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Un video tedesco vince al Monk Film Festival

“Flux Surreal” di Ebba Jahn ha ottenuto il premio del pubblico. Non assegnato, invece, quello della commissione artistica. «Sono pervenuti ben 2.327 filmati, ma pochissimi hanno rispettato il tema del concorso e i quattro selezionati non ci hanno soddisfatto», spiega Nello Toscano, ideatore dell’iniziativa 
La filmaker tedesca Abba Jahn

Flux Surreal di Ebba Jahn su musica di Nello Toscano ha vinto la prima edizione del Monk Film Festival, una iniziativa inedita che vuole stimolare la creatività di chi ama accostare immagini video ad input musicali già esistenti e non viceversa come nella migliore tradizione delle colonne sonore. Il video della regista tedesca ha prevalso sugli altri tre finalisti, tutti siciliani, con 27 voti, uno in più rispetto a Gwen del messinese Francesco Iannuzzi su musica dell’Amato Jazz Trio. Al terzo posto con 17 voti Woman Too, filmato realizzato da Sabrina Magrì prendendo spunto dal brano di Daniela Spalletta, fuori dal podio, al quarto posto con 14 voti, Up di Ivan Junior Nicolosi che aveva per tema un’altra composizione di Daniela Spalletta.

Nello Toscano

Quattro sono stati i selezionati su una valanga di ben 2.327 video inviati. Una grande quantità alla quale, purtroppo, non è corrisposta una identica qualità. «La maggior parte dei filmati sono usciti fuori tema oppure erano immagini già girate applicate ai brani o documentari e video già pronti che spediscono a tutti i concorsi», si lamenta Nello Toscano che ha lanciato l’idea del premio, raccolta dagli altri soci del Monk Jazz Club. «Anche dei quattro selezionati, la commissione formata da me e dal regista messinese Nello Calabrò, non è rimasta soddisfatta, tanto che il premio di mille euro destinato al vincitore non è stato assegnato». È rimasto quello deciso dalla giuria popolare, composta dal pubblico che ha partecipato alla serata di sabato scorso Tenuta San Michele di Santa Venerina che ospita la rassegna “Jazz in vigna”. Targa che andrà oltr’Alpe al fumettone tecnologico e un po’ distopico di Ebba Jahn basato su un brano che vede al violoncello Nello Toscano, più famoso come contrabbassista. 

Il pubblico assiste alla proiezione di alcuni video durante il Monk Film Festival

Il fine del concorso era quello di creare immagini da abbinare a uno dei dieci brani indicati dalla commissione. «Ho fatto tanta musica per registi e scenografi adattandola alle loro esigenze. Adesso la musica diventa protagonista e non sottofondo. Ormai la musica è il sottofondo di tutto, non è mai in primo piano. Noi vogliamo sovvertire questo rapporto», aveva spiegato l’ideatore Nello Toscano. «La fruizione della musica è cambiata e questo vale anche per il jazz, su YouTube i brani accompagnati dalle immagini sono più ascoltati degli altri. L’unione delle due emozioni, quella visiva e quella uditiva, è il nuovo linguaggio della musica».

Un tema non rispettato da molti. Fra questi i tre corti realizzati con brani di altri compositori non rientranti fra quelli indicati nel bando di concorso, tuttavia proiettati nella serata finale: ovvero, Passo doppio di Giovanni Tomarchio e R. Zito su musica di Giuseppe Finocchiaro, Giardino d’inverno di Monica Felloni e Piero Ristagno su musica di Giovanni Sollima e Enrico Melozzi e La stanza del mare di Carlo Prozzo su musica di Daniele Di Bonaventura.

Il regista Nello Calabrò

Utile per offrire suggerimenti ai concorrenti alle prossime edizioni, la partecipazione di Nello Calabrò. Il regista messinese ha estratto dagli archivi della storia del cinema quattro rarissimi e divertenti filmati basati su musiche tratte dal grande repertorio del jazz: Betty Boop’s May Party” di Dave Fleischer del 1933, Begone Dull Care di Norman McLaren e Evelyn Lambart del 1949, Daybreak Express di Donn Alan Pennebaker del 1953, e The Errand Boy (Il mattatore di Hollywood) di e con uno straordinario Jerry Lewis del 1961. 

La sera prima, invece, i due Nello – Toscano e Calabrò – avevano dato un saggio su come realizzare un cortometraggio mettendo in primo piano le musiche, proiettando Andare, visualizzazione di cinque brani dell’album Inside di Nello Toscano, un mediometraggio di 33 minuti che era stato presentato in anteprima lo scorso maggio a Scenario Pubblico a Catania. Venerdì sera, a “Jazz in vigna”, ha però avuto l’accompagnamento di tutti i protagonisti del disco, ovvero Alessandro Presti alla tromba, Seby Burgio al piano, Peppe Tringali alla batteria, oltre ovviamente all’autore Nello Toscano al contrabbasso e all’elettronica.

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