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DAMON ALBARN: ecco la mia Africa

– Arriva a Ostia Antica Festival martedì 8 luglio, per la prima volta in Italia, il progetto musicale fondato dal leader dei Blur: 50 artisti provenienti da 4 continenti presentano il nuovo disco “Bahidorá”, in uscita l’11 luglio
– Una avventura cominciata nella primavera del 2006 fra le mura di pietra grigia della chiesa di St John a Leytonstone, nella zona est di Londra. «L’Africa mi ha trasformato. Lì ho trovato il mio ritmo», dice il beniamino del britpop

Nella primavera del 2006 Damon Albarn – leader di due band che hanno segnato un’epoca: i beniamini del britpop Blur e il gruppo di cartoni animati Gorillaz – riunì ottanta musicisti internazionali nelle strade in cui è cresciuto, per una jam session senza pari tra le mura di pietra grigia della chiesa di St John a Leytonstone, nella zona est di Londra.

La sagrestia, la sala parrocchiale, la navata, si riempirono di un frastuono funky. Un gruppo di rapper e musicisti sudafricani preparavano un ritmo techno con gli art rocker britannici Django Django. Qualcuno suonava un pianoforte ammaccato, altri, come il duo punk britannico Slaves, duettavano con percussionisti africani. Davanti all’altare maggiore, immerso nella luce delle vetrate, un gruppo di donne maliane attaccava un ritmo improvvisato, mentre il chitarrista britannico Tom Excell improvvisava in mezzo a loro. Un ensemble turco-greco-bulgaro-iraniano-israeliano The Turbans accompagnava un supergruppo di star dell’indie rock: l’irsuto Warren Ellis dei Nick Cave & The Bad Seeds al violino elettrico; Nick Zinner degli Yeah Yeah Yeahs alla chitarra ed Ellie Rowsell, frontwoman dei Wolf Alice, al basso.

Joan as Police Woman e Seye Adelekan. In apertura, Damon Albarn (a destra) con Baba Sissoko

Proprio quando il ritmo si fa più intenso e una delle donne maliane afferra un microfono e inizia a cantare, Damon Albarn fa il suo ingresso da star. «Chi avrebbe mai pensato di vedere una cosa del genere a Leyton, eh?», sghignazza, prima di farsi strada nella sala piena di grandi musicisti provenienti da tutto il mondo.

Fu così che più di ottanta musicisti provenienti da tutto il mondo, la maggior parte dei quali non si erano mai incontrati prima, si riunirono per prendere possesso di questo angolo di Londra, con solo due giorni di prove, per un concerto davanti a una folla di 3mila persone sotto un gigantesco tendone da circo in un campo all’estremità meridionale di Epping Forest. Dopo Blur e Gorillaz, Damon Albarn dava vita a una nuova avventura: Africa Express.

Fatoumata Diawara e Damon Albarn

«L’Africa mi ha trasformato», racconta. «Lì ho trovato il mio ritmo. Sono sempre stato sicuro di me stesso a livello melodico, ma ho trovato davvero difficile mantenere un ritmo preciso. Il ritmo è così fondamentale nella musica africana che ho dovuto acquisire nuove competenze per stare al passo».

Il giorno dopo il concerto, molti di quei musicisti saranno su voli diretti in angoli remoti del globo. Nel corso degli anni, Africa Express ha suonato in Paesi come la Repubblica Democratica del Congo, l’Etiopia e il Mali; ha organizzato concerti collaborativi di oltre sette ore, da Liverpool a Lagos; ha attraversato il Regno Unito in treno con un vagone carico di artisti per celebrare le Olimpiadi di Londra; ha riunito un’orchestra siriana divisa dalla guerra civile; e ha realizzato la prima interpretazione africana del classico minimalista In C di Terry Riley. Numerosi gli artisti coinvolti nel tempo, tra cui: Baaba Maal, Blur, Charli XCX, Faia Younan, Femi Kuti, Flea, Franz Ferdinand, Kano, Oumou Sangaré, Paul McCartney, Paul Weller, Rachid Taha, Rokia Traoré e Tony Allen, solo per citarne alcuni.

Martedì 8 luglio sarà l’unica occasione per ascoltarli dal vivo in Italia. Nel cuore di uno dei siti archeologici più affascinanti d’Italia, Ostia Antica Festival ospita il collettivo musicale internazionale che da quasi vent’anni unisce artisti da tutto il mondo in una celebrazione della diversità culturale. 

Nel frattempo, da ottanta i musicisti si sono ridotti a cinquanta, che comprendono: Abou Diarra – Alansito Vega – Baba Sissoko – Bootie Brown – Damon Albarn – Django Django – Eme MalaFe – Hak Baker – Imarhan – Joan As Police Woman – Jupiter & Okwess - K.O.G. – La Bruja de Texcoco - Los Pream – Luisa Almaguer – M.anifest – Mare Advertencia – Mélissa Hié – Mexican Institute of Sound – Moonchild Sanelly – Onipa – Ophélia Hié  – Otim Alpha – Poté – Seye Adelekan - Tom Excell.

Tutto il gruppo degli Africa Express

Insieme suoneranno i brani del nuovo disco Africa Express presents… Bahidorá, il loro sesto progetto discografico in uscita l’11 luglio per World Circuit Records (BMG). Bahidorá è «un viaggio sonoro che distilla la gioia di un’avventura musicale in Messico in ventuno canzoni straordinarie», si legge nella cartella stampa. «Con artisti provenienti da quattro continenti ma con radici saldamente piantate in Messico, intreccia ricche tradizioni musicali che vanno dalla cumbia, hip-hop e kuduro fino al soul, alla salsa e al pop più dolce». L’album presenta oltre trenta artisti ospiti, tra cui Albarn, Django Django, Joan as Police Woman, Baba Sissoko, Nick Zinner di Yeah Yeah Yeahs, Poté e Seye Adelekan.

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