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Venezia, un documentario vince il Leone d’oro

La cerimonia di chiusura con la consegna dei premi assegnati dalla giuria capitanata da Julianne Moore. Leone d’argento a un’altra regista donna. Miglior regia al palermitano Luca Guadagnino per “Bones and all”. Cate Blanchett miglior attrice. Due premi al film “Gli spiriti dell’isola”: miglior sceneggiatura e migliore intepretazione maschile per Colin Farrell. Bloccata dalle forze dell’ordine manifestazione ambientalista che voleva raggiungere il red carpet. Per sostenere le nuove uscite e riportare la gente nelle sale è in arrivo l’iniziativa del ministero che prevede dal 18 al 22 settembre un biglietto a 3.50 euro

Venezia 79 è donna. Due registe conquistano i Leoni più ambiti. A sorpresa, rovesciando tutti i pronostici, quello d’oro va a All the Beauty and the Blooshed, il documentario dell’americana Laura Poitras sull’attivista e fotografa Nad Goldin (è la seconda volta in novant’anni che vince un documentario, dopo Gianfranco Rosi premiato nel 2013 da Bernardo Bertolucci). Il film, unico documentario del concorso, racconta della fotografa statunitense Nan Goldin e documenta la sua lotta contro la famiglia Sackler, proprietaria della società farmaceutica Purdue Pharma, ritenuta responsabile dell’epidemia di oppioidi negli Stati Uniti. Quello d’argento al film Saint Omer della regista francese di origine senegalese Alice Diop, che racconta un processo che nel 2016 fece scandalo in Francia, quello a una madre che uccise la figlioletta di 15 mesi. L’Italia si accontenta di un ex equo al secondo posto con il Leone d’Argento per la Miglior Regia a Bones and all di Luca Guadagnino. Grande emozione per il regista palermitano Luca Guadagnino, richiamato ieri in fretta e furia per presenziare alla cerimonia di consegna appena in Laguna si è avvertito profumo di premi.

Un fotogramma di ll the Beauty and the Blooshed, il documentario dell’americana Laura Poitras

Il Premio Speciale della Giuria va a No Bear di Jafar Panahi. «Tutti noi ci battiamo per il potere del cinema», dicono coloro che ritirano il premio al posto di Panahi. Standing ovation e lungo applauso per il regista iraniano, che non è potuto esserci perché in carcere nel suo Paese.

Colin Farrell, a sinistra, in una sequenza del film “Gli spiriti dell’isola”

La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile è stata consegnata a Cate Blanchett per la sua interoretazione nel film Tár. Si tratta della pellicola in cui la diva interpreta Lydia Tár, rinomata direttrice d’orchestra e compositrice nel mondo internazionale della musica classica. Il film è diretto da Todd Field. La Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile è stata assegnata a Colin Farrell per il film Gli Spiriti dell’Isola (in sala il 2 febbraio). Collegato da remoto (dalla cucina della sua produttrice) l’attore irlandese a Los Angeles ha detto: «Un premio inaspettato e un momento speciale. Abbiamo girato il film come un ritrovo tra amici e familiari e il nostro desiderio di essere amati e di amare sono valori che volevamo condividere con voi». Ha ritirato il premio il regista del film Martin McDonagh. Al film Gli Spiriti dell’Isola è andato anche il premio per la migliore sceneggiatura.

Il “Marcello Mastroianni”, dedicato a un giovane talento, è andato a Taylor Russell, la ventottenne canadese che ha debuttato dieci anni fa ma che ha raggiunto popolarità negli ultimi tempi grazie alla serie Netflix Lost in space. Luca Guadagnino l’ha voluta accanto a Timothée Chalamet nel film Bones and All.

Mentre venivano assegnati i premi di Venezia 79, all’esterno si sono verificati alcuni incidenti fra manifestanti e polizia. Le forze dell’ordine hanno dovuto utilzzare gli idranti per respingere un corteo di ambientalisti che sotto la sigla “Climate March” hanno cercato di raggiungere il red carpet.

La giuria internazionale

Ad assegnare questi premi è stata la giuria di Venezia 79, che quest’anno ha avuto il compito di scegliere tra ben 23 titoli. Presidente Julianne Moore, giurati: Mariano Cohn (Argentina) regista, sceneggiatore e produttore. Leonardo Di Costanzo (Italia) regista e sceneggiatore. Audrey Diwan (Francia), regista di La scelta di Anne, vincitore del Leone d’Oro 2021. Leila Hatami (Iran) attrice. Kazuo Ishiguro (Giappone-Gran Bretagna) scrittore e sceneggiatore. Rodrigo Sorogoyen (Spagna) regista, sceneggiatore e produttore.

Vera Gemma, figlia dell’attore Giuliano Gemma, nel film autobiografico “Vera”
Premi Orizzonte

La giuria della sezione Orizzonti, guidata dalla regista Isabel Coixet, ha premiato come migliore attrice  Vera Gemma, figlia di Giuliano, per il film Vera di Tizza Covi Rainer Frimmel. Il film, che racconta la storia di una donna che vive all’ombra di un padre famoso ma quando in un incidente automobilistico ferisce un bimbo di 8 anni inizia con lui e il padre un’intensa relazione, ha vinto anche il riconoscimento per la miglior regia.

Silvio Orlando nel film “Siccità” di Paolo Virzì che ha ricevuto alcuni premi minori non ufficiali
Altri premi

Siccità di Paolo Virzì (fuori concorso a Venezia 79) e al cast corale dei suoi protagonisti è andato il Premio Francesco Pasinetti 2022 assegnato a Venezia, come tradizione, dal sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani (Sngci). Al film di Virzì con Valerio Mastandrea, Silvio Orlando e Monica Bellucci, è andato anche il Soundtrack Stars Award per la migliore colonna sonora tra i film della selezione ufficiale della Mostra. Il Premio Fondazione Mimmo Rotella, nato nel 2001 per volontà dell’artista calabrese Mimmo Rotella (Catanzaro 1918 – Milano 2006) è stato assegnato al regista, sceneggiatore e produttore statunitense Oliver Stone, per il suo documentario Nuclear, presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema.

Il Leone del futuro, dedicato all’opera prima, è stato assegnato dalla giuria capitanata dal regista Michelangelo Frammartino e consegnato da Mario Martone per conto della famiglia De Laurentiis a Saint Omer di Alice Diop. Il film della regista francese di origine senegalese, già vincitrice del Premio César come miglior cortometraggio per Vers la tendresse, dopo aver lavorato nel documentario esordisce con un lungometraggio di finzione che mette in scena una storia vera che ha sconvolto la Francia nel 2016. Il premio di Venezia Classic per il miglior documentario sul cinema è andato a Fragments of Paradise di KD Davison dedicato al regista lituano Jonas Mekas. «Il Leone lo dedico a lui», ha detto la regista dal palco sollevando il suo Leone.

Il Leoncino d’Oro al film The Whale di Darren Aronofsky con Brendan Fraser nei panni di un professore d’inglese che lotta con obesità, il dolore per la perdita dell’uomo che amava e il tentativo di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente. La Giuria Ufficiale delle Giornate degli Autori composta dai giovani europei del progetto 27 Times Cinema capitanata dalla regia Céline Sciamma ha assegnato, nell’ambito della Selezione Ufficiale, il GdA Director’s Award a Lobo e Cão della regista portoghese Cláudia Varejão. Il premio del pubblico è andato a Blue Jean di Georgia Oakley. Margini, il film di Niccolò Falsetti, appena uscito nelle sale distribuito da Fandango, ha vinto il Premio del Pubblico della Settimana Internazionale della Critica. Nel film un cameo di Zerocalcare che ha anche firmato il poster. Gli altri film premiati sono Eismayer di David Wagner e Anhell69 di Theo Montoya, menzione speciale.

Sempre più vuote le sale cinematografiche in Italia
Ombre sul futuro del cinema

Bisognerà vedere adesso se la «normalità ritrovata», come è stato più volte ripetuto in questa Mostra del Cinema, si trasferirà nelle sale cinematografiche. Se, infatti, la febbre da riapertura post pandemia ha fatto registrare il tutto esaurito nei ristoranti, nei bar e sotto ai palchi dei concerti di tutto il mondo, lo stesso non si può dire dei cinema, che in Italia soprattutto stanno vivendo una crisi senza precedenti. Nonostante nuove uscite e film attesissimi si accumulino mese dopo mese al botteghino, le sale cinematografiche continuano a restare vuote, o quasi.

Non a caso, a sostenere i nuovi film in uscita dopo Venezia, è in arrivo l’iniziativa del ministero “Cinema in festa” che prevede dal 18 al 22 settembre un biglietto unico a soli 3.50 euro. “Cinema in Festa” avrà una durata di cinque anni e ogni anno ci saranno due appuntamenti: uno a settembre e uno a giugno.

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