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Tom Cruise: faccio film per le sale

Il 12 luglio arriva uno dei film più attesi della stagione, “Mission Impossible – Dead Reckoning Parte 1”, mentre si sta già girando la seconda parte «ancora più senza limiti». Gran parte delle scene ambientate in Italia. È costato 290 milioni di dollari, ma i sei film precedenti hanno incassato nel mondo circa 3 miliardi e 600 milioni di dollari

Il primo giorno di riprese di Mission: Impossible – Dead Reckoning, Part One, Tom Cruise ha guidato una moto da una scogliera norvegese di 4.000 piedi e poi si è paracadutato. Lo ha fatto per te. Il minimo che puoi fare per ripagarlo è guardare il suo film.Se accetti, ti aspetta una sorpresa: una missione da batticuore, che porta il pubblico dal mare di Bering ghiacciato al tetto dell’aeroporto internazionale di Abu Dhabi e agli stretti vicoli di Venezia. Ci sono un sacco di maschere che vengono strappate via, un inseguimento in macchina attraverso Roma, una sparatoria nel deserto, un combattimento con la spada su un ponte e un’intensa sequenza di un treno in fuga che potrebbe superare qualsiasi cosa il franchise abbia mai prodotto.

«Io faccio film per il grande schermo, amo il senso di comunità  che si vive in sala. Persone di culture ed esperienze diverse si uniscono al cinema per viverla insieme. È qualcosa con cui sono cresciuto, che mi ha ispirato nel sognare e mi ha spinto a viaggiare», tiene a sottolineare Tom Cruise presentando uno dei film più attesi della stagione, Mission Impossible – Dead Reckoning Parte 1 di Christopher McQuarrie, settima avventura (in arrivo nelle sale italiane il 12 luglio con Eagle Pictures) per l’agente segreto Ethan Hunt. Nel cast con lui, fra ritorni e new entry, Hayley Atwell, Ving Rhames, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Vanessa Kirby, Henry Czerny, Esai Morales, Frederick Schmidt, Shea Whigham, Pom Klementieff, Greg Tarzan Davis, Mariela Garriga e Cary Elwes. 

Da piccolo il mio sogno era fare film e viaggiare per il mondo, non come turista, ma per immergermi e conoscere profondamente le differenti culture. E vedendo i miei film penso di esserci riuscito. Ho realizzato il sogno e il privilegio di intrattenere, qualcosa che non ho mai dato per scontato. La mia passione per i film riflette la mia passione per nel creare intrattenimento. Combatto per le sale, perché portano a tutti queste esperienze

Tom Cruise
Tom Cruise

«Da piccolo il mio sogno era fare film e viaggiare per il mondo, non come turista, ma per immergermi e conoscere profondamente le differenti culture. E vedendo i miei film penso di esserci riuscito. Ho realizzato il sogno e il privilegio di intrattenere, qualcosa che non ho mai dato per scontato. La mia passione per i film riflette la mia passione per nel creare intrattenimento. Combatto per le sale, perché portano a tutti queste esperienze».

Questo nuovo capitolo della saga “Mission Impossible” ha una sostanziosa parte girata in Italia, con scene ambientate a Venezia e Roma, dove Hunt /Cruise ammanettato a uno dei personaggi chiavi di Dead Reckoning, l’enigmatica Grace (Atwell), è protagonista di un rocambolesco inseguimento a bordo di una 500 gialla, per le strade della Capitale, dal Colosseo a Piazza Venezia, da Via Nazionale a Trinità dei Monti appunto.

«Girare in quella 500 è stato molto divertente, ma non è stato per niente facile, anche perché a Christopher McQuarrie è venuta l’idea di realizzarla ammanettandomi a Hayley, così ho guidato con una sola mano. È straordinario però girare in luoghi come questo, non lo dimenticherò mai».

In Dead Reckoning, Ethan Hunt con la sua squadra deve ritrovare una pericolosissima arma, prima che cada nelle mani sbagliate. Tra alleati e nemici ci sono Grace (Atwell), la collega Ilsa (Ferguson, già  presente in altri due film della saga), la “Vedova bianca” (Kirby) e Paris (Klementieff). Le riprese di Dead Reckoning – Parte 1, costato 290 milioni di dollari (i sei film precedenti hanno incassato nel mondo circa 3 miliardi e 600 milioni di dollari) sono state più volte interrotte a causa del Covid, che ha portato la lavorazione ad allungarsi su tre anni. «Questi film sono grosse sfide produttive e ancora di più nel periodo che abbiamo attraversato. Non saremmo riusciti a realizzare questo capitolo senza il sostegno che abbiamo ricevuto dalle persone e dalle istituzioni in tutti i posti nei quali abbiamo girato, come Roma e Venezia». Per l’attore e produttore «la sfida principale è sempre la creare la migliore storia possibile, dare a ogni ogni personaggio lo spessore che merita, creare un cinema che coinvolga».

L’inseguimento con la Fiat 500 gialle per le strade di Roma

Anche per Hayley Atwell «ogni giorno ha rappresentato una nuova sfida, un nuovo sapore. Ci sono stati di supporto una straordinaria squadra di stuntman, per garantire allo stesso tempo la spettacolarità, la nostra sicurezza, e la gioia per noi di vivere quest’esperienza».

Un’avventura che insieme alla seconda parte di Dead Reckoning si pensava potesse essere la chiusura del ciclo per Tom Cruise (che come di consueto ha limitato l’uso degli stuntmen nelle sue spettacolari scene d’azione), contemplando un possibile proseguimento della saga con altri protagonisti. Un’idea però da poco smentita proprio da Chris McQuarrie che già starebbe pensando insieme a Cruise a nuovi capitoli. Le riprese di Dead Reckoning parte 2 sono già partite: «Tutto quello che si vede in questa prima parte nasce da tutto ciò che abbiamo imparato nei precedenti film insieme», spiega il premio Oscar McQuarrie. «Non parlo solo di “Mission Impossible”, ma anche di film come Edge of tomorrow o Maverick. Allo stesso modo arricchiremo la seconda parte di Dead Reckoning con le esperienze della prima. Sarà un film ancora più senza limiti».

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