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I 20 migliori album del 2023: da 15 a 11

Quest’anno è stato meno difficoltoso selezionare i venti album della TOP 2023. Forse perché sono davvero pochi quelli che si sono distinti per originalità e qualità nell’inflazionato panorama musicale oggi rappresentato dalle piattaforme di streaming. Sono dischi, alcuni di questi, che hanno avuto bisogno di più ascolti per essere compresi e apprezzati. Tempo che, purtroppo, pochi spendono per ascoltare un disco: non a caso sono ritornati i singoli, spesso di breve durata, perché gli studi dicono che dopo 30 secondi di ascolto oggi si passa a un altro brano. Nella TOP 20 di segnalisonori.it si registra il ritorno di alcuni mostri sacri della storia della musica, a conferma della classicità del rock, ma anche del fatto che restano loro fra i pochi a guardare quello che accade intorno, piuttosto che a rivolgere lo sguardo nel proprio mondo interiore. (Per compilare la TOP 20 sono stati considerati gli album usciti dal primo gennaio al 15 dicembre 2023)

15. DEPECHE MODE – “Memento Mori”

I dubbi su Memento Mori erano enormi. Poco prima che il trio si riunisse di nuovo nello studio di Gore a Santa Barbara (e solo dopo che Dave Gahan aveva superato la sua radicata riluttanza a riunirsi nuovamente), Andy Fletcher morì improvvisamente nella sua casa a Londra: aveva solo 60 anni, ed era stato l’indispensabile “vibe tech” della band, l’olio all’interno del suo motore caldo. Ma i Depeche Mode sono diventati superstar illuminando l’oscurità, trasformando la disperazione individuale o il nichilismo in canzoni da condividere. E ci riescono ancora.

14. FEIST – “Multitudes”

Leslie Feist, la “cantante cosmopolita”, la “cinguettante indie rocker”, la riluttante popstar, la “traduttrice del crepacuore millennial”, dopo sei anni di fermo discografico è tornata. In questo arco di tempo dall’uscita del suo ultimo album, Pleasure, sono accaduti importanti cambiamenti per la quarantasettenne cantautrice canadese. Si è trasferita a Los Angeles, ha adottato una figlia e ha perso il padre. Morte, nascita e tenacia caratterizzano il suo commovente, crudo e, talvolta, imprevedibile sesto disco, Multitudes

13. ARLO PARKS – “My Soft Machine”

Non è passato molto tempo da quando Arlo Parks si è fatta davvero un nome nel 2021, quando il suo marchio unico di R&B introspettivo le è valso un Mercury Award e due nomination ai Grammy per l’album di debutto Collapsed in Sunbeams. In My Soft Machinenaviga sapientemente in un’incredibile diversità di suoni: le chitarre e la voce sospirata di Purple Phase, il pop-rock-meets-soul degli anni ’00 di Devotion, il retro sfocato di Room(red wings) e la dolce canzone d’amore Impurities sono piccoli gioielli. Riesce a tessere suoni che non dovrebbero andare bene insieme, trovando congruenza nelle sue melodie e nel lirismo romantico.

12. OLIVIA DEAN – “Messy”

Olivia Dean è la classica bellezza acqua e sapone. Non si trucca, una cascata di capelli ricci spesso raccolti in due trecce, una figura minuta. Unico vezzo due orecchini d’oro che penzolano dalle sue orecchie. È una di quelle persone che non deve fare alcun minimo sforzo per sembrare bella. Così è la sua musica, semplice, pura, senza trucchi, come si faceva una volta: batteria, basso, tastiere e una voce, limpida, calda, colloquiale. Conquista senza ricorrere a effetti speciali, trasgressioni, urla, provocazioni, puntando sulla bellezza e il talento. È una cantante dai toni cremosi, con sfumature jazz e testi doloranti ma resilienti, radicata nella classica scrittura di strofe, ritornelli e bridge.

11. ADRIANA SPURIA – “Adriana Spuria”

Adriana Spuria è l’album «della rinascita e della maturità». La musica diventa la via di salvezza per la cantautrice siracusana in una fase drammatica della sua vita che coincide con il buio del lockdown, la scomparsa della mamma Michela, la malattia della sorella. Scrivere l’aiuta a elaborare il lutto con il rock di Fragile, a ritrovare la serenità nella straordinaria ballata in inglese December, che sbuffa folk dallo splendido violino di Matteo Blundo. Adriana Spuria è un album meditato a lungo: otto canzoni lasciate affinare come un vino pregiato per armonizzare ogni componente e sprigionare tutti gli aromi, i profumi, i sapori. Ogni traccia è potenzialmente un singolo. Raffinati e complessi gli arrangiamenti. Poetici e curati i testi.

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