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“Mare fuori”: dalla tv al musical agli USA

– Dopo il debutto trionfale a Napoli, la trasposizione teatrale realizzata da Alessandro Siani ricomincia il cammino il 20 e 21 gennaio da Ragusa
– Se la serie tv cult schiude l’orizzonte alla speranza, il musical la sottolinea. Il regista: «Pensavo a una dramedy, che offrisse lo spiraglio di un futuro più roseo»
– Tra i protagonisti sul palco molti volti popolari nel mondo giovanile. «Teatro e musica: entrambi sono forti strumenti di coesione»
– Intanto, su RaiPlay (dal primo febbraio i primi sei episodi) e poi su Rai2 (dal 14 febbraio) comincia la quarta stagione: ecco cosa accade (anche una scena hot)

Il successo era più che mai annunciato e il Musical Mare Fuori, trasposizione della amatissima serie Rai che ha sbancato anche Netflix, è stato accolto da una standing ovation al debutto all’Augusteo di Napoli e da sabato 20 gennaio al Teatro Duemila di Ragusa riprenderà il cammino lungo lo Stivale.

La storia è quella nota, ambientata nell’istituto minorile di Nisida, dove si riflette lo scontro esterno tra i Ricci e i Di Salvo: i rampolli dei due clan, Sofia (Maria Esposito come nella serie tv) per i primi, Carmine “o piecoro” (Mattia Zenzola da Amici) per i secondi, si affrontano a muso duro, si sfidano, si innamorano fino a ritrovarsi – letteralmente – su di una nuvola e rinnegare il Sistema di cui sono figli in ogni senso. La love story – ce n’è anche una gay – e le battute comiche alleggeriscono l’atmosfera, ma non pretendono di stemperarla più di tanto, vista la mattanza in atto e la drammaticità del racconto, anche se Beppe, l’educatore interpretato da Andrea Sannino, e lo staff dell’istituto ce la mettono tutta per dare a quei “ragazzi interrotti” ancora una speranza, compreso il tentativo di comporre una canzone insieme o di mettere in scena un testo non certo casuale come I promessi sposi.

I protagonisti di “Musical Mare Fuori”

Se Mare Fuori, la serie tv cult e viralissima, schiude l’orizzonte alla speranza, il Musical Mare Fuori quella speranza la sottolinea. Anzi, la rafforza come ribadisce Antonio Orefice (alias Totò) alla fine dello spettacolo ringraziando Alessandro Siani che della trasposizione sul palco dell’amatissima fiction è artefice e regista.

«Già da un paio d’anni pensavo a un musical, dopo le esperienze appaganti di Stelle a metàe dello spettacolo su Maradona al San Carlo», racconta Siani. «La storia di Mare fuori si adattava bene alla riscrittura in un altro linguaggio, quello del teatro. La serie è un dramma. Io pensavo a un dramedy, dramma & commedia, che offrisse almeno lo spiraglio di un futuro più roseo ai giovani detenuti. Il musical me lo permette, ma… avevo bisogno di coinvolgere chi lo aveva concepito. Perciò, ho chiamato gli sceneggiatori della fiction, Cristiana Farina e Maurizio Careddu, per garantire continuità narrativa senza rinunciare alle novità. Ho proposto le mie idee, cose nuove che la gente non ha visto in tv. Per esempio, proprio il teatro in miniatura di Eduardo nell’istituto penale minorile di Nisida, ricostruito in palcoscenico. Là i nostri ragazzi faranno delle prove per montare un possibile spettacolo. Teatro e musica: entrambi sono forti strumenti di coesione».

La versione teatrale di “Mare Fuori” sicuramente aveva bisogno di non perdere dei temi fondamentali. Le motivazioni che hanno portato in carcere i ragazzi, la famiglia distrutta nei suoi valori primordiali, la lotta fra bande, la delinquenza beffarda che trascina una persona “non adulta” a fare determinate scelte. Si tratta di riflettere su una sorta di gioventù bruciata, figlia di un destino amaro e inaccettabile

Alessandro Siani

A personificare quei “ragazzi interrotti”, che proprio in un istituto di detenzione minorile riescono ad avere l’opportunità di capire chi sono davvero e che cosa vogliono, sono Rosa Ricci (Maria Esposito), Dobermann (Enrico Tijani), Totò (Antonio Orefice), Micciarella (Giuseppe Pirozzi), Milos (Antonio D’Aquino). Una delle sorprese del cast è il cantautore Andrea Sannino che, dopo aver debuttato come protagonista nel musical Scugnizzi di Claudio Mattone, torna da protagonista sul palcoscenico. Gli sceneggiatori hanno pensato per lui al ruolo dell’educatore, che, diversamente dalla serie, nel musical sarà centrale.

«La versione teatrale di Mare Fuori sicuramente aveva bisogno di non perdere dei temi fondamentali», prosegue Alessandro Siani. «Le motivazioni che hanno portato in carcere i ragazzi, la famiglia distrutta nei suoi valori primordiali, la lotta fra bande, la delinquenza beffarda che trascina una persona “non adulta” a fare determinate scelte. Si tratta di riflettere su una sorta di gioventù bruciata, figlia di un destino amaro e inaccettabile».

Il tema che pervade la trasposizione teatrale è il “momento”: trovarsi nel momento sbagliato, perdere sempre il momento giusto, crescere male e continuare a sbagliare. «Ma da una morte può nascere una vita nuova? Si può sopravvivere e poi rinascere per sempre», conclude Siani.

Al via la quarta stagione e si prepara la quinta

Nel frattempo, prima su RaiPlay (dal primo febbraio i primi sei episodi) e poi su Rai2 (dal 14 febbraio) comincia la quarta stagione. Come evolveranno le vite di Rosa, Carmine, Mimmo, Kubra, Doberman, Cucciolo e Micciarella? Ormai la maggior parte dei detenuti del carcere di Nisida è maggiorenne. Il cambiamento è inevitabile, ma la crescita personale è una scelta che richiede coraggio.

Dopo il finale della terza stagione (135 milioni di visualizzazioni su RaiPlay) Rosa decide di sparare al padre e affrontare le conseguenze di quanto accaduto e sembra trovare rifugio nell’amore di Carmine. Ma sarà sufficiente? Sarà la stagione della maturità, in cui sia i personaggi che i protagonisti sono cresciuti, ci saranno momenti leggeri e «la scena di sesso più bella di tutta serie», parola degli sceneggiatori.

«Era preoccupato, visto che nella terza stagione abbiamo perso alcuni pilastri serie», racconta il regista Ivan Silvestrini. «Invece la quarta stagione è per certi versi speciale, guarda oltre le sbarre del carcere che circondano i nostri personaggi, offre come nessun’altra stagione una prospettiva per i ragazzi, anche se non tutti sapranno coglierla. Mare fuori 4 parla di questo, del dolore e dell’importanza della separazione da una parte di noi per crescere».

Il cast della quarta stagione di “Mare Fuori”

Qualcuno parla di tono meno crudo e di maggior leggerezza rispetto alle precedenti stagioni. Il regista chiarisce: «Non penso ci sia un tono diverso. In un racconto così complesso e lungo sarebbe sfiancante se non ci fossero momenti di leggerezza, come nella vita. La vita è complessa e Mare fuori racconta l’esistenza. Qualcuno lo vorrebbe più dark: nella quarta stagione l’oscurità sarà molto presente e il pubblico mi ringrazierà quando si riderà un po’». 

«Il personaggio di Carmine affronta un percorso nuovo, passa da uno stato emotivo adolescenziale alla maturità, anche grazie al rapporto con Rosa», racconta Massimiliano Caiazzo. «Ci sono stati momenti emotivamente critici da gestire». Per Maria Esposito, nei panni di Rosa Ricci, l’emozione è alle stelle: «Rosa inizia a ragionare con propria testa». Presto capiremo come si evolverà il rapporto con Carmine. 

«Questa è la stagione della maturità», dice Matteo Paolillo, che veste i panni di Edoardo Ponte. «Siamo cresciuti noi e sono cresciuti i nostri personaggi. Crescendo aumentano le responsabilità: tutti sono chiamati a fare scelte importanti. Questo progetto continua a emozionarmi».

Domenico Cuomo, apprezzato anche nella fiction Un professore 2, è Cardiotrap. «Più passa il tempo e più cresce il senso di responsabilità. In questa stagione la luce è sempre più viva in fondo al tunnel». Lo scontro fra il mondo degli adulti e quello dei ragazzi è inevitabile per capire chi si è, chi si vuole diventare».

«In questa stagione capiremo le ragioni per cui Sofia è così odiosa», afferma Guidone. Tra le new entry c’è Alina (Yeva Sai). Anche nella quarta stagione alcuni personaggi se ne andranno e altri entreranno in gioco. «Mare fuori è una piattaforma narrativa con personaggi che vanno e vengono», conferma Roberto Sessa di Picomedia, coproduttore insieme a Rai Fiction.

E già si parla già della quinta stagione. È in fase di scrittura e arriverà a febbraio 2025. Il musical sta andando a gonfie vele e sta girando l’Italia. Il film invece è arenato, per ora. «La nostra priorità è la serie, ma il film è nei nostri progetti. Torneremo presto alla scrittura e capiremo quando sarà il momento giusto per farlo uscire in sala», afferma Sessa. Intanto negli Stati Uniti stanno valutando di realizzare per una versione made in Usa di Mare fuori.

«Da successo siamo diventati fenomeno. Mare fuori porta il napoletano fuori da Napoli e dall’Italia fino agli Stati Uniti. È per questo che siamo diventati un caso di studio. Questa sfida è stata vinta grazie ad un cast capace di recitare in modo nuovo».

Le repliche del “Musical Mare Fuori”

Queste le repliche di Musical Mare Fuori: Ragusa, Teatro Duemila, 20 -21 gennaio; Reggio Calabria, Teatro Cilea, 23-24 gennaio; Cosenza, Teatro Rendano, dal 26 al 28 gennaio; Torino, Teatro Alfieri, dal 2 al 4 febbraio; Milano, Teatro Arcimboldi, dal 14 al 18 febbraio; Assisi, Teatro Lyrick, 20-21 febbraio; Bari, Teatro Team, 24-25 febbraio; Roma, Teatro Brancaccio, dall’1 al 3 marzo; Bologna, Teatro Europa, dal 15 al 17 marzo.

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