Il dj e tastemaker Gilles Peterson e lo chef Ed Wilson sono le star del connubio tra food e club culture: nuove sonorità dal Nord Europa e fusioni di cucine siciliane e arabe dal 9 all’11 settembre. Palazzo Biscari e Castello Ursino a Catania e Radicepura a Giarre i luoghi
Sono due le star del Ricci Weekender, connubio fra cucina contemporanea e club culture che vuole far rientrare Catania e dintorni fra le tappe obbligate dei viaggiatori del buongusto e delle good vibrations.
Una è Gilles Peterson, dj e label manager, ispiratore del movimento acid-jazz. Attraverso la sua etichetta Talkin’ Loud, ha rilanciato l’elettronica come suono globale, mixando soul, hip hop e jazz ai suoni del mondo, e adesso ha assunto un ruolo fondamentale nell’esplosione della nuova scena jazz britannica.
«Negli ultimi cinque anni, il Regno Unito, e in particolare Londra, ha vissuto una sorta di rinascita musicale», scrive Peterson sul magazine online Big Issue. «I giovani musicisti britannici che sono cresciuti con la musica da club, dal drum’n’bass e reggae al grime e hip-hop, hanno iniziato a formare band basate sul jazz ma con elementi di tutti gli altri generi assimilati». Alcuni di questi protagonisti scandiranno la colonna sonora delle tre notti del Ricci Weekender dal 9 all’11 settembre. È il caso della straordinaria Muva of Earth, artista impegnata sul fronte ecologico che mescola Beyoncé con Sun Ra. Oppure, Mr Scruff, nome d’arte di Andy Carthy, un vero maestro della consolle: artista tra i più eclettici e completi del panorama musicale che da più di vent’anni si destreggia tra soul, funk, hip hop, jazz e reggae accompagnandoli con i “visual lo-fi” da lui stesso disegnati. Senza dimenticare lo stile eclettico e ipnotico tra neo-soul, afro riddim, broken beat e house di Laani, fino all’appuntamento di sabato 10 settembre ai Mercati Generali con il fascino ammaliante di Rebecca Vasmant, musicista, produttrice e dj di Glasgow a metà tra Matthew Halsall, Greg Foat Group, e Floating Points; il vibrante soul jazz della Secret Night Gang da Manchester e Antal, producer, tra le figure più influenti della club culture europea.
Con l’altra star del Ricci Weekender abbandoniamo consolle e piste da ballo per muoverci fra pentole e fornelli. È Ed Wilson, che in questi giorni potete incontrare anche fra i banchi della Pescheria di Catania. Ex lavapiatti nato a Leeds, laureato in design industriale e trent’anni di passione per la cucina, è uno chef che punta alla perfezione del gusto. «Tutto è cominciato nel 2018», racconta, parlando della sua esperienza al Ricci Weekender. «Con Gilles siamo molto amici, ci siamo conosciuti quando è venuto a mangiare al mio ristorante, tempo fa. Parlando tra noi, ci siamo detti: “Sarebbe bello organizzare un festival dove possiamo mettere insieme il cibo e la musica”. Ma roba cool».
Insomma, niente birra in bicchieri di plastica o panini con la salsiccia. Parola d’ordine: eccellenza. Nella musica come nel cibo. «I Mercati Generali sono come una casa per Gilles, è un posto stupendo dove si può suonare, si può stare, c’è un profumo incredibile», continua Wilson. «Inoltre, amo Catania come città, le sue strade… Sono stato anche sull’Etna, per i vigneti. Incredibile».
Quest’anno Ed Wilson incrocerà le sue forchette con quelle di Mitshel Ibrahim, cuoco dalla educazione italiana e con tradizioni egiziane, ora capo chef di Ombra, un ristorante italiano lungo il canale ad Hackney. Prendendo ispirazione dai bacaro veneziani (sorta di osterie), Ombra è un luogo rilassante dove si gusta un bicchiere di vino con un piatto di cibo semplice ma delizioso. Ha anche acquistato un mulino per produrre grano biologico per le sue paste.
In questa cucina fusion tre eccellenze del territorio: il vulcanico “etneo doc” Seby Sorbello del “Sabir” di Zafferana, Salvatore Giardina di “Vitis vineria” di Castiglione di Sicilia e Massimiliano Vasta di “Vico Astemio”, raffinata cucinoteca di Riposto, ciascuno dei quali uno speciale menù da accompagnare alla selezione di vini.
Faranno da scenari a questi incontri “enograstromusicali” le sale del Palazzo Biscari nella prima serata, il cortile del Castello Ursino nella seconda e il giardino botanico di Radicepura a Giarre nella terza. Le Cantine Benanti ospiteranno il brunch domenicale, mentre al Lido Jolly venerdì ed ai Mercati Generali sabato si ballerà sino all’alba.
Spazio anche alla musica italiana, con il collettivo di riscoperta musicale partenopea Napoli Segreta, il nu jazz inglese dell’italianissima polistrumentista Maria Chiara Argirò, le atmosfere del duo Gebbia&Gerbino con il progetto Bhakti tra ambient, sperimentazione e ritmi indiani; il dj set di Alioscia aka Bbdai, al secolo Alioscia Bisceglie, frontman insieme a Giuliano Palma della storica band Casino Royale; il mix di sensazioni tropicali e affascinanti legate alla world music del dj e producer Marco Buscema, per l’apertura del festival il 9 settembre a Palazzo Biscari; Rbsn, al secolo Alessandro Rebesani, compositore, produttore e musicista italo-americano che fonde jazz, cantautorato, folk ed elettronica, il 10 settembre nel cortile del Castello Ursino.