World Music Radio non è solo un viaggio sonoro, è anche un modo ipnotizzante per comporre la musicalità eclettica e ampia di Jon Batiste, con canzoni che cambiano i suoni a metà strada e testi stratificati con simbolismi e lingue multiple. Un giro di suoni della Terra, dall’afropop di Be Who You Are a Master Power in stile Johnny Cash a Call Now (504-305-8269) che riecheggia Michael Jackson. Dal superpop di Drink Water con Jon Bellion e Fireboy DML all’esuberante Raindance, sino alla ballata sobria e distorta White Space.
L’approccio di World Music Radio alla musica universale significa anche attingere a un’ampia gamma di collaboratori di diversi generi e locali. Compagno nativo di New Orleans, rapper Lil Wayne, il sassofonista Kenny G, il cantante colombiano Camilo, Lana Del Rey e il fenomeno K-pop NewJeans si prendono tutti il loro momento davanti al microfono.
L’album è un’impresa ambiziosa in termini di suono, ma brani vivaci come Calling Your Name carico di synth e pieno di sentimento o la rara ballata per pianoforte essenziale Butterfly fanno volare ancora più in alto questa sinfonia globale.
Il viaggio termina con Life lesson: “Non indovinare te stesso” canta Jon Batiste chino sui tasti nitidi del pianoforte, subito prima la voce di Lana Del Rey aggiunge uno strato caldo e un certo grado di gravità alla canzone mentre riflette: “Sei felice finché non lo sei/ Sei ghiacciato finché non sei caldo”. Le loro parole arrivano mentre le corde strisciano verso l’alto prima di cadere, mettendo la voce del duo in primo piano. La traccia è una rivisitazione estesa e straziante della fine predestinata di una relazione con arrangiamenti chiave che vanno in tilt prima che il testo arrivi a un finale “Amen”.
Secondo Batiste, «la cultura mondiale e la cultura popolare sono diventate sinonimi l’una dell’altra». World Music Radio è la manifestazione sonora di questa convinzione, un ampio inno all’ingegno umano e alla sconfinata capacità della musica di favorire la connessione.
