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Al cinema: donne protagoniste e un noir italiano

Le uscite in sala.  Escono oggi,  in occasione dell’8marzo, “Primadonna” e “Women talking”. Pierfrancesco Favino è un tenente della polizia nel thriller “L’ultima notte di Amore”. Sesto episodio della saga horror “Scream” con Jenna Ortega

PRIMADONNA drammatico, diretto da Marta Savina, con Claudia Gusmano e Fabrizio Ferracane. Durata 102 minuti.

Ambientato in Sicilia durante gli anni Sessanta e racconta la storia di Lia (Claudia Gusmano), una ragazza di 21 anni, che coltiva la terra insieme al padre nonostante sia “femmina” e che per l’epoca sia più adatto che lei stia in casa insieme alla madre e si dedichi alla cura della casa e alle altre faccende domestiche. Lia è una donna molto bella, tenace e con un carattere riservato. Lorenzo Musicò (Dairo Aita), figlio del boss del paese, rimane subito ammaliato dallo sguardo fiero e sfuggente della ragazza. Lia, però, rifiuta le sue avances, provocando l’ira del giovane che deciderà di prendere con la forza ciò che gli è stato negato. Quando a Lia viene proposto il matrimonio riparatore, la ragazza va contro queste regole sociali non scritte e fa qualcosa che in quel periodo nessuno si avrebbe mai immaginato: rifiuta le nozze e decide di portare sia Lorenzo che i suoi complici in tribunale. Voto: 4,5 su 5

WOMEN TALKING – IL DIRITTO DI SCEGLIERE drammatico del 2022, diretto da Sarah Polley, con Rooney Mara e Frances McDormand. Durata 104 minuti.

Un gruppo di donne che appartiene a una comunità religiosa isolata e rigida, subisce ogni tipo di sopruso, maltrattamento e violenza sessuale da parte dei loro uomini. Queste donne si troveranno un giorno a dover fare una scelta decisiva: non fare niente, restare e combattere o andare via. La scelta più importante della loro vita. Dovranno però confrontarsi con l’ostacolo più grande, la loro profonda Fede. Ma il bisogno di giustizia e di non subire e non far subire alle proprie figlie tutta quella violenza, le aiuteranno a reagire e affrontare la lotta. Tratto dall’omonimo romanzo di Miriam Toews. Voto: 4 su 5

SCREAM VI horror, diretto da Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett, con Jenna Ortega e Courtney Cox. Durata 123 minuti.

Vede tornare le sorelle Sam (Melissa Barrera) e Tara Carpenter (Jenna Ortega) insieme ai gemelli Chad (Mason Gooding) e Mindy Meeks (Jasmin Savoy Brown). I quattro, sopravvissuti agli omicidi compiuti da Ghostface, si lasciano alle spalle quanto accaduto a Woodsboro per iniziare un nuovo capitolo della loro vita trasferendosi a New York. Ma anche nella grande mela si ritroveranno ad avere a che fare con un nuovo Ghostface. Come affronteranno questo nuovo inizio? Voto: 3,5 su 5

DISCO BOY drammatico, diretto da Giacomo Abbruzzese, con Franz Rogowski e Morr Ndiaye. Durata 92 minuti.

In una scena del film, chi sta valutando il protagonista, Aleksei, gli chiede: «Come hai imparato il francese?». E lui risponde: «Con i film». La voce che fa la domanda è proprio quella del regista, Giacomo Abbruzzese, al primo lungometraggio. Pellicola sognata e inseguita per anni, quasi dieci, questo esordio nasce da e si nutre di cinema. Presentato in concorso alla Berlinale 2023, dove è stato premiato con l’Orso d’Argento per il Miglior Contributo Artistico, il film del regista italiano è un ambizioso racconto per immagini che mostrano tutto il suo talento visivo. Toni psichedelici, sciamanici, musica elettronica, discesa agli inferi e redenzione, protagonista un migrante con sensi di colpa e che si identifica troppo con il nemico. Girato tra Europa e Africa e con la colonna sonora firmata dalla star della musica elettronica Vitalic, il film racconta la storia di Alex, Franz Rogowski, un giovane che fugge dalla Bielorussia insieme a un suo amico ed entra clandestinamente in Francia. È ormai un sans papier e così sposa l’inferno della legione straniera francese che dopo cinque anni gli garantisce la cittadinanza. Ora lontano dalla Francia, nel delta del Niger, il guerrigliero Jomo combatte contro le compagnie petrolifere che minacciano la sopravvivenza del suo villaggio mentre sua sorella Udoka, nel frattempo, sogna di fuggire. È destino che la vita di queste tre persone si intrecceranno cambiando la loro vita. Voto: 3 su 5

IL CACIO CON LE PERE commedia, diretto da Luca Calvani, con Luca Calvani e Francesco Ciampi. 

Racconta la storia di Fosco e Fred (Francesco Ciampi e Luca Calvani), due fratelli molto diversi tra loro, tanto che tra i due sembra esserci una distanza incolmabile. Ma gli imprevedibili eventi della vita e un piccolo intervento di una saggia zia riescono a portare grandi cambiamenti e a far luce su nuovi orizzonti. Fosco e Fred hanno un confronto e si ritrovano a convivere forzatamente insieme. Inizialmente i loro punti di vista, le loro aspirazioni e i loro approcci alla vita sono totalmente agli antipodi, ma il loro incontro li porterà a legare, a dare la parte migliore di se stessi, fino a sentirsi più felici e realizzati. Fred si riconnetterà non solo con se stesso, ma anche con le sue radici e ciò che lo circonda, mentre Fosco si sentirà finalmente in grado di rilanciarsi in una vita nella quale si era rassegnato a vivere senza amore. Voto: 4 su 5

UN UOMO FELICE commedia, diretto da Tristan Séguéla, con Fabrice Luchini e Catherine Frot. Durata 89 minuti.

Racconta la storia di Jean (Fabrice Luchini), un sindaco conservatore di un paesino della Bretagna. L’uomo è pronto per ripresentarsi alla prossima campagna elettorale, ma riceve una notizia per lui scioccante da parte di sua moglie Edith (Catherine Frot). Dopo diversi anni di matrimonio, la donna rivela di non sentirsi a suo agio nel suo corpo e ora vuole iniziare un percorso di transizione per cambiare sesso. Jean inizialmente crede che sia uno scherzo, ma una volta capito che sua moglie è determinata a intraprendere e portare a termine la transizione, comprende che la sua campagna elettorale rischia di essere stravolta. L’annuncio di Edith, però, è un grande shock non solo per il marito, ma anche per l’intera famiglia e porterà a una serie di equivoci, che mostreranno molti dei pregiudizi fino ad allora tenuti nascosti. Voto: 3,5 su 5

L’ULTIMA NOTTE DI AMORE thriller, diretto da Andrea Di Stefano, con Pierfrancesco Favino e Linda Caridi. Durata 124 minuti.

Racconta la storia di un tenente della polizia, Franco Amore (Pierfrancesco Favino), che proprio la sera prima del suo pensionamento si ritrova a indagare su un omicidio. Franco vive a Milano, è innamorato di sua moglie Viviana e per 35 anni ha servito lo Stato con orgoglio e giustizia. Non ha mai sparato a un uomo, ha sempre creduto nell’onestà e l’ha perseguita con integrità. Lui stesso si è sempre autodefinito una persona onesta o che comunque ha sempre ambito di seguire la strada della correttezza, come afferma nel suo discorso di pensionamento. Fino a quel momento il suo pensiero era rivolto al giorno dopo, a quando avrebbe dovuto salutare tutti con un bel discorso di addio. Ma quella notte, l’ultima di servizio, metterà in discussione tutto. Il suo amico Dino, nonché suo partner da diversi anni, rimane ucciso in una rapina di diamanti. È così che l’ultima notte di Amore si rivelerà essere la più lunga di tutte. Una notte che mette in serio pericolo la sua vita e tutto ciò che conta e ha sempre contato per lui: il lavoro a servizio dello Stato, la moglie Viviana e l’amicizia con Dino. Mentre gli eventi si aggrovigliano in un intricato nodo, l’alba in quel di Milano sembra non arrivare mai. Voto: 4 su 5

MISSING thriller, diretto da Nicholas Johnson e Will Merrick, con Storm Reid e Nia Long. Durata 111 minuti.

È la storia di June (Storm Reid), un’adolescente entusiasta del fatto che sua madre (Nia Long) parta per una vacanza in Colombia con il fidanzato, così da lasciarla da sola a casa. June si darà alla pazza gioia ma quando andrà in aeroporto a prenderli, la felicità iniziale lascerà il posto alla paura perché si renderà conto che i due sembrano del tutto spariti nel nulla. Inizialmente contatterà le autorità che sottomesse a rigide regole internazionali non saranno di nessun aiuto.  La ragazza comincia così a indagare a per conto suo tramite la rete, cercando indizi e contattando persone che secondo lei possono darle informazioni utili. Percorrere questa strada alternativa porterà dei risultati che le faranno scoprire assurde verità inconfessabili riguardo la sua famiglia. Voto: 3 su 5

THE WARRIORS – I GUERRIERI DELLA NOTTE drammatico, diretto da Walter Hill, con Michael Beck e Roger Hill. Durata 90 minuti.

Versione restaurata del film del 1979 tratto dal romanzo omonimo di Sol Yurick. A New York, molti giovani si organizzano per prendere il controllo del proprio quartiere: si formano piccoli eserciti di ragazzi sbandati e senza regole civili, ma che in realtà hanno una disciplina da soldati e seguono i comandi del loro capo, con tanto di divisa accuratamente scelta. Le gang si occupano di ogni tipo di traffico: rapine, armi, prostituzione e droga. Chiusi nelle proprie aree di controllo, non ne oltrepassano i confini, altrimenti è guerra con le altre bande. Tutto cambia la sera del 13 luglio quando Cyrus (Roger Hill), leader carismatico della banda più agguerrita della città, i Riffs, proclama una tregua per permettere a tutte le gang di riunirsi in un parco del Bronx. C’è una condizione: la delegazione deve essere disarmata e con non più di nove elementi. I ragazzi si mettono in cammino e ognuno dal proprio quartiere affluisce al luogo dell’appuntamento. Ad aspettarli c’è Cyrus, avvolto in un kimono di seta, che propone ai presenti di unire le forze per mettere sotto scacco New York, fare guerra alla legge e alla criminalità legalizzata dalla polizia. Ma tra tutti quei giovani c’è uno psicopatico, Luther (David Patrick Kelly), il capo dei Rogues, che tira fuori una pistola e uccide Cyrus. Si scatena il panico e la confusione svia la responsabilità dello sparo su Fox (Thomas G. Waites), guida dei Warriors. Irrompe la polizia che disperde il raduno, ma intanto sulle onde della radio ufficiale delle gang, la speaker Dolly Bomba diffonde la sentenza di cattura dei Warriors vivi o morti: hanno ucciso il capo dei Riffs. La caccia ha inizio e i Warriors fuggono per tornare a Coney Island, la loro base, braccati da tutte le bande della Grande Mela. Voto: 4,5 su 5

PARLATE A BASSA VOCE documentario, diretto da Esmeralda Calabria. Durata 84 minuti.

Racconta l’Albania, uno dei Paesi ex comunisti d’Europa tra i più impenetrabili. Uno sguardo tra la contemporaneità e il passato di una nazione che è stata isolazionista, stalinista e antirevisionista. La memoria e il suo peso si destreggiano tra i trent’anni dalla caduta del regime e l’attualità del mondo odierno, due aspetti con cui tutti i protagonisti di questo film – musicisti, attori, registi, privilegiati e declassati – convivono. Ogni personaggio racconta le contraddizioni di un sistema, che ha avuto per oltre 40 anni il volto di Enver Hoxha, a capo della nazione come una sorta di Grande Padre capace di dare così come di togliere. Questo passato ingombrante mette in risalto quelle che sono le fragilità e le ambiguità della giovane democrazia albanese. Voto: 3,5 su 5

CIPRIA – IL FILM DELLA VOSTRA VITA documentario, diretto da Giovanni Piperno. Durata 55 minuti.

Racconta l’Italia del 1941, quando, nonostante la guerra in corso, si respirava un clima di ottimismo. La vittoria sembra prossima, il regima ancora non svela il suo volto più atroce e violento. Gli italiani si sentono al sicuro e hanno il tempo per innamorarsi dei divi del cinema, ascoltare le riviste radiofoniche e sognare Cinecittà. In questo periodo bellico ancora disteso viene lanciato dalla casa cosmetica GiViEmme (di proprietà di Giuseppe Visconti, il padre di Luchino, nonché amico di D’Annunzio) un concorso pubblicitario. L’intento era quello di pubblicizzare la nuova cipria “Velveris, velo di primavera” e invitava le donne d’Italia a raccontare la loro storia al giornale torinese “L’Illustrazione del Popolo”. Molte storie, le più belle, vengono pubblicate o radio sceneggiate. A una giuria, però, viene chiesto di esaminarle per scegliere la migliore, che si aggiudicherà un premio in denaro, e di scovare quelle che possano, invee, servire come base per un film. In questo modo si cercava anche di rilanciare il cinema italiano. Dietro questa idea, infatti, c’era Cesare Zavattini, mentre la giuria era formata dallo stesso insieme a Alba De Cespedes, Luchino Visconti, Vittorio De Sica. Il concorso è un successo, centinaia di racconti giungono nella redazione e la giuria per mesi si riunisce per proclamare le vincitrici. Vengono individuate tre storie e viene scelta anche la casa di produzione. Tutto, però, si ferma bruscamente, quando la guerra inizia a rivelarsi peggiore di quel era stato propagandando L’Italia è sotto i bombardamenti, aumentano gli scioperi e dilaga la fame. È finito il tempo per sognare, ma restano le storie di queste donne, tutte ancora vive, e finalmente il film sulle loro vite può essere girato. Voto: 2,5 su 5

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