Storia

La sfida rock delle ragazze afghane ai talebani

Si fanno chiamare The Miraculous Love Kids e si sono rifugiate in Pakistan dopo la caduta di Kabul. Formatesi in una scuola creata dal musicista americano Lanny Cordola, sono diventate popolari nel mondo duettando virtualmente con Nick Cave, Brian Wilson, Sammy Hagar, Joe Walsh, Beth Gibbons e molti altri. «Vogliamo aiutare altre ragazze e persone dell’Afghanistan e di altri Paesi poveri»

Per Lanny Cordola trasferirsi in una città dell’Afghanistan devastata dalla guerra non era una causa, era un’emergenza. Il sessantenne musicista, con un passato di uomo selvaggio del rock in tour con Ozzy Osbourne, Cheap Trick and Slash e Gilby Clarke dei Gun N’Roses, nel 2012 aveva letto la storia di due giovani sorelle uccise nell’attacco suicida di un talebano che mirava al quartier generale della Nato a Kabul.  «È stata una grande rivelazione», ricorda. «Come possiamo vivere in un mondo del genere in cui sacrifichiamo i bambini sull’altare della povertà e della guerra?». Sette afghani e le due bambine morirono nell’attentato. Nessun americano rimase coinvolto.

Lanny Cordola

Un paio d’anni dopo Lanny si ritrovò appena oltre il confine con il Pakistan a organizzare un evento musicale di beneficenza, Peace Through Music. L’obiettivo era quello di vedere se qualcuno potesse presentarlo alla famiglia afghana delle bambine che avevano perso le sorelle nella strage. Riuscì nell’intento e si recò a casa dei genitori delle sorelle in una zona molto povera di Kabul. L’incontro fu commovente per tutti. «Le sorelle più giovani di Parwana e Khorshid mi hanno emozionato quando mi hanno chiesto se avessi voluto essere il loro insegnante di chitarra», racconta Lanny Cordola. «Ho risposto che avrei fatto tutto il possibile per loro e per onorare le loro sorelle cadute».

Le bambine avevano bisogno del suo aiuto. Lanny ha quindi messo i suoi averi in un deposito e si è trasferito a Kabul, dove per quindici mesi ha raccolto fondi per aiutare le ragazze e per creare una vera e propria scuola di chitarra dove potessero tranquillamente andare a esercitarsi ogni giorno. Hanno cominciato in una stanza sopra un negozio di alimentari, poi si sono trasferiti in quattro diversi edifici. Sempre locali essenziali, ma le ragazze si riunivano con entusiasmo e avevano un ventilatore per quando faceva molto caldo e la corrente era accesa. Non ascoltavano musica, poiché non c’è accesso a Internet, e Lanny non poteva portare il suo laptop a Kabul per paura di perderlo. 

«I bambini andavano a scuola la mattina, e venivano nel pomeriggio, e avevamo un po’ di cibo per loro, e poi ci sedevamo e passavamo in rassegna la scaletta», racconta Lanny. Che si trattasse di Red Rain di Peter Gabriel, Fragile di Sting, Don’t Panic dei Coldplay, Stairway to Heaven dei Led Zeppelin o Sweet Dreams degli Eurythmics o altri, era un miscuglio. Lanny Cordola strimpellava una chitarra acustica insegnando loro non solo come suonare la musica, ma anche a imparare i testi delle canzoni eseguite. È arrivato ad avere cento bambini, quindi ha chiesto ad alcune delle ragazze più grandi di insegnare alle altre ragazze le basi. Nascono così The Miraculous Love Kids: insieme studiano e suonano una serie di canzoni su una dozzina di chitarre donate. 

L’insegnamento della chitarra di Lanny alle sue allieve ha attirato l’attenzione di alcuni musicisti famosi, tra cui Brian Wilson dei Beach Boys, poi Sammy Hagar, Chad Kroeger, Tom Morello, The Go-Go’s e Nick Cave, che si sono tutti esibiti virtualmente con le ragazze. Questo le ha portate alla fama internazionale, apparendo su Good Morning America e sulla BBC. 

Si vive un sogno. Fino al 15 agosto 2021. I talebani tornano al potere in Afghanistan. Dopo appena un mese, nel settembre 2021, l’Emirato islamico vieta alla popolazione femminile di ricominciare a frequentare le lezioni nelle scuole di secondo grado. Alla fine del 2022, viene proibito alle donne di lavorare nelle organizzazioni non governative locali e straniere. Oltre all’istruzione delle ragazze, i talebani non approvano nemmeno l’arte o la musica, sebbene l’Afghanistan abbia una ricca storia culturale. E la musica è di nuovo illegale. I talebani odiano la musica. Le donne afghane sono sempre più relegate nell’apartheid di genere, per usare le parole del relatore speciale delle Nazioni Unite, Richard Bennet, che ha presentato il suo ultimo rapporto sull’Afghanistan il 19 giugno scorso.

Per le Miraculous Love Kids l’arrivo dei talebani cambia tutto. Le lezioni di chitarra, le registrazioni, i video e la speranza di una vita migliore, tutto è svanito in un lampo. I loro strumenti distrutti, i loro sogni infranti, queste bambine “post 11 settembre” non avevano mai sperimentato il duro governo dei talebani in vita loro. 

Lanny Cordola era riuscito a prendere l’ultimo volo commerciale in partenza da Kabul senza sapere cosa lo attendesse, perché aveva prenotato il biglietto per il Pakistan per rinnovare il visto prima dell’arrivo dei talebani. Gli casca il mondo addosso, ma non si arrende. Si mette subito all’opera per portare i suoi studenti e le loro famiglie fuori dall’Afghanistan. «Sono le mie ragazze», ha detto a un giornalista. «Sono stato come un padre per loro. Non voglio essere al sicuro in questo momento. Voglio tirarle fuori da quel posto». Dopo nove mesi passati a trattare senza sosta con agenzie di soccorso, squadre di operazioni speciali, sedicenti mercenari, tonnellate di burocrazia, Cordola è in grado di fornire un passaggio sicuro per le sue ragazze e le loro famiglie dall’Afghanistan al Pakistan. È stato un viaggio pericoloso da Kabul a Islamabad, ma alla fine hanno raggiunto la salvezza.

Oggi le Miraculous Love Kids possono ricominciare a sognare, sebbene anche il Pakistan sia in preda a disordini sociali, sconvolgimenti politici e instabilità economica. C’è anche una diffusa discriminazione nei confronti dei rifugiati afghani, che vengono regolarmente molestati e fatti sentire non graditi. Nella loro ricerca di libertà, prosperità e felicità, le Miraculous Love Kids non si tireranno indietro. E nemmeno Cordola e i numerosi sostenitori del gruppo. Ai quali, di recente, si sono aggiunti Blake Shelton e Beth Gibbons dei Portishead. Il primo ha registrato con loro la canzone I Won’t Back Down di Tom Petty, coinvolgendo il chitarrista Joe Walsh  e il bassista Timothy B. Schmit degli Eagles, più il batterista  Matt Sorum dei Guns N’roses  e dei Velvet Revolver. 

«Quando stavo lavorando per far uscire le ragazze dall’Afghanistan, I Won’t Back Down è diventato il nostro inno a non mollare mai, non importa quali siano le circostanze o le avversità nella nostra ricerca di libertà, giustizia, uguaglianza e pace», ricorda Cordola. «Non è solo per le ragazze e le donne dell’Afghanistan, ma per tutte le persone oppresse del mondo».

Beth Gibbons è la voce solista della nuova canzone delle ragazze afghane, Atmosphere/Heroes, che mescola i brani dei Joy Division e di David Bowie. «È stato un onore essere ospite della cover ricostruita dalle Miraculous Love Kids e di essere una voce accanto a queste coraggiose e belle ragazze dell’Afghanistan», ha commentato la cantante dei Portishead.

Le ragazze di Miraculous Love Kids non hanno mai sentito parlare di MTV o dei Nirvana, eppure conoscono i Foo Fighters perché hanno suonato due volte con il tastierista Rami Jaffee. E stavano imparando Times Like These prima della caduta di Kabul nelle mani dei talebani. Jellybean, una delle prime ragazze a venire alla Miraculous House, come la chiamano loro, ricorda la scuola come un buon posto dove imparare, per avere un buon futuro e «aiutare altre ragazze e persone dell’Afghanistan e di altri Paesi poveri: questa è la mia grande ambizione», dice determinata.

Un’altra delle altre ragazze, T, spiega che la scuola era molto importante per lei «perché la conoscenza e l’apprendimento ti aiutano ad avere una vita migliore. Ora i talebani l’hanno portata via» e ora rischia «la prigione per il reato di essere una ragazza che vuole imparare e usare la conoscenza per aiutare gli altri».

Alla domanda con chi piacerebbe loro suonare? T vorrebbe cantare Fragile con Sting, mentre Jellybean sceglie Pride (In the Name of Love) con gli U2.

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