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Al cinema si ride con Albanese ed Elio

Le uscite in sala. La comicità e l’impegno sociale di “Grazie ragazzi” e la divertente commedia “Acqua alle corde” fra religione e demenzialità. Il dubbio amletico di una famiglia siriana in “Nezouh – Il buco nel cielo”: restare o emigrare

GRAZIE RAGAZZI commedia, diretto da Riccardo Milani, con Antonio Albanese, Sonia Bergamasco e Fabrizio Bentivoglio. Durata 117 minuti.

Incipit straordinario con Albanese alle prese con un prolungato orgasmo vocale, fa infatti il doppiatore di film porno. A questo si è ridotto il suo personaggio di Antonio, un attore già dentro il fallimento. Ma ad un certo punto un vecchio amico e collega (Fabrizio Bentivoglio) gli propone di fare l’insegnante di un laboratorio teatrale all’interno di un istituto penitenziario presieduto da una severa quanto illuminata direttrice (Sonia Bergamasco). Antonio mette su così una piccola, rocambolesca compagnia composta da cinque detenuti (interpretati da Vinicio Marchioni, Giacomo Ferrara, Giorgio Montanini, Andrea Lattanzi e Bogdan Iordachioiu) che, una volta presa fiducia, arriva ad interpretare con successo un difficile classico come quello di Beckett. E questo dopo che i cinque detenuti si sono lasciati andare al potere liberatorio dell’arte. Lezione dopo lezione i suoi alunni riescono ad aprirsi con lui, grazie alla recitazione, che permette loro di avere anche una valvola di sfogo. E una volta che Antonio riesce a conquistare pienamente la fiducia della sua classe, la compagnia darà il “via” a un vero e proprio tour teatrale. Voto: 4,5 su 5

ACQUA ALLE CORDE commedia, diretto da Paolo Consorti, con Cristiano Caldironi, Elio, Enzo Iacchetti, Giobbe Covatta e Natasha Stefanenko. Durata 104 minuti.

È ambientato a Montalto nel 2021, un paesino in cui si sta per festeggiare la ricorrenza storica dei 500 anni dalla nascita di Papa Sisto V. In occasione di questa celebrazione, il sindaco del paese ha intenzione di mettere in scena uno spettacolo che racconti le vicende papaline. È così che decide di ingaggiare Angelo Santini, un autore di musical religiosi. Il regista teatrale, supervisionato dal parroco, sceglie di realizzare il musical su un episodio in particolare, denominato “Acqua alle corde” e ispirato alla vicenda dell’obelisco di Piazza San Pietro. Il sindaco, però, vuole che questa messa in scena abbia una forte risonanza, motivo per cui sollecita Angelo a trovare una compagnia teatrale che sappia dare lustro al musical, così da attirare l’interesse dei media. L’autore contatta una compagnia nota per essere di altissimo livello, ma che sconvolge del tutto lo spirito religioso della pièce. A causa loro il musical si dirige verso una dimensione meno sacra e più demenziale, che porterà a diverse tensioni e scontri all’interno del paese. Voto: 4,5 su 5

NEZOUH – IL BUCO NEL CIELO commedia, diretto da Soudade Kaadan, con Nizar Alani e Kinda Alloush. Durata 103 minuti.

Ci troviamo durante la guerra civile siriana, in particolare a Damasco, dove ogni giorno le bombe e gli attacchi di guerriglia mettono a ferro e fuoco la città. Il film racconta la storia di una famiglia, formata dal padre Mutaz, la moglie Hala e la figlia quattordicenne Zeina, che alla scelta se andare via o restare, decide di rimanere nella zona assediata, evitando l’incerta vita da rifugiati. Quando una granata finisce sul tetto dell’edificio in cui vivono, si apre una voragine che espone l’intera famiglia al mondo esterno. Un giorno un giovane che abita nelle vicinanze decide di calare una corda attraverso l’apertura del tetto ed è grazie a questa via d’uscita che Zeina ha il suo primo assaggio di libertà. Mentre suo padre continua imperterrito a rimanere in casa, ancora convinto di non voler diventare un rifugiato, la ragazza e sua madre attraverso questa “finestra” sul tetto si ritrovano di fronte a un varietà inimmaginabile di opportunità e dovranno solo fare una scelta: restare o partire. Voto: 4 su 5

LE VELE SCARLATTE drammatico, diretto da Pietro Marcello, con Juliette Jouan e Raphaël Thiery. Durata 99 minuti.

Ambientato nel periodo tra le due Guerre mondiali, racconta come si è evoluta l’emancipazione femminile durante questo ventennio, caratterizzato da grandi innovazioni e cambiamenti. Da qualche parte nel nord della Francia, Juliette (Juliette Jouan), giovane orfana di madre, vive con il padre, Raphaël (Raphaël Thiéry), un soldato sopravvissuto alla Prima guerra mondiale. Appassionata di musica e di canto, Juliette ha uno spirito solitario. Un giorno, lungo la riva di un fiume, incontra una maga che le predice che delle vele scarlatte arriveranno per portarla via dal suo villaggio. Juliette non smetterà mai di credere nella profezia. Voto: 3,5 su 5

MA NUIT drammatico, diretto da Antoinette Boulat, con Lou Lampros e Tom Mercier. Durata 87 minuti.

È la storia di Marion (Lou Lampros), una ragazza di 18 anni, che a causa della morte di sua sorella, ha sempre portato dentro di sé un grande dolore. Ora che ha raggiunto la maturità, la giovane avverte un forte bisogno di sentirsi libera. È per questo che nell’anniversario della scomparsa di sua sorella, Marion inizia a vagare tra le strade e vicoli parigini. Durante un’intera notte, la ragazza si imbatte i diversi volti familiari, errando in una città dove i giovani, come lei, non riescono più a costruire un legame. Quella stessa notte Marion conosce Alex (Tom Mercier), uno spirito libero dal carattere impulsivo. Dall’incontro di queste due anime piene di solitudine ha inizio un viaggio notturno tra le luci di Parigi. Voto: 3 su 5

UN BEL MATTINO drammatico, diretto da Mia Hansen-Løve, con Léa Seydoux e Pascal Greggory. Durata 112 minuti.

Protagonista è Sandra (Léa Seydoux), giovane madre single che cresce da sola la figlia e lavora come interprete. La donna va spesso a fare visita al padre malato, Georg (Pascal Greggory), che con il passare del tempo diventa sempre meno autosufficiente. Mentre, insieme alla sua famiglia, sta portando avanti una battaglia per curare il padre, Sandra incontra Clément (Melvil Poupaud), un amico perso di vista da molto tempo. I due finiscono col dare inizio a una relazione ricca di passione; peccato, però, che Clément sia sposato. Di conseguenza Sandra capisce che non può abbandonarsi liberamente a questo nuovo amore… Voto: 3 su 5

LA FATA COMBINAGUAI animazione, diretto da Caroline Origer. Durata 85 minuti.

Racconta la storia di Maxie, una bambina che un giorno si imbatte in Violetta, una piccola fata che è giunta di nascosto nel mondo degli umani e si è introdotta nella sua camera. Violetta è una fatina dei denti che ha una missione fa compiere: trovare un dentino. Purtroppo, è molto pasticciona e talvolta anche combinaguai, infatti si è totalmente persa nel mondo degli umani. Maxie e la fatina stringono presto amicizia e la bambina chiede a Violetta di realizzare un suo sogno: tornare nella casa in campagna della nonna. È così che il desiderio di Maxie si trasformerà in una vera e propria avventura, che porterà entrambe a capire una cosa importantissima, ovvero che con un vero al proprio fianco ogni cosa è possibile… Voto: 3 su 5

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