellaio. Testimoni dell’omicidio sono Marc Daly (David Hemmings), pianista jazz inglese che abita nello stesso edificio di Helga, e il suo amico Carlo (Gabriele Lavia), un uomo depresso e alcolizzato. Subito dopo l’accaduto, arrivano sul posto il commissario Calcabrini (Eros Pagni) e la reporter Gianna Brezzi (Daria Nicolodi), per cominciare immediatamente le indagini. Nonostante i sospetti ricadano su Daly, l’uomo decide di affiancarsi alla giornalista e indagare per prendere finalmente il serial killer. Questo lo porta ad attirare l’attenzione dello stesso assassino che, una sera, riesce a entrare in casa sua e, con il solito sottofondo, cerca di aggredirlo. A salvargli la vita, però, è una telefonata di Gianna che, cogliendo di sorpresa il maniaco, permette a Marc di chiudersi in un’altra stanza. Le ricerche si fanno sempre più fitte e portano alla scoperta di un probabile trauma psicologico che lega il killer alla musichetta corale: il suo primo omicidio. Seguono una serie di morti brutali che avvicinano sempre di più l’uomo alla verità. Riuscirà Marc a scoprire la vera identità dell’assassino o sarà l’ennesima vittima della sua ferocia spietata? Voto: 4 su 5

DOUBLE SOUL thriller, diretto da Valerio Esposito, con F. Murray Abraham e Danny Glover. 

Si svolge tra Italia e Medio Oriente. Anna e Luna (Marianna Fontana e Angela Fontana) sono due sorelle gemelle identiche ma con anime completamente opposte. Da bambine hanno assistito allo spietato sterminio la propria famiglia e sono rimaste sole a sostenersi a vicenda. Ora lavorano entrambe in ambienti prestigiosi ma molto diversi. Una affianca un uomo potente nell’ambito della finanza (F. Murray Abraham) e l’altra è nel mondo dell’arte. Quando le due sorelle diventano lo strumento di vendetta messa in atto da figure illustri, le loro vite fino a quel momento distanti, tornano ad intrecciarsi. Manipolazione e giochi di potere che formano un intrigante incastro, in cui Anna e Luna non vogliono più essere vittime ma cercano di affermare la propria identità… Voto: 4,5 su 5

COMA drammatico, diretto da Bertrand Bonello, con Julia Faure e Louise Labeque. Durata 82 minuti.

È il viaggio nella mente di un’adolescente (Louise Labeque) chiusa in casa durante un’emergenza sanitaria globale. I suoi unici contatti con l’esterno sono virtuali. Incontra i suoi amici su zoom e naviga in rete giocando e creandosi una vita non reale. In un misto di animazione e live action, ci immergiamo nei sogni e negli incubi di una ragazza che perde il contatto con la realtà. Quando scopre una misteriosa Youtuber che si fa chiamare Patricia Coma (Julia Faure), ne diventa dipendente. Tutti i suoi deliri vengono alimentati da questa inquietante figura che si mostra in luoghi improbabili e dispensa lezioni di vita. Per un’adolescente alle prese con le insicurezze della sua età, Patricia Coma può rivelarsi molto pericolosa… Voto 3,5

COME PECORE IN MEZZO AI LUPI poliziesco, diretto da Lyda Patitucci, con Isabella Ragonese e Andrea Arcangeli. Durata 100 minuti.

Una regista donna, Lyda Patitucci, specializzata in scene d’azione come seconda unità in film come Il Primo Re o Smetto quando voglio, e una protagonista donna, agente di polizia sotto copertura complessa e piena di ombre interpretata da Isabella Ragonese. Vera, la protagonista, potrebbe essere la vera prima supereroina del cinema italiano. Fragile e impavida, in una storia in cui il legame con il fratello interpretato da Andrea Arcangeli si innesta in un crime internazionale. Patitucci: «Io non so se sarà una prima eroina, sicuramente ci piace pensare che di dedichi questa attenzione, questo lavoro ai personaggi femminili, perché hanno tanto da raccontare uscendo anche dal seminato, che tante volte sono state usate per raccontare gli uomini». Isabella Ragonese aggiunge: «Racconta una questione femminile secondo me importante anche, cioè di quanto dedichi una parte della tua vita ad arrivare ad un obiettivo lavorativo, e come cerchi di annullare e vedere come un difetto l’emotività». Specializzata in personaggi complessi, Ragonese si è misurata per la prima volta con un film anche d’azione. «Beh, non vedevo l’ora. Quando mi ricapita? Non so, spero ricapiterà. Devo dire che la parte d’azione è stata come una coreografia, è stata anche molto divertente». Voto: 3,5 su 5

MAIXABEL poliziesco, diretto da Icíar Bollaín, con Blanca Portillo e Luis Tosar. Durata 115 minuti.

Racconta la storia di Maixabel Lasa (Blanca Portillo), una donna rimasta vedova dopo che suo marito Juan María Jaúregui (Josu Ormaetxe) è stato ucciso dall’ETA. L’omicidio dell’uomo è avvenuto nel 2000 e undici anni dopo questa tragedia Maixabel viene contattata da uno degli assassini di Juan. L’uomo vuole incontrarla nel carcere dove sta scontando la sua pena, Nanclares de la Oca, situato ad Álava. L’assassino ha chiuso ogni rapporto con il gruppo terroristico, ma vuole comunque incontrare la vedova. Maixabel decide di mettere da parte i dubbi e la sua sofferenza e accettare l’incontro con colui che ha messo fine alla vita della persona, che lei ha amato da quando aveva sedici anni. Alla domanda sul perché sia disposta a guardare negli occhi l’omicida di Juan, la donna risponde che nella vita tutti meritano una seconda possibilità. Voto: 2,5 su 5

LA SERA DI TUTTI I GIORNI drammatico, diretto da Felix Tissi, con Vilmar Bieri e Gottfried Breitfuss. Durata 89 minuti.

Racconta storie slegate ma unite dal tema della vecchiaia, attraverso i temi dell’amore e della morte. Leopold (Uli Krohm), un uomo solitario che è sempre stato succube di sua madre, anche dopo la sua morte, è depresso e vuole mettere fine ai suoi giorni. Cercando di farla finita in un incidente stradale coinvolge involontariamente Alex (Vilmar Bieri). Quest’ultimo vive sottomesso dalla moglie che lo picchia e non sa come uscirne. L’incontro casuale tra i due è l’inizio di un’amicizia che li aiuta a trovare il coraggio per liberarsi dalle loro catene.  Irma e Henri (Hiltrud Hauschke e Sandro Di Stefano), una coppia di ottantacinquenni, vive in simbiosi. Il loro è un amore eterno, ma quando lei muore, Henri si sente smarrito e vorrebbe seguirla, ma senza di lei non trova il coraggio. Poi c’è Johann, un anziano medico che non riesce più a sopportare la malattia degli altri. Scoppia in lacrime davanti alla sofferenza dei suoi pazienti. E infine troviamo una fioraia e un galeotto (Julia Brendler e Bodo Krumwiede), che si incontrano e si innamorano. Lei stanca di vedere gente che compra fiori per farsi perdonare e lui, che non ha più nulla da farsi perdonare, vaga per la città perso dopo essere uscito di prigione. Voto: 4 su 5

SUNTAN drammatico, diretto da Argyris Papadimitropoulos, con Makis Papadimitriou e Elli Tringou. Durata 100 minuti.

È ambientato durante una calda estate su un isolotto greco. Qui vive Kostis (Makis Papadimitriou), un medico quarantenne la cui vita trascorre, scivolando via senza lasciare alcuna traccia. Nei mesi freddi la piccola isola si svuota e l’uomo passa le tristi giornate invernali da solo. Durante l’estate, invece, il posto si ripopola di turisti, divenendo una delle mete preferiti di chi ama l’eccesso, tra spiagge per nudisti e feste piene di follia. Durante una di queste estati Kostis conosce Anna (Elli Tringou), una ragazza di vent’anni per cui perde subito la testa, innamorandosene. Il medico cerca in ogni modo di fare colpo su di lei, trascorrendo le sue giornate tra alcol, party, momenti d’intimità con lei e con il gruppo di suoi giovani e scatenati amici. Per Kostis questo periodo è come una riscoperta di quella giovinezza che nel tempo aveva perduto, ma ben presto diverrà una vera e propria ossessione per lui, disposto a tutto pur di restare accanto ad Anna. L’abbronzatura ricopre il suo corpo giovanile, esaltandone la bellezza e la forza, rivelando, però, quella che è soltanto un’illusione, ossia un’età senza pensieri. Voto: 3 su 5

LA STANZA DELLE MERAVIGLIE drammatico, diretto da Lisa Azuelos, con Alexandra Lamy e Muriel Robin. Durata 94 minuti.

È la storia di Thelma (Alexandra Lamy), una madre con un figlio in coma dopo un incidente. La donna trova il diario del ragazzo e scopre che al suo interno ha raccolto in una lista le “10 cose da fare prima della fine del mondo”, una sorta di lista dei desideri con luoghi da visitare. Per aiutarlo a uscire dal coma, la madre inizia a realizzare ogni punto sulla lista, viaggiando attraverso posti meravigliosi, dal Giappone al Portogallo, nella speranza che suo figlio torni da lei. Thelma realizza così i sogni di un adolescente all’età di quarant’anni, raccontando poi a suo figlio le avventure che ha vissuto al posto suo, dimostrandogli cosa la vita ha ancora da offrirgli. Voto: 3 su 5

LE MIE RAGAZZE DI CARTA commedia, diretto da Luca Lucini, con Maya Sansa e Andrea Pennacchi. Durata 94 minuti.

È ambientato negli anni Settanta nella zona del Trevigiano e racconta alcuni momenti importantissimi che si attraversano nel corso dell’adolescenza, in quel periodo di passaggio della pubertà, durante il quale si vivono i primi amori e le prime sfide, e che, in questo caso, interessa anche un trasferimento dalla campagna alla città. Protagonisti della storia sono tre giovani – Primo, Anna e Tiberio – i figli della famiglia Bottacin, che subisce in prima persona l’effetto della rapida espansione delle città durante gli anni Settanta. I Bottacin, infatti, decidono di lasciare la campagna e, di conseguenza anche lo stile di vita contadino, per trasferirsi in città, ma adeguarsi al contesto urbano risulta difficile, soprattutto per Tiberio. È così che la nuova vita dei Bottacin si intreccia inevitabilmente con i cambiamenti socio-economici che ha attraversato il nostro Paese in quel periodo. Voto: 3,5 su 5

MI RACCOMANDO commedia, diretto da Ciro Villano, con Ciro Villano e Antonio Medugno.

Il protagonista è un giovane e brillante neolaureato, ancora disoccupato, che vive in Campania con la sua classica famiglia del Sud, unita e chiassosa. Suo padre, un giocatore d’azzardo incallito, gli ha sempre raccontato di essere un martire della società. Il più furbo di tutti è suo zio Ciro (Ciro Villani), laureato in filosofia che non ha mai lavorato un solo giorno in vita sua. Ciro si caccia sempre in situazioni losche dalle quali riesce ad uscire egregiamente. Un giorno, lo zio decide di voler aiutare il nipote a trovare lavoro e lo manda al Nord a seguire una fantomatica missione speciale. Inizia così un’avventura rocambolesca che mette in scena tutti i luoghi comuni del confronto tra Nord e Sud Italia. Ma sono questi stessi luoghi comuni che vengono ribaltati e smentiti nel corso della storia… Voto: 2,5 su 5

KIKI – CONSEGNE A DOMICILIO animazione, diretto da Hayao Miyazaki. Durata 102 minuti.

Compiuti 13 anni Kiki, una streghetta simpatica e maldestra, parte alla ricerca di una città bagnata dal mare in cui svolgere il suo anno di apprendistato. In compagnia dell’inseparabile gatto nero parlante Jiji, Kiki arriva nella città di Koriko dove inizia a guadagnarsi da vivere facendo consegne a domicilio a cavallo della sua scopa di saggina. Superate le difficoltà iniziali, la giovane strega, grazie ai suoi poteri magici e alla conoscenza di persone che la fanno sentire a casa, riesce a rendersi indipendente. Ma nella vita, si sa, non tutto fila sempre liscio e le sorprese sono dietro l’angolo. Voto: 4 su 5

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *