Debutta “Bros”, la prima commedia romantica gay. Riccardo Scamarcio è Caravaggio. Un interessante “Tango con Putin”. “La stranezza” domina al botteghino
BROS commedia, diretto da Nicholas Stoller, con Billy Eichner e Luke MacFarlane. Durata 115 minuti.
È la prima commedia romantica omosessuale distribuita da una major, la Universal. La regia è Nicholas Stoller, collaboratore di Judd Apatow, qui produttore. Bobby è Billy Eichner, comico e doppiatore, ebreo omosessuale, vincitore di un Emmy, Aaron è l’ottimo attore canadese Luke Macfarlane, che ha fatto coming out nel 2008. Negli Stati Uniti, malgrado le ottime recensioni, il film ha incassato poco, cosa che ha generato una discussione sugli errori di marketing, su come presentare la storia gay. «L’America a sorpresa non ha risposto come sperato al Box office. È chiaro che dietro tutto questo c’è omofobia. Io sono sempre stato dichiaratamente gay, ma Bros cambia comunque le carte in tavola. Prima questo tipo di lavori era low cost e scritti da persone etero, questa volta è diverso, c’è di mezzo l’Universal», commenta il regista.
In realtà Bros è una commedia dal meccanismo perfetto, si ride molto e ci si commuove un po’. Si racconta l’incontro tra due personalità lontane: Bobby conduce un podcast e uno show radiofonico, cura il primo Lgbtq+ Museum di New York, attraversa la vita sentimentale in solitudine mentre intorno gli altri sono coppie, a volte terzetti, progettano famiglie. Aaron è un palestrato avvocato assicurativo, lavoro noioso e attitudine al cinismo. Sono attratti l’uno dall’altro, ma ognuno si sente inadeguato a modo suo. E la strada verso l’innamoramento e una promessa di lieto fine a cadenza trimestrale è costellata di sesso e respingimento, paura e abbandono, sullo sfondo il coro di un cast tutto Lgbtq+.
«Penso a Bros più come a un film comico che a una commedia romantica su due uomini gay», sottolinea il regista. «Penso che ci siano un milione di storie d’amore nel mondo e che ci siano un milione di modi per condurre la tua vita e innamorarti. Billy invece pensa che non ha bisogno di un ragazzo. Si sente molto indipendente. Ha una carriera che è soddisfacente. Ha un gruppo di amici che riempiono il suo mondo, ma sbaglia».
MARIA E L’AMORE commedia, diretto da Lauriane Escaffre, Yvonnick Muller, con Karin Viard e Grégory Gadebois. Durata 93 minuti.
È la storia di una donna di nome Maria (Karin Viard), sposata da 25 anni, che lavora per una ditta di pulizie. Ha un carattere riservato e timido, a volte è goffa e sempre gentile. Scrive poesie e non lascia mai il quaderno rosso, dove le raccoglie, lo porta sempre con sé e non condivide con nessuno i suoi scritti, nemmeno con suo marito. Un giorno la donna viene assegnata come addetta alle pulizie alla prestigiosa Scuola di Belle Arti a Parigi e tra le mura dell’istituto scopre un mondo nuovo ricco di creatività, libertà e audacia. Qui fa la conoscenza di Hubert (Grégory Gadebois), il bizzarro custode della scuola, con il quale instaura subito una forte amicizia e che sin da subito le sta accanto nelle situazioni più difficili. Mentre il legame tra i due cresce, Maria riscopre non solo se stessa, ma anche emozioni che non provava da tempo. Riuscirà a lasciarsi andare e godersi finalmente la vita e l’amore?
IL MIO VICINO ADOLF commedia, diretto da Leonid Prudovsky, con David Hayman e Udo Kier. Durata 100 minuti.
Ambientato in Colombia nel maggio del 1960, racconta la storia del signor Polsky (David Hayman), un sopravvissuto all’Olocausto dal carattere scontroso, che vive in solitaria in una sperduta casa nel bel mezzo della campagna colombiana. L’uomo trascorre le sue giornate a giocare a scacchi e a prendersi cura dei suoi cespugli di rose. Un giorno accanto alla sua abitazione si trasferisce un misterioso anziano di origine tedesca e Polsky si convince che il suo nuovo vicino sia proprio Adolf Hitler. Sapendo che nessuno gli crederebbe, decide di investigare per conto proprio e trovare le prove a sostegno della sua tesi. Per riuscire a portare a termine la sua missione investigativa, Polsky è costretto ad avvicinarsi il più possibile all’uomo, così vicino da diventare forse anche suo amico…
L’OMBRA DI CARAVAGGIO drammatico, diretto da Michele Placido, con Riccardo Scamarcio e Louis Garrel. Durata 120 minuti.
È ambientato nell’Italia del XVII secolo, quella in cui l’artista Michelangelo Merisi in arte Caravaggio, era noto sia per la sua genialità che per il suo carattere sovversivo. Un uomo tormentato, trasgressivo e con un animo smosso da dissidi interiori, che lo hanno consacrato nel tempo come artista maledetto. È un ribelle Michelangelo Merisi (Riccardo Scamarcio), che si ritrova costretto alla fuga a causa di una vita spericolata o, in altri versi, troppo vissuta. Dopo la condanna a morte per aver commesso un omicidio durante una rissa, il pittore si dà alla fuga, a un’esistenza clandestina per evitare la pena capitale. Mentre cerca di passare inosservato agli occhi di chi potrebbe riconoscerlo, Caravaggio avverte sempre più la terribile ombra della decapitazione che gli spetta ed è così che nelle sue opere iniziano a farsi largo soggetti condannati e una massiccia presenza di teste mozzate. La sregolatezza di un genio, che ha trascorso gli ultimi anni della sua vita tra i timori e i propri demoni, divenendo un’icona sovversiva tutt’oggi attuale.
SANTA LUCIA drammatico, diretto da Marco Chiappetta, con Renato Carpentieri e Andrea Renzi. Durata 76 minuti.
Roberto (Renato Carpentieri), uno scrittore divenuto cieco, dopo aver trascorso diversi anni in Argentina, torna a Napoli per la morte di sua madre. In compagnia di suo fratello Lorenzo (Andrea Renzi), un musicista mancato, l’uomo si ritroverà a girovagare per la città, intraprendendo un viaggio nei suoi ricordi giovanili. Roberto non può più vedere Napoli, ma può percepirla con gli altri sensi, tramite anche le memorie e l’immaginazione, cercando di comprendere qual è stato il motivo del suo addio alla sua terra natale.
RAGAZZACCIO drammatico, diretto da Paolo Ruffini, con Giuseppe Fiorello e Massimo Ghini. Durata 100 minuti.
La storia è quella di Mattia, un adolescente, insofferente alle regole. È uno di quelli che dalla classe vengono regolarmente sbattuti fuori, uno di quelli che certi adulti si limiterebbero a definire “come tutti gli altri”, uno di quelli che “è intelligente ma non si applica”. Mattia è arrabbiato. È arrabbiato con i suoi genitori e forse col mondo intero. Mattia è quello che comunemente si direbbe “un bullo”. Frequenta il liceo classico e nella sua mente l’incubo della bocciatura è più pesante dell’incubo del Covid-19, che pervade in Italia con l’esplosione di quella che di lì a poco sarà riconosciuta come la pandemia più invasiva di tutti i tempi. Nel silenzio ansiogeno della quarantena, Mattia passa le giornate chiuso nella sua stanza, tra una video lezione e uno scherzo di pessimo gusto con i suoi compagni. In questa situazione, però, Mattia scopre l’amore. E lo scopre attraverso l’unico modo di comunicare ai tempi del virus: i social network e DaD. Non solo l’amore che gli insegna Lucia, l’idealista e ribelle rappresentante d’istituto, ma anche l’amore per sé stessi e per la bellezza, che cerca di raccontare il suo professore di Letteratura. Infine l’amore per i suoi genitori: suo padre – uomo anaffettivo, infermiere impegnato sul fronte dell’emergenza – e sua madre – schiacciata tra l’ipocondria e la frustrazione di una convivenza forzata. È così che Mattia trova la voglia di riscattarsi, ma soprattutto impara che la cosa più contagiosa non è il virus, ma l’amore.
LO SCHIACCIANOCI E IL FLAUTO MAGICO animazione, diretto da Vikor Glukhusin, con Charlotte M.. Durata 88 minuti.
Racconta la storia di Marie, che nella notte di Capodanno scopre che sua madre è costretta a risposarsi con Mr. Ratter, un uomo orribile. La donna deve sposarsi, nonostante sia contraria alle nozze, con il meschino usurario, che il giorno della proposta di matrimonio regala a Marie uno gioco: una bambola di uno Schiaccianoci. Quello Marie non si aspetta è l’avventura che sta per vivere quando i suoi giocattoli prendono magicamente vita e lei viene rimpicciolita fino ad assumere le stesse dimensioni delle sue bambole. In questo mondo pieno di colori e magia, Marie scopre che, in verità, lo Schiaccianoci non è altro che il principe George, che a causa di un incantesimo è stato intrappolato sottoforma di bambola. Insieme a lui, Marie viaggia fino alla Terra dei Fiori per compiere un’ardua missione: sconfiggere il popolo dei topi, decisi a conquistare il mondo.
TANGO CON PUTIN documentario, diretto da Vera Krichevskaya, con Natasha Sindeeva. Durata 103 minuti
Mostra le contraddizioni e la censura del governo russo. Il racconto in presa diretta è di Vera Krichevskaya, regista e testimone delle scelte controcorrente, ambiziose, coraggiose della sua editrice. È il 2008 quando Natasha, una donna ricca di 35 anni, in cerca di fama e visibilità, decide, piena di ottimismo, di lanciare una nuova televisione indipendente: Dozhd TV. Accanto a lei c’è una squadra di giornalisti giovani ed entusiasti, tra cui Vera Krichevskaya, regista del documentario. Insieme, si troveranno presto a combattere una guerra tra verità e propaganda e Natasha perderà i suoi soldi. Suo malgrado, la sua “creatura” diventerà l’unica voce libera nella Russia di Putin. Quando la televisione compie dieci anni, è costretta a chiudere. Poi, sappiamo, riaprirà e chiuderà ancora, in una storia che non sembra finire.
I CAMPIONI D’INCASSI NEL WEEKEND:
1 – LA STRANEZZA
Settimane: 1
Incasso weekend: 1.106.288 euro
Schermi: 492
Incasso totale: 1.106.288 euro
2- BLACK ADAM
Settimane: 2
Incasso weekend: 949.397 euro
Schermi: 447
Incasso totale: 3.348.943 euro
3 – AMSTERDAM
Settimane: 1
Incasso weekend: 345.576 euro
Schermi: 42
Incasso totale: 345.576 euro
4 – HALLOWEEN ENDS
Settimane: 3
Incasso weekend: 302.277 euro
Schermi: 257
Incasso totale: 1.689.701 euro
5 – IL COLIBRÌ
Settimane: 3
Incasso weekend: 298.126 euro
Schermi: 422
Incasso totale: 2.357.640 euro
6 – COLDPLAY: MUSIC OF THE SPHERES
LIVE BROADCAST FROM BUENOS AIRES
Settimane: 1
Incasso weekend: 237.447 euro
Schermi: 157
Incasso totale: 237.447 euro
7 – IL TALENTO DI MR. CROCODILE
Settimane: 1
Incasso weekend: 219.925 euro
Schermi: 375
Incasso totale: 219.925 euro
8 – SMILE
Settimane: 5
Incasso weekend: 157.579 euro
Schermi: 102
Incasso totale: 1.578.243 euro
9 – IO SONO L’ABISSO
Settimane: 1
Incasso weekend: 142.551 euro
Schermi: 300
Incasso totale: 142.551 euro
10 – TRIANGLE OF SADNESS
Settimane: 1
Incasso weekend: 135.863 euro
Schermi: 77
Incasso totale: 135.863 euro
11 – TICKET TO PARADISE
Settimane: 4
Incasso weekend: 135.061 euro
Schermi: 180
Incasso totale: 2.266.061 euro
12 – DAMPYR
Settimane: 1
Incasso weekend: 101.730 euro
Schermi: 257
Incasso totale: 101.730 euro
13 – FALL
Settimane: 1
Incasso weekend: 92.270 euro
Schermi: 146
Incasso totale: 92.270 euro
14 – ASTOLFO
Settimane: 2
Incasso weekend: 59.285 euro
Schermi: 90
Incasso totale: 225.123 euro
15 – DANTE
Settimane: 5
Incasso weekend: 57.802 euro
Schermi: 71
Incasso totale: 1.542.871 euro
16 – IL RAGAZZO E LA TIGRE
Settimane: 3
Incasso weekend: 39.986 euro
Schermi: 155
Incasso totale: 527.814 euro
17 – A SPASSO COL PANDA
Settimane: 2
Incasso weekend: 33.332 euro
Schermi: 329
Incasso totale: 193.120 euro
18– SICCITÀ
Settimane: 5
Incasso weekend: 30.191 euro
Schermi: 41
Incasso totale: 1.629.655 euro
19 -MINIONS 2 – COME GRU DIVENTA CATTIVISSIMO
Settimane: 11
Incasso weekend: 23.105 euro
Schermi: 70
Incasso totale: 14.690.761 euro
20 – BRADO
Settimane: 2
Incasso weekend: 17.016 euro
Schermi: 30
Incasso totale: 163.842 euro