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Riecco LOL, chi ride è fuori

Dopo il successo delle prime due stagioni, il comedy show torna su Prime Video da giovedì 9 marzo. I comici in gara sono: Herbert Ballerina, Fabio Balsamo dei The Jackal, Luca Bizzarri, Cristiano Caccamo, Paolo Cevoli, Marta Filippi, Nino Frassica, Paolo Kessisoglu, Brenda Lodigiani e Marina Massironi

Dopo lo straordinario successo delle prime due stagioni, LOL: chi ride è fuori tel 9 marzo torna su Prime Video per una nuova stagione con l’esilarante sfida a colpi di battute fra dieci professionisti della risata impegnati nel tentativo di strappare un sorriso agli altri partecipanti senza mai cedere alla comicità degli avversari, in una battaglia di sketch senza esclusione di colpi che mostra diversi stili comici: dalla stand-up, all’improvvisazione, fino alla commedia fisica ea tanto altro.

Luca e Paolo in versione gemelle di Shining, il cinghialetto di Fabio Balsamo, Brenda Lodigiani che dà vita a Victoria dei Maneskin, Maccio Capatonda che si trasforma nel supereroe Riposaman, con cuscino incorporato: sono alcuni fra i momenti creati da concorrenti e host/guastatori nella terza stagione del Comedy show. 

Dopo una prima edizione vinta da Ciro Priello e la seconda da Capatonda, stavolta a competere sono Herbert Ballerina, Fabio Balsamo dei The Jackal, Luca Bizzarri, Cristiano Caccamo, Paolo Cevoli, Marta Filippi, Nino Frassica, Paolo Kessisoglu, Brenda Lodigiani e Marina Massironi. Obiettivo dei  concorrenti è rimanere seri per sei ore consecutive, cercando contemporaneamente di far ridere i loro avversari per aggiudicarsi un premio finale di 100mila euro a favore di un ente benefico scelto dal vincitore. Co-host insieme a Fedez è Frank Matano, che nel programma si trasforma, anche grazie a tre ore di trucco, in un “clone” del rapper. 

«È più bello partecipare», spiega il comico, intercalando il “bella rega” di Fedez. «Però ora è diventato un mestiere anche reagire a persone che lavorano… è  una bella cosa». 

«All’inizio sembrava un manicomio senza infermieri», spiega l’interprete di Don Matteo. «Veniva da chiedersi se i comici siano pazzi. Poi piano piano tutti si sono calmati, e si è cominciato a far ridere e non ridere». 

Nel ruolo di “guastatore” torna Maccio Capatonda, anche creando un supereroe “sequel” del Posaman di Lillo: è Riposaman, con un pigiama a strisce e cuffia come costume, cuscino fisso e una coperta come mantello. «Ha il potere di avere la supervoglia di non fare un cazzo», dice l’attore. «La sua capacità è sfruttare la legge dell’impermanenza, quando lo chiamano lui va a riposare e dorme abbastanza per risolvere le cose. La sua kryptonite è la cocaina». 

In un programma in cui domina l’improvvisazione, «prima di cominciare le sei ore di Lol ne passi due con gli avvocati a sapere quello che non devi dire», racconta Luca Bizzarri. «In realtà  non abbiamo modificato molto, dentro può succedere di tutto. Anche perché avrei ammazzato pur di far ridere, e per questo mi sono ridotto anche ad uscire in mutande… e all’estero ho visto che fanno anche di molto peggio. Sapevo di dovermele giocare tutte». 

È nata una sfida donne contro uomini?

«Per parlare bisognava avere il pene, io ho riscontrato questo problema», scherza Brenda Lodigiani iniziando una gag con Luca. «Ho sentito il patriarcato. Proprio il duo Bizzarri -Kessisoglu ha rappresentato un incubo per me. Avevamo fatto insieme Quelli che il calcio, non me li aspettavo pure lì».

Quale tecnica avete utilizzato per evitare di ridere?

«Io ho fatto tanta ginnastica facciale e poi mi uscivano delle urla», dice Marta Filippi.

«Io ha mangiato cinquanta tramezzini e bevuto ettolitri di acqua», invece Cevoli. 

«Io ho pensato alla parcella dell’analista», ride Marina Massironi.

«Facevo operazioni di matematica, essendo molto scarso nella materia. È una tecnica che uso anche in un’altra situazione» fa sornione  Herbert Ballerina. 

«Guardavo in alto per evitare di incrociare i volti», spiega Frassica.

«E io stavo almeno dieci metri lontano da Frassica, perché è una carogna, dice le cose sottovoce, per cui magari mentre gli passi accanto ti fa la battuta che ti mette in crisi», accusa Luca Bizzarri.

Lol è  «un esperimento sociale con i comici», chiosa Matano. «Provi un senso di inadeguatezza di fronte a artisti che stimi tantissimo. Alle volte non parli, altre prendi coraggio. È una prova fisica di sei ore».

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