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Al cinema. Martone racconta Massimo Troisi

Le uscite in sala. L’itinerario disegnato da Martone è una parabola artistica di Troisi, che ha inizio dalla sua formazione e dalla vita nella città che accomuna entrambi, Napoli. Il debutto di Levante in “Romantiche”. La prima guerra nel Donbas rievocata da “Klondike”. Il 25 febbraio, alla multisala Planet Vasquez di Siracusa, Colapesce e Dimartino saluteranno il pubblico prima della proiezione del film “La primavera della mia vita”

LAGGIÙ QUALCUNO MI AMA documentario, diretto da Mario Martone, con Massimo Troisi. Durata 118 minuti.

Documentario incentrato su Massimo Troisi, che tramite contenuti inediti e una raccolta di testimonianze di colleghi e amici dell’attore racconta il suo genio. Il mito di Massimo Troisi, una figura sempre rimasta viva nell’immaginario del cinema italiano, si rianima nello scorrere delle immagini su quel grande schermo che gli ha dato la gloria, grazie al lavoro di Martone, suo amico e ammiratore, e di Anna Pavignano, compagna di Troisi nella sfera privata e professionale. Il viaggio compiuto da Mario Martone attraversa il cinema di Massimo Troisi, mostrando le scene dei suoi film nel tentativo di metterlo in luce come regista prima che come attore comico. L’itinerario disegnato da Martone è una parabola artistica di Troisi, che ha inizio dalla sua formazione e dalla vita nella città che accomuna entrambi, Napoli. Le conversazioni che nascono nel film non sono con persone che Troisi frequentava, ma con artisti che lo hanno ammirato e che inevitabilmente sono stati influenzati dal suo fare cinema. Tra questi Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino, Ficarra e Picone, nonché diversi critici che si sono dedicati allo studio della sua figura, come Goffredo Fofi. La stessa Pavignano è stata incontrata da Martone, perché essendo stata co-sceneggiattrice di molti film di Troisi, ha potuto raccontare quali erano i processi creativi da cui scaturivano le sue opere. Voto: 4 su 5

LA PRIMAVERA DELLA MIA VITA commedia, diretto da Zavvo Nicolosi, con Dimartino e Colapesce. Durata 95 minuti.

Il 25 febbraio, alle ore 20:00, alla multisala Planet Vasquez di Siracusa, prima della proiezione del film, Colapesce e Dimartino saluteranno il pubblico. Ci sarà anche il regista, Zavvo Nicolosi. Voto: 3 su 5

ROMANTICHE commedia, diretto da Pilar Fogliati, con Pilar Fogliati, Barbora Bobulova, Levante e Diane Fleri. Durata 108 minuti.

Racconta la storia di quattro giovani ragazze, che vivono a Roma e nei dintorni e che sono molto diverse tra loro. Eugenia Praticò è un’aspirante sceneggiatrice, che ha abbandonato Palermo per inseguire il suo sogno, seppur sia difficile realizzarlo. Uvetta Budini è un’aristocratica che vive nel centro storico e riesce a entrare nel mondo del lavoro. Michela Trezza è in procinto di sposarsi e adora la vita di provincia che conduce a Guidonia. Tazia De Tiberis è di Roma nord, ha un carattere un po’ da bulla e le piace avere ogni cosa sotto il suo controllo, perfino i desideri del proprio fidanzato. Ognuna con le sue insicurezze, le sue paure e i suoi desideri e tutte con la stessa aspirazione: cercare un posto nel mondo. Voto: 3,5 su 5

ARGENTINA, 1985 drammatico, diretto da Santiago Mitre, con Ricardo Darín e Peter Lanzani. Durata 140 minuti.

Una squadra di avvocati è alle prese con un processo, che coinvolge i comandanti della dittatura militare argentina negli anni Ottanta. Il processo ha avuto inizio dopo che i procuratori Julio Strassera e Luis Moreno Ocampo (Ricardo Darín e Peter Lanzani) hanno indagato sugli eventi accaduti sotto il regime. I due non si sono mai scoraggiati, nulla li ha fermati, neanche la massiccia presenza dei militati all’interno della loro instabile democrazia. Nonostante le diverse minacce pervenute a loro stessi e alle loro famiglie, Strassera e Moreno Ocampo hanno riunito una squadra legale e lottato affinché le vittime potessero avere giustizia. Mentre vengono affrontate le terribili vicende che hanno portato i comandanti a essere accusati per crimini contro l’umanità, il tempo incalza e il processo volge a termine verso il suo esito finale. L’aspetto interessante di questo film dai nobili intenti e la buona fattura, produzione Amazon Original, è l’atmosfera non priva di disincanto con cui la famiglia del procuratore, e la sua squadra, vengono raccontati. Voto: 3 su 5

KLONDIKE drammatico, diretto da Maryna Er Gorbach, con Oksana Cherkashyna e Sergey Shadrin. Durata 100 minuti.

È ambientato nel villaggio di Grabove vicino a Donetsk nel Donbas, al confine tra Russia e Ucraina. È il 17 luglio 2014, c’è la guerra che porterà alla conquista della Crimea da parte dei russi, e quel giorno un aereo passeggeri della Malaysia Airlines, l’MH17 diretto a Kuala Lumpur viene abbattuto proprio vicino a dove vivono Irka (Oksana Cherkashyna) e Tolik (Sergey Shadrin). Irka è incinta del primo figlio e vive con suo marito in una casa in mezzo alla campagna occupata dalle forze armate russe.  I bombardamenti si susseguono e intorno a loro ci sono solo macerie, la casa in cui vivono non ha più una parete dopo che è stata colpita da una bomba. Quando viene abbattuto l’aereo, Tolik sente che è arrivato il momento di andare via da lì ma Irka si rifiuta di lasciare casa sua nonostante il suo stato. È determinata a far nascere il suo bambino in quel posto. Voto: 3,5 su 5

MUMMIE – A SPASSO NEL TEMPO animazione, diretto da Juan Jesús García Galocha, con Eleanor Tomlinson e Sean Bean. Durata 88 minuti.

Racconta le avventure di alcune mummie che vivono in una città sotterranea segreta, celata nell’Antico Egitto, nota anche come la Città dei morti viventi. Qui vivono diverse mummie, proprio come se il regno faraonico dell’Antico Egitto non avesse mai avuto fine. Quando il Faraone annuncia a sua figlia Nefer che è giunto il momento di convolare a nozze, la ragazza non sembra entusiasta della cosa. Come se non bastasse, a decidere chi sarà il suo futuro marito sarà la mitica Araba Fenice e Nefer dovrà accettare chiunque sia la persona prescelta. È così che il fiammeggiante uccello sceglie l’auriga Thut come futuro marito della principessa. Al giovane viene quindi affidato l’anello nuziale in attesa delle nozze, al patto che non lo perda mai, altrimenti dovrà pagare una dura pena: gli verrà tagliata la lingua e cavati gli occhi. Thut nasconde l’anello, ma l’ambizioso archeologo Lord Carnaby, facendo degli scavi, lo trova e lo porta con sé in Inghilterra. Quando il giovane auriga si accorge che l’anello non c’è più, si ritrova costretto a mettersi sulle sue tracce per rimanere tutto intero. Nel viaggio in superficie verso il mondo dei viventi, lo accompagneranno la sua futura consorte, suo fratello minore e il loro il cucciolo di coccodrillo domestico. Il gruppo si ritroverà nell’odierna Londra, dove cercheranno di capire dove Lord Carnaby abbia nascosto l’anello nuziale. Voto: 3 su 5

SBAGLIANDO S’IMPARA commedia, diretto da Alessandro Ingrà, con Alessandro Ingrà e Alessandro Paci. Durata 103 minuti.

È la storia di una piccola compagnia teatrale di quartiere a cui non manca di certo il talento ma di sicuro manca la popolarità. E senza popolarità non arrivano nemmeno i soldi. Ecco perché un giorno a uno di loro viene una brillante idea: fare un film. L’industria cinematografica li farà sicuramente diventare famosi e quindi ricchi. Una volta convinti tutti i membri della compagnia, inizia uno strampalato tentativo di trasformazione. Passare dal palcoscenico al set non sarà una cosa semplice, implicherà cambiamenti necessari per rimediare al risultato catastrofico. Ma come si sa, sbagliando s’impara. Voto: 3 su 5

THE WHALE commedia, diretto da Darren Aronofsky, con Brendan Fraser e Sadie Sink. Durata 117 minuti.

Racconta la storia di Charlie (Brendan Fraser), un professore d’inglese che soffre di grave obesità e vive recluso in casa. L’uomo tiene corsi universitari di scrittura online, tenendo sempre la webcam spenta. Charlie ha perso ogni rapporto con il mondo esterno, compreso il legame con la figlia adolescente, Ellie (Sadie Sink), che non vede da diversi anni. L’unica persona che Charlie frequenta è Liz (Hong Chau), l’infermiera che lo aiuta con le medicazioni e le cure. Dopo una diagnosi che attesta che a Charlie resta poco tempo da vivere, l’uomo decide di riallacciare i rapporti con la figlia, per cercare un’ultima possibilità di riscatto. Nel frattempo, nella sua vita entra anche Thomas (Ty Simpkins), un giovane membro della New Life Church che tenta di evangelizzarlo. La presenza di nuove persone – e soprattutto di Ellie – nella vita di Charlie porterà l’uomo a scavare nei propri ricordi e nei traumi che lo hanno portato a essere chi è oggi. Voto: 2,5 su 5

THE OFFERING horror, diretto da Oliver Park, con Paul Kaye e Nick Blood. Durata 93 minuti. 

Racconta la storia di Arthur (Nick Blood), un uomo pieno di debiti, che torna nella sua casa natale dopo tanto tempo, insieme alla moglie Claire (Emm Wiseman), che è incinta. Le sue intenzioni sarebbero quelle di riconciliarsi con suo padre Saul (Allan Corduner) e di tentare di manipolarlo nella speranza di riuscire a saldare questi debiti. L’uomo vorrebbe convincere il genitore, con cui è in conflitto da anni, a vendere l’agenzia di onoranze funebri di famiglia e a farsi dare i soldi della vendita. Arthur non è mai stato un esempio di onestà e questo suo ritorno a casa viene visto dal padre come un gesto di redenzione. Accogliendolo si sentirà anche lui meno in colpa nei confronti di suo figlio. L’agenzia in questione è riservata alla comunità ebraica chassidica che in quei giorni è in lutto per la misteriosa morte di una ragazza. Nessuno immagina che le cattive intenzioni di Arthur risveglieranno uno spirito malvagio, che vive proprio nei sotterranei dell’agenzia funebre della famiglia e che infesta i cadaveri. Questo demone si scaglierà contro di loro e in particolare contro Claire e il suo bambino in arrivo, gli unici estranei al mondo che li circonda. Voto: 2,5 su 5

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