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Il “libertango” del siracusano Max Tagliata

Il fisarmonicista dei vip in concerto in duo con il calabrese Giuseppe Perrone. Riletture di canzoni d’autore, celebri colonne sonore e classici del tango

Te ne stai in vacanza in un silenzioso e minuscolo paesino lucano e ci capiti nella settimana in cui si festeggia il santo patrono. Il paese si chiama Carbone, è in provincia di Potenza, in mezzo ai boschi, e ha poco meno di 600 abitanti.

L’evento musicale clou dei festeggiamenti sarà l’esibizione di un duo che imita Celentano e Mina, ma in uno spazio ristretto, il Comune ci ha infilato l’esibizione di un duo jazz formato da Max Tagliata e da Giuseppe Perrone.

Max Tagliata, siracusano che opera a Bologna, è un virtuoso della fisarmonica, fondatore di diversi terzetti jazz, che ha collaborato ai dischi di numerosi artisti pop; la collaborazione più lunga quella con Biagio Antonacci, con il quale ha condiviso lunghe tournée e successi culminati con un disco di platino nel 2012 e, nel 2015, un Festival di Sanremo arrangiando e dirigendo il proprio quartetto di fisarmoniche. Tra le numerose incisioni discografiche, ricordiamo quelle con Frank Marocco, Pier Giorgio Farina, Javier Girotto, Biagio Antonacci, Elisa, Sal Da Vinci e Il Volo.

Max Tagliata

«Ho avuto tante collaborazioni ma non esiste classifica, ad ogni persona ho dato quello che ho e che sento, e da ognuno ho ricevuto molto. Sia nelle lunghe collaborazioni ma anche in occasioni veloci ma piene ugualmente di spessore artistico», tiene a sottolineare nelle sue interviste il musicista siciliano che ha scoperto di amare profondamente la musica all’età di 6 anni. «Mi furono regalati dalla mia famiglia una tastiera elettronica e una piccola fisarmonica. Io iniziai a suonarle istintivamente, scoprii che erano i miei giochi preferiti. In casa mia nessuno suonava, perciò è nato tutto senza forzatura alcuna».

Giuseppe Perrone è un calabrese, straordinario suonatore di tastiere.

Il secondo, più giovane, si è proposto al primo, che ha accettato di buon grado di collaborare per questo tour estivo.

Una serata magnifica sotto il cielo stellato, fra i ruderi di un antico convento. Tagliata e Perrone hanno proposto omaggi musicali ad artisti italiani e stranieri (De André, Lucio Dalla, Rota, Piazzolla) introducendo temi molto noti, per poi improvvisare con fantasia e grande affinità. Improvvisazioni intelligenti, molto coinvolgenti, con sorprendenti e inattese intersezioni (Le feuilles mortes, Morricone).

Un pubblico ristretto (il grosso attende i simil MinaCelentano), ma molto divertito e coinvolto, fino alla standing ovation finale su “Libertango” di Piazzola, straordinario bis di ben 15 minuti.

Succede sempre più spesso che per cercare, magari trovare inaspettata, buona musica devi stare in posti lontani e quasi sconosciuti.

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