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Topolino “liberato” diventa horror

Dal primo gennaio 2024 non ci sono più vincoli sull’uso delle prime versioni di Mickey Mouse e di Minnie
«Ma solo sul primo cartone, quello con naso a punta da ratto, occhi senza pupille, lunga coda, non sulle versioni moderne», precisa la Disney
Già usciti il trailer di un film dell’orrore che utilizza l’immagine di Steamboat Willy e un videogioco intitolato “Infestation 88”

Le prime versioni di Topolino e Minnie sono da quest’anno libere dal copyright: in una scadenza altamente simbolica, i popolari personaggi apparsi nel cartone del 1928 Steamboat Willie hanno perso allo scoccare della mezzanotte dell’ultimo giorno del 2023 la protezione delle leggi sul diritto d’autore con la conseguenza che potranno essere adattati a piacimento. La stessa sorte toccherà a opere uscite in quello stesso anno come i romanzi Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque, L’amante di Lady Chatterley di D.H. Lawrence, Orlando di Virginia Woolf così come il classico del muto The Cameraman con Buster Keaton e L’Opera da Tre Soldi di Bertold Brecht. 

È un terremoto annuale con profonde conseguenze, perché permette non solo di leggere o visionare e ascoltare gratis su piattaforme web come quelle di Google le opere svincolate, ma anche di dar vita a nuove versioni senza dover pagare royalties e senza che i nuovi autori diventino bersaglio di cause legali. È  andata cosè quando nel 2022 sono scaduti i diritti sull’orsetto Pooh, una delle più redditizie franchise della Disney, dopo che il popolare personaggio è stato svincolato. Un cineasta esordiente lo ha trasformato nel protagonista di un film dell’orrore, Winnie-the-Pooh: Blood and Honey, uscito l’anno scorso in streaming. 

Non c’è voluto molto e la stessa sorte è toccata a Topolino: poche ore dopo la “liberazione” del primo Topolino dalle maglie del copyright, è arrivato l’annuncio dei primi film dell’orrore realizzati utilizzando l’immagine di Steamboat Willy finora protetta dal diritto d’autore. Un brevissimo trailer e il riassunto della trama hanno accompagnato il segnale che il topo del cartone (naso a punta da ratto, occhi senza pupille, lunga coda), diretto nel 1928 dallo stesso Walt Disney, è ormai alla mercé di quanti vogliano adattarlo a piacimento senza chiedere il permesso, pagare royalties e comunque rischiare azioni legali.

Per Topolino c’è per ora uno slasher, ancora senza nome, diretto da Steven Lamorte, la cui produzione partirà in primavera: il minaccioso topo è un sadico che tormenta i passeggeri di un ferry, scrive Variety. Ha già un titolo invece Mickey’s Mouse trap, il cui trailer è da qualche ora in rete con l’obiettivo di ottenere un distributore a marzo. «È il ventunesimo compleanno di Alex, ma la ragazza è costretta a fare un turno di notte nella sala-giochi dove lavora. Gli amici hanno organizzato una improvvisata per festeggiarla, ma un killer in maschera vestito da Mickey Mouse decide di fare con loro un gioco di sua invenzione da cui lei deve sopravvivere», si legge nella sinossi. 

E se i film non dovessero bastare, a ruota è uscito anche il trailer per un videogioco – anche questo in stile slasher – ispirato al primo Mickey e intitolato Infestation 88. La Disney ha intanto messo le mani avanti: «Versioni più moderne di Topolino non rientrano nella scadenza del copyright e Mickey continuerà ad avere un ruolo guida per l’azienda quanto a film, attrazioni e merchandise». Insomma, tutte le altre versioni di Mickey Mouse, tra cui quella con i pantaloncini rossi e i guanti bianchi con cui è più familiare il pubblico di oggi ancora restano sotto il controllo della Disney.

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