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Intelligenza artificiale, nel bene e nel male

Due aspetti contrapposti delle potenzialità del nuovo strumento. Positivo, dalla scoperta di un nuovo antibiotico alla videosorveglianza anti-taccheggio. Negativo, nel riesumare le voci di star defunte

L’Intelligenza Artificiale continua a far parlare di sé. Nel bene e nel male. È un’arma, come qualcuno l’ha definita, con un grande potenziale, che bisogna saper usare. L’intelligenza artificiale è pericolosa. Anzi di più, «potrebbe portare all’estinzione dell’umanità», aveva ammonito Elon Musk. Ora l’avvertimento arriva da chi, quella mente alternativa, ce l’ha fatta conoscere: Sam Altman, ceo di OpenAI, l’azienda che ha dato vita a ChatGpt, la piattaforma testuale che ha innescato nel grande pubblico la febbre da intelligenza artificiale insieme alle AI che creano immagini come Midjourney. Naturalmente, dipende sempre da chi ne fa uso e dai fini ai quali mira.

Nel bene

Una importante conferma delle grandi potenzialità arriva da uno studio del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Cambridge, dell’Università di Harvard e dell’Università McMaster di Hamilton, in Canada, pubblicato sulla rivista Nature Chemical Biology. Oltre all’importanza della scoperta, è sorprendente il procedimento con cui è stato raggiunto il risultato. La ricerca su nuovi antibiotici è andata a rilento negli ultimi decenni, mentre è in netto aumento il fenomeno della resistenza, ovvero la capacità di alcuni batteri di “sfuggire” alle terapie esistenti. La possibilità di utilizzare reti neurali artificiali (ovvero modelli di apprendimento automatico) per selezionare migliaia di molecole permette di arrivare a traguardi che fino a pochi anni fa erano inimmaginabili.

Il nuovo antibiotico

Gli autori del nuovo studio hanno esaminato, grazie all’intelligenza artificiale, circa 7mila molecole valutando la loro efficacia contro l’Acinetobacter baumannii, un batterio Gram-negativo che resiste quasi totalmente (90% circa) ad alcuni dei più potenti antibiotici disponibili (fluorochinoloni, aminoglicosidi, carbapenemi). Ebbene, l’intelligenza artificiale ha individuato in un paio d’ore quelle potenzialmente attive contro il batterio. I ricercatori hanno quindi ristretto i criteri di selezione, giungendo a un elenco di 240 composti chimici, che è stato poi ulteriormente scremato a 9. Fino alla scoperta del candidato migliore, ovvero RS102895 (rinominato “abaucina”), creato originariamente come potenziale antidiabetico. 

Un software anti-taccheggio

Un’altra conferma arriva dalla startup Veesion, che utilizza l’intelligenza artificiale per rilevare i furti in tempo reale. Un metodo che si sta rapidamente espandendo a livello internazionale, in particolare in Italia.

Il software si collega al sistema di videosorveglianza già installato nel negozio. Quando il software rileva un furto, invia una notifica ai dispositivi abilitati (computer, tablet e telefoni cellulari). Una volta ricevuta la stessa, le guardie di sicurezza possono intervenire sulla base di prove evidenti. La tecnologia di Veesion incorpora “l’apprendimento continuo”, il che significa che impara dalle situazioni che incontra e migliora costantemente le sue prestazioni in base ai dati che che riceve ed elabora. La soluzione è anche in grado di rilevare gesti simultanei su diverse telecamere, consentendo, così, di ottimizzare le spese per la sicurezza. La soluzione non identifica volto, altezza, età o colore. Vengono identificati solo i gesti sospetti. Questo permette alla startup di essere pienamente conforme alla legge sulla privacy.

Veesion rileva una media di 100mila sospetti al mese in più di 2mila negozi, di cui circa 150 in Italia e riduce le perdite di fatturato dal 30 al 70%. Il suo utilizzo riduce le differenze inventariali fino al 60% in vari mercati: farmacie, cosmetici, supermercati…

Nel male

Poi c’è il rovescio della medaglia. Uno degli aspetti terribili dell’intelligenza artificiale che sta spopolando soprattutto sui social è “riesumare” cantanti passati a miglior vita per far interpretare loro brani di altri autori. 

Su YouTube sta circolando la versione di Yesterday dei Beatles rivisitata con l’IA e “cantata” da uno dei più acerrimi rivali della band inglese, il compianto leader dei Queen Freddie Mercury. Una operazione di dubbio gusto perpetrata da Hassiel Casañas. Lo YouTuber ha sfruttato le capacità di un software basato sull’Intelligenza Artificiale per dar vita a questa cover così estremamente reale e che ben presto ha trovato notorietà ed emulatori. 

C’è anche chi è riuscito a far rivivere Kurt Cobain e lo ha fatto “cantare” Everlong dei Foo Fighters. La versione della canzone è stata creata con una voce generata dall’Intelligenza Artificiale che imitava quella di Cobain. È diventata virale grazie al profilo di TikTok @airemixes – specializzato in remix realizzati dall’IA – e poi è stata condivisa in lungo e in largo sui social.

Come per Yesterday di Freddie Mercury, anche questa versione digitale di Everlong cantata da Curt Cobain ha fatto discutere, generando reazioni contrastanti da parte degli utenti. C’è chi si è totalmente schierato a favore e ne è rimasto entusiasta. Altri, invece, hanno criticato fortemente il pezzo, sottolineando che, seppur la voce fosse molto simile, si capisse che si trattava di un brano realizzato con la tecnologia. 

D’altro canto, ci sono anche artisti e produttori che hanno abbracciato positivamente la novità e stanno approfittando di questa tecnologia per creare nuove forme d’arte, come accaduto ad esempio con la canzone Heart On My Sleeve, una “collaborazione” AI tra The Weeknd e Drake che ha raccolto oltre 300.000 stream su Spotify.

1 Comment

  • ChatGPT Online Agosto 31, 2023

    Grazie per aver condiviso questo articolo sui numerosi aspetti dell’intelligenza artificiale. È affascinante vedere come questa tecnologia possa offrire soluzioni innovative e migliorare la vita delle persone. Tuttavia, è essenziale considerare anche i possibili rischi associati all’IA e garantire che venga utilizzata in modo etico e responsabile. Dobbiamo essere consapevoli delle implicazioni sociali, economiche e persino etiche dell’intelligenza artificiale nel mondo odierno. Continuate a fornire un’ottima copertura su questo argomento! CGPTOnline https://cgptonline.tech/

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