– Trionfa “Vermiglio” di Maura Delpero con sette statuette fra cui quella per la miglior regia: prima donna nella storia del premio. Margherita Vicario miglior regista esordiente per “Gloria!”
– Miglior attore protagonista Elio Germano: «I palestinesi meritano dignità». Il pensiero a Gaza anche dalla giornalista Francesca Mannocchi premiata per il documentario “Lirica Ucraina”
– Premi anche a Francesco Di Leva, alla “siciliana” Tecla Insolia ed a Valeria Bruni Tedeschi. Riconoscimenti per Giuseppe Tornatore e Timothée Chalamet. Il flop di “Parthenope”
David di Donatello nel segno delle donne. Vermiglio, il film di Maura Delpero già Leone d’argento a Venezia, ha portato a casa sette statuette tra cui il miglior film, la migliore regia – prima donna nella storia del premio – con la sua favola montana ambientata negli ultimi anni della Seconda guerra mondiale, un film antimilitarista come ha voluto ricordare la regista.
È un’altra donna, Margherita Vicario, a essere premiata come regista esordiente per Gloria!. E vince anche per la migliore canzone – Aria – che Margherita Vicario firma assieme a Davide Pavanello, Edwyn Clark Roberts, Andrea Bonomo e Gianluigi Fazio e la colonna sonora.
E sono quasi tutte donne – Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli – eccezione per Stefano Sardo, ad ottenere la statuetta per la Sceneggiatura non originale per il film L’arte della gioia, che ha conquistato altri due premi: per la migliore attrice protagonista, Tecla Insolia, varesina con genitori siciliani (il padre di Floridia e la madre di Solarino) cresciuta a Piombino, e per l’attrice non protagonista, Valeria Bruni Tedeschi. Il “grande sconfitto” è Paolo Sorrentino: zero titoli per il suo Parthenope che godeva di 15 nomination.

Il tema delle guerre è entrato nel corso della cerimonia. Prima in occasione della consegna del David al miglior attore protagonista a Elio Germano per Berlinguer – La grande ambizione. L’attore dal palco ha detto: «Ne facciamo tante di battaglie con Artisti 767. Non so come avete scritto questo film, quando sono andato a studiare ho capito che volevamo raccontare gli uomini e le donne che hanno lottato con i loro corpi per questa democrazia che noi abbiamo e che viene dalle battaglie del movimento operaio, femminista e studentesco. Dedico il premio a chi lotta per la parità di dignità che c’è nella Costituzione: una persona povera deve avere la stessa dignità di un ricco e accedere a istruzione e sanità, un nero di un bianco, un italiano di uno straniero e lasciatemelo dire: un palestinese la stessa dignità di un israeliano».
Poi, con Francesca Mannocchi, premiata per Lirica Ucraina, film documentario. La giornalista ha ringraziato i suoi produttori ma anche suo figlio Pietro «che ha sopportato le mie lunghe assenze e soprattutto le persone che mi hanno consegnato il proprio dolore perché dobbiamo rimanere vivi di fronte al dolore degli altri». La giornalista ha ricordato anche «i 20mila bambini della striscia di Gaza e a chi continua a morire mentre noi festeggiamo questo premio».
Un anniversario importante per il massimo premio del cinema italiano: la settantesima edizione dei David di Donatello con una cerimonia in diretta dal teatro 5 di Cinecittà condotta da una emozionata Elena Sofia Ricci e da Mika, che ha dato ritmo alla cerimonia di consegna. In mattinata tutti i candidati erano stati ospiti del presidente Mattarella al Quirinale e ieri sera grande festa con anche un po’ di Hollywood con Timothée Chalamet, David speciale, accompagnato dalla fidanzata Kylie Jenner, e il regista premio Oscar per Anora Sean Baker a ritirare il David per il film internazionale.
Ecco tutti Premiati ai David di Donatello 2025:

Migliore Attore non protagonista: Francesco di Leva (Familia)
David dello spettatore: Ferzan Ozpetek (Diamanti)
Migliore Sceneggiatura originale: Maura Delpero (Vermiglio)
Migliore Scenografia: Tonino Zera, Maria Grazia Schirripa, Carlotta Desmann (Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta)
Migliore Attrice non protagonista: Valeria Bruni Tedeschi (L’arte della gioia)
Premio Cinencittà David 70: Giuseppe Tornatore
Speciale: Timothée Chalamet
Migliore Sceneggiatura non originale: Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli, Stefano Sardo (L’arte della gioia)
Speciale: Pupi Avati
Migliori Costumi: Massimo Cantini Parrini (Le déluge- Gli ultimi giorni di Maria Antonietta)
Migliori acconciature: Aldo Signoretti e Domingo Santoro (Deluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta)
Miglior trucco: Alessandra Vita e Valentina Visentin (Le Deluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta)
Miglior Esordio alla Regia: Margherita Vicario (Gloria!)
David giovani: Gabriele Salvatores (Napoli – New York)
Miglior attrice protagonista: Tecla Insolia (L’arte della gioia)
Miglior attore protagonista: Elio Germano (Berlinguer – La grande ambizione)
Miglior regia: Maura Delpero (Vermiglio)
Miglior autore della fotografia: Mikhail Krichman (Vermiglio)
Miglior montaggio: Jacopo Quadri (Berlinguer – La grande ambizione)
Miglior documentario: Francesca Mannocchi (Lirica Ucraina)
Migliore canzone: Aria, di Margherita Vicario, Davide Pavanello, Edwyn Clark Roberts, Andrea Bonomo e Gianluigi Fazio (Gloria!)
Miglior colonna sonora: Gloria!
Miglior montaggio: Jacopo Quadri (Berlinguer – La grande ambizione)
Miglior suono: Dana Farzanehpour, Hervè Guyader e Emmanuel De Boissieu (Vermiglio)
Migliori effetti visivi: Victor Perez (Napoli – New York)
Miglior casting: Stefania Rodà e Maurilio Mangano (Vermiglio)
Migliore produzione: Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seragnoli, Santiago Fondevila Sancet, Maura Delpero per Cinedora, con Rai Cinema, in collaborazione con Charades (coproduzione con la Francia), Versus (coproduzione con il Belgio) (Vermiglio)
Miglior film: Vermiglio