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World Pizza Day, la regina è la Margherita

Il 17 gennaio si celebra la giornata mondiale. Sono gli americani i maggiori mangiatori con ben 13 chili a testa all’anno. Un fatturato di oltre 15 miliardi di euro all’anno
Cresce l’attenzione dei consumatori sulla provenienza e sulla qualità delle materie prime utilizzate. Ecco dove poter gustare le migliori in Sicilia e la colonna sonora da ascoltare durante il pasto

Io te ‘ncuntraje / Na vocca rossa comm’a na cerasa / Na pelle prufumata ‘e fronne ‘e rose / Io te ‘ncuntraje / Volevo offrirti /Pagandolo anche a rate / Nu brillante /‘E quínnece carate / Ma tu vulive ‘a pizza / ‘A pizza, ‘a pizza / Ca ‘a pummarola ‘ncoppa / ‘A pizza e niente cchiù!

‘A pizza · Aurelio Fierro

La pizza è uno dei cibi italiani più famosi, amati e imitati al mondo, tanto da essere stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco (il 6 dicembre del 2017, giorno in cui si celebra l’arte dei pizzaiuoli napoletani). È simbolo di convivialità, di condivisione, di buon mangiare, e per molte famiglie ha un giorno della settimana dedicato.

Tonda o a pala, classica o innovativa, semplice o gourmet, da mangiare “a portafoglio” passeggiando per strada o comodamente seduti sul divano di casa mentre si guarda la partita: è la pizza, di cui oggi (17 gennaio) si celebra la giornata mondiale. La scelta di questa data come World Pizza Day non è casuale: la Chiesa Cattolica, infatti, celebra oggi Sant’Antonio Abate, protettore, oltre che degli animali, anche dei fornai e dei pizzaioli.

Contrariamente a quanto si possa immaginare, non sono gli italiani i maggiori consumatori di pizza nel mondo. Sono, invece, gli americani, con ben 13 chili a testa all’anno. In Europa gli italiani sono in testa con 7,8 chili, seguono gli spagnoli (4,3), i francesi e i tedeschi (4,2), i britannici (4), i belgi (3,8), i portoghesi (3,6) e gli austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiudono la classifica.

Dal punto di vista economico, i dati Coldiretti parlano di un settore con un fatturato che sale a oltre 15 miliardi di euro all’anno. L’occupazione stimata è calcolata invece in 100mila addetti a tempo pieno e altrettanti nel weekend. 

Le pizze preferite

Secondo l’organizzazione agricola, la pizza margherita resta la più consumata. Considerando invece i dati elaborati da Just Eat, azienda di consegne a domicilio, le pizze più ordinate a livello nazionale nel 2023 sono state, oltre alla margherita che è in testa, la diavola e la capricciosa, per un totale di quasi 5,5 milioni di chili e oltre 5.800 chilometri macinati: «Una distanza che equivale ad arrivare da Roma al Polo Nord». 

Per quanto riguarda la filiera degli ingredienti, sempre più sono i consumatori attenti alla provenienza e alla qualità delle materie prime utilizzate: l’84% degli italiani è disposto a pagare di più per una pizza preparata con ingredienti di alta qualità, il 77% per ingredienti italiani e a filiera corta, il 66% per una lievitazione dell’impasto più lunga del normale (cosa che rende la pizza più digeribile), il 56% per l’utilizzo di ingredienti sostenibili o di farine provenienti da grani antichi.

Le migliori pizzerie in Sicilia

La Sicilia si erge come una delle regioni più dinamiche e innovative in questo settore con i pizzaioli siciliani che ancora una volta dimostrano di essere veri artisti nella creazione di questa prelibatezza italiana amata in tutto il mondo. Sono ben sette pizzerie dell’isola che hanno ricevuto il riconoscimento “Tre Spicchi” dalla rivista Gambero Rosso. Ecco, quindi, dove andare a festeggiare il World Pizza Day:

Archestrato di Gela, Palermo

Da Clara, Venetico

L’Orso, Messina

La Braciera, Palermo

Piano B, Siracusa

Verace Elettrica, Milazzo

Saccharum, Altavilla Milicia

Per quanto la pizza d’asporto una pizzeria L’Orso in Teglia, Messina, ha ricevuto le prestigiose “Tre Rotelle”. 

Oltre ai premi “Tre Spicchi” e “Tre Rotelle”, Gambero Rosso ha premiato la pizzeria siciliana That’s Amore di Raffadali con il “Premio Speciale Petra Molino Quaglia Ricerca e Innovazione“. Sempre in provincia di Agrigento è stato assegnato il “Premio Speciale Levoni Pizza e Territorio – Le migliori interpretazioni della tradizioni locali”, conquistato dalla pizzeria Sitari.

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