Immagini

Al cinema. L’addio di Indiana Jones

Nelle sale l’attesissimo ultimo capitolo della saga dell’archeologo-avventuriero interpretato da Harrison Ford. “I Cavalieri dello Zodiaco” altro film d’avventura. Documentario su Gianni Minà

INDIANA JONES 5 E IL QUADRANTE DEL DESTINO avventura, diretto da James Mangold, con Harrison Ford e Phoebe Waller-Bridge. Durata 143 minuti.

Protagonista è un Indy (Harrison Ford) che non è più quello che affrontava i nazisti in un castello inglese, nel lontano 1944. Siamo infatti nel 1969, nei frenetici giorni dell’Allunaggio, Indiana è ormai prossimo al ritiro e si sente superato dal mondo che lo circonda, tanto che scienziati ex-nazisti come Voller (Mads Mikkelsen) collaborano persino con la NASA. Proprio quando sta per appendere la frusta al chiodo, il prof. Henry Jones è costretto a tornare in azione a causa dalla sua figlioccia Helena (Phoebe Waller-Bridge). La ragazza, un’abile truffatrice, è riuscita a entrare in possesso di un prezioso e raro artefatto che suo padre aveva affidato alle cure di Indy. Si tratta del cosiddetto Quadrante di Archimede, un dispositivo che si dice possieda la straordinaria capacità di individuare le fratture temporali. Helena, è riuscita a rubare il quadrante ed è fuggita rapidamente dal paese, decisa a venderlo al miglior offerente. Tra questi ultimi anche Voller, in compagnia del suo lacché Klaber (Boyd Holbrook). In tutto questo l’agente governativa Mason (Shaunee Renette Wilson) segue la situazione e deve capire da che parte stare… Voto: 4,5 su 5

I CAVALIERI DELLO ZODIACO avventura, diretto da Tomek Baginski, con Mackenyu e Famke Janssen. Durata 112 minuti.

Racconta la storia di Seiya (Mackenyu), un ragazzo molto testardo rimasto orfano e che vive per strada, cercando di racimolare soldi con le lotte clandestine. Il giovane, in verità, non l’unico sopravvissuto della sua famiglia, infatti ha una sorella, che è stata rapita e che cerca disperatamente. Durante uno dei suoi combattimenti, Seiya riesce ad accedere a una fonte di poteri mistici, di cui non era a conoscenza. È così che il ragazzo si ritrova catapultato in un mondo a lui sconosciuto, nel quale viene sottoposto a un addestramento magico per compiere una missione. Il suo compito, infatti, è quello, di proteggere una dea della guerra, che si è reincarnata nel corpo di una giovane. Per sopravvivere e salvare mondo, il ragazzo dovrà abbracciare il suo destino e affrontare il suo passato, solo così riuscirà a diventare un Cavaliere dello Zodiaco. Voto: 4 su 5

99 LUNE drammatico, diretto da Jan Gassmann, con Valentina Crisafulli e Dominik Fellmann. Durata 110 minuti

Racconta la storia di Bigna e Frank, due giovani totalmente diversi sia nel pensiero sia nel modo di vivere. Lei è una scienziata di 28 anni, solita tenere ogni cosa sotto controllo, perfino i suoi desideri carnali; lui, invece, di anni ne ha 33, sempre con la mente annebbiata dall’uso di droghe e alla ricerca di affetto. Nonostante appartengano a due mondi diversi, i due finiranno per imbattersi l’uno nell’altra, iniziando una relazione appassionata. Voto: 3,5 su 5

A THOUSAND AND ONE drammatico, diretto da AV Rockwell, con Teyana Taylor e William Catlett.

È la storia di Inez (Teyana Taylor), una donna determinata, molto leale, impetuosa, e dallo spirito libero. Vive a New York e fa la parrucchiera. Ha dovuto dare in affidamento suo figlio Terry (William Catlett), che ora ha 6 anni, ma lo va a trovare spesso per sapere come sta. Non potendo più stare lontano da lui, un giorno decide di rapirlo. Terry è contento di stare con sua madre e lega subito con Lucky (Aaron Kingsley Adetola), il compagno di Inez. Le loro vite cambiano radicalmente, aggrappandosi l’uno all’altro, madre e figlio ritrovano il senso di casa, la propria identità e una stabilità. Gli anni passano e Terry (Aven Courtney) diventa un adolescente intelligente e brillante negli studi. Sua madre sogna per lui un avvenire sereno e lontano dalla strada, ma il segreto all’origine della loro travagliata storia famigliare sembra voler riemergere prepotentemente… Voto: 3,5 su 5

FALCON LAKE drammatico, diretto da Charlotte Le Bon, con Monia Chokri e Joseph Engel. Durata 93 minuti.

Protagonisti sono due giovani, Bastien e Chloé (Joseph Engel e Sara Montpetit), intenti a trascorrere le vacanze estive ognuno con la propria famiglia presso il lago Quebec. Le due famiglie alloggiano in una baita, che secondo una leggenda sarebbe infestata dai fantasmi. Nonostante la differenza di età, i due ragazzi legano molto fra loro. Per Bastien quell’amicizia, però, è qualcosa di più e, sebbene Chloé sia di qualche anno più grande, lui è pronto a superare ogni timore pur di arrivare al suo cuore. È così che la vacanza si trasforma per Bastien in un momento cruciale della sua vita adulta. Voto: 3 su 5

LA FOLLE VITA commedia, diretto da Raphaël Balboni, Ann Sirot, con Jo Deseure e Jean Le Peltier. Durata 87 minuti.

Racconta la storia di una coppia sulla trentina, formata da Alex e Noémie (Jean Le Peltier e Lucie Debay), che vorrebbe tanto avere un figlio. I loro futuri piani, però, vanno in frantumi quando Suzanne (Jo Deseure), madre di Alex, inizia a soffrire di demenza semantica, una malattia neuro-degenerativa che altera il suo comportamento. Questo disturbo porta la donna a spendere senza limiti, fare visite di notte ai vicini per mangiare un toast e addirittura creare una patente falsa. In poche parole, l’adulta Suzanne inizia a comportarsi proprio come una bambina. In questa situazione alquanto delicata, Alex e Noémie si chiedono di sia davvero il caso di avere un figlio, avendo già una bambina a cui badare… Voto: 3 su 5

LO SPOSO INDECISO commedia, diretto da Giorgio Amato, con Gian Marco Tognazzi e Ilenia Pastorelli.

Al centro della storia c’è un matrimonio che segnerebbe l’unione di due mondi opposti, che vorrebbero congiungersi, nonostante le diversità. Peccato che proprio queste differenze li rendano incompatibili, tanto che più provano a unirsi e più si allontanano. Sarà colpa del fato o di qualcos’altro? Il professore Gianni Buridano (Gian Marco Tognazzi) è un filosofo, noto in tutto il mondo, e ora giunto di recente alla mezza età, s’innamora perdutamente di Samantha (Ilenia Pastorelli), la bella ragazza che lavora come donna delle pulizie nella stessa università dove lui insegna. Nonostante le differenze culturali e l’appartenenza a generazioni diverse, i due decidono di sposarsi e di farlo proprio in chiesa, sebbene l’intera carriera di Gianni sia stata segnata da un forte critica alla morale cattolica occidentale. Questo è solo uno dei tanti motivi che spingono il testimone di nozze, l’antropologo Edoardo Pignone, a provare a convincere il collega e amico a non sposarsi e soprattutto a non farlo con un rito religioso. Edoardo, però, non è l’unico in disaccordo con queste nozze, infatti c’è un’altra persona, che forse per invidia, ha deciso di rivolgersi alla Maga Cecilia (Claudia Gerini) per far sì che i due aspiranti sposini vengano colpiti da una maledizione. Forse è proprio per questo o soltanto per l’ansia che lo sposo, non appena arriva in chiesa, deve recarsi urgentemente in bagno, ma questa piccola sosta si rivelerà essere più lunga del previsto…Voto: 2,5 su 5

MONTE VERITÀ drammatico, diretto da Stefan Jäger, con Maresi Riegner e Hannah Herzsprung. Durata 116 minuti.

Hanna Leitner (Maresi Riegner), madre di due figli, si mette in viaggio da Vienna verso il sud della Svizzera con il desiderio di fuggire a quel ruolo di donna borghese, che rischia di soffocarla. Hanna non ne può più, non solo della società, ma anche del marito Anton (Philipp Hauß), che la molesta sessualmente. La donna inizia una terapia col dottor Otto Gross (Max Hubacher), seguendo fino al Monte Verità, dove Hanna scopre un’inaspettata passione per la fotografia. La donna si ritroverà così di fronte a un bivio: tornare con un ritrovato equilibrio mentale dalla sua famiglia o seguire il desiderio di realizzare i suoi sogni di artista. Voto: 2,5 su 5

SILENT LAND drammatico, diretto da Aga Woszczynska, con Dobromir Dymecki e Agnieszka Zulewska. Durata 113 minuti.

È la storia di una giovane coppia polacca, Anna (Agnieszka Żulewska) e Adam (Dobromir Dymecki), che all’apparenza sembra perfetta. I due decidono di affittare una casa con vista mare per le vacanze per trascorrere l’estate nella soleggiata Sardegna. Purtroppo, però, le loro aspettative non rispecchiano la realtà, infatti la piscina della casa non è agibile e i ventilatori non funzionano. La coppia chiede che il problema venga risolto, ignorando che l’intera isola soffre di carenza idrica. Nonostante la limpidezza dei fondali sardi, la straordinaria macchia mediterranea e la quiete di tutto il paesaggio, i due non superano la delusione e la tensione dovuta alla mancanza degli agi. Come se non bastasse, un estraneo è costantemente presente ovunque si trovino, minando la loro idea di sicurezza e scatenando una serie di eventi, che li porteranno ad agire in modo istintivo e irrazionale, facendo crollare la loro relazione in luogo oscuro. Voto: 2 su 5

GIANNI MINÀ – UNA VITA DA GIORNALISTA documentario, diretto da Loredana Macchietti, con Gianni Minà. Durata 100 minuti.

Documentario basato su una chiacchierata avvenuta con Minà, mentre era alla guida della sua Fiat 500 bianca, percorrendo le strade di Torino, Roma, Napoli, Palermo, ossia di quelle città che hanno atto parte della sua professione anche della sua vita. L’auto diventa quindi una sorta di macchina del tempo, una sorta di mezzo spazio-temporale che permette di partire dalla città natale del giornalista, Torino, dove negli anni Cinquanta un giovanissimo Gianni trascorre la sua adolescenza. Questo racconto, diviso in diversi capitoli lunghi decenni, che andranno dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri, ci mostrerà tutti i luoghi in cui la vita del giornalista si è intrecciata tra esordio e affermazione, giungendo fino a New York, dove Isabella Rossellini ricorda la sua esperienza come assistente di Minà. Lungo questo viaggi, infatti, tanti saranno i testimoni che ricorderanno la loro vita con Gianni: artisti, amici, intellettuali, tutti pronti a cercare di capire come è nata e cambiata l’evoluzione (o l’involuzione) dell’informazione in Italia. Il racconto in prima persona di Gianni nel docufilm si arricchisce di interventi di personaggi che offrono un omaggio alla sua memoria, mentre sullo sfondo scorrono le note delle canzoni che hanno segnato i vari decenni. Voto: 3,5 su 5

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *