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Al cinema il ritorno di Titanic e TÁR

Le uscite in sala. Il film da Oscar con Cate Blanchett. Il blockbuster di James Cameron festeggia i 25 anni.  “Magic Mike – The Last Dance” terzo capitolo della saga diretta da Soderbergh

TÁR drammatico, diretto da Todd Field, con Cate Blanchett e Mark Strong. Durata 158 minuti. Voto: 5 su 5

TITANIC drammatico, diretto da James Cameron, con Leonardo DiCaprio e Kate Winslet. Durata 195 minuti.

Torna nelle sale il blockbuster del 1997 diretto da James Cameron. La storia è narrata da Rose DeWitt Bukater (Gloria Stuart), un’anziana signora sopravvissuta al terribile naufragio del transatlantico RMS Titanic, avvenuto nell’aprile del 1912. All’epoca Rose (Kate Winslet) è una diciassettenne britannica che si imbarca con la madre Ruth (Frances Fisher) e lo spocchioso fidanzato Cal Hockley (Bill Zane), che è costretta a sposare per sanare i debiti della sua famiglia. Oppressa dal suo destino, Rose si arrampica sul parapetto, decisa a togliersi la vita. La ragazza, tuttavia, viene dissuasa dallo squattrinato Jack Dawson (Leonardo DiCaprio) e Cal, per ringraziare il giovane, lo invita ad un’opulenta cena. Quella sera, l’uomo dona a Rose un formidabile gioiello appartenuto a Luigi XVI, chiamato “il Cuore dell’Oceano”. Ma la ragazza preferisce passare il suo tempo con Jack, piuttosto che sopportare la presenza del suo arrogante promesso sposo. Tra i due nasce ben presto un sincero e profondo sentimento, ma Cal si accorge della relazione clandestina e impone a Rose di non frequentare più Jack. Nonostante la ragazza provi a sottostarsi al matrimonio organizzato da sua madre, i sentimenti che prova per Jack sono troppo forti e i due si dichiarano amore. Il giovane dipinge un erotico ritratto dell’amata e la coppia progetta di fuggire segretamente insieme, una volta sbarcati in America. Ma il destino non si mostrerà clemente con loro. Nel corso della notte del 14 aprile, infatti, il transatlantico si schianta contro un iceberg e lo scafo è irrimediabilmente compromesso. Mentre sul ponte i passeggeri si affrettano a riempire le scialuppe, Cal sferra l’ultimo attacco al suo rivale ma Rose è pronta a tutto per aiutarlo, rinunciando alla salvezza. I due innamorati ingaggiano una corsa contro il tempo ma il Titanic si spezza in due tronchi e Rose e Jack stanno per cadere nelle acque gelide dell’oceano… Voto: 4,5 su 5

MAGIC MIKE – THE LAST DANCE commedia, diretto da Steven Soderbergh, con Channing Tatum e Salma Hayek. Durata 112 minuti.

Terzo capitolo della saga e vede Mike (Channing Tatum) tornare a calcare il palco, dopo una lunga pausa. Durante questo periodo l’ex ballerino ha perso tutti i suoi soldi a causa di un affare fallito e in seguito ha lavorato come barista in diversi locali della Florida, ma ora sente il bisogno di tornare alla redditizia mansione che ha fatto di lui “Magic” Mike. Sperando di prendere parte all’ultimo show della sua carriera, Mike viaggia fino a Londra in compagnia di una donna ricca e altolocata, Maxandra Mendoza (Salma Hayek), che gli propone un’allettante offerta impossibile da rifiutare e una serie di appuntamenti già programmati. Quando Mike capisce cosa ha in mente la donna, si ritrova combattuto, perché la posta in gioco è davvero alta, ma deve anche trovare e mettere su un nuovo gruppo di abili ballerini. Riuscirà nel suo intento? Voto: 4 su 5

THE SON drammatico, diretto da Florian Zeller, con Hugh Jackman e Laura Dern. Durata 123 minuti.

Racconta la storia di Nicholas (Zen McGrath), che due anni dopo il divorzio dei genitori, ancora diciassettenne, decide che non ne può più di vivere con sua madre. Il ragazzo ormai è affetto da un costante male di vivere, che riesce a placare solo rifugiandosi nei ricordi d’infanzia, il periodo finora più felice della sua esistenza. È così che sua madre Kate (Laura Dern) decide di lasciarlo al padre, Peter (Hugh Jackman), che nel frattempo si è rifatto una famiglia insieme alla sua nuova partner. Peter cerca di essere una presenza paterna per suo figlio e di comportarsi come avrebbe voluto che suo padre facesse con lui, ma allo stesso tempo deve gestire la sua vita frenetica, che comprende, oltre alla sua famiglia, anche la possibilità di una brillante carriera politica a Washington. Mentre cerca di porre rimedio agli errori del passato, l’uomo perde di vista quello che è il presente di suo figlio… Voto: 3,5 su 5

I NOSTRI IERI drammatico, diretto da Andrea Papini, con Peppino Mazzotta e Francesco Di Leva. Durata 117 minuti.

Ruota intorno a un caso da risolvere e a una serie di persone che sono alla ricerca di qualcuno che sappia ascoltarle. L’uomo ucciso è il camionista Beppe (Francesco Di Leva). Al suo omicidio si interessa Luca (Peppino Mazzotta), un documentarista e insegnante temporaneo. L’uomo si reca in un istituto carcerario per raccogliere materiale per ricostruire il delitto e scrivere così un saggio. Mentre lavorano all’episodio, i detenuti ritrovano un senso del lavoro durante il laboratorio. Nel frattempo, Luca ripercorre ogni avvenimento accaduto prima dell’omicidio e incontra i familiari che hanno avuto a che fare con Beppe prima della sua morte. Tra questi vi sono: la sorella (Daphne Scoccia), l’interprete (Maria Roveran) e la famiglia che lo ha abbandonato. Contemporaneamente a ciò, torna nella vita di Luca sua figlia (Denise Tantucci), che si rifà viva dopo anni. È così che il documentarista si pone delle domande sul suo stesso rapporto tra identità e memoria, arrivando a capire che la soluzione alla sua crisi è l’affetto richiesto da chi ha intorno. Voto: 3,5 su 5

PLUTO drammatico, diretto da Renzo Carbonera, con Andrea Pennacchi e Sara Lazzaro. Durata 75 minuti.

Gira attorno ai deliri di Franco (Andrea Pennacchi) un ex militare che vive in un vecchio forte della Prima Guerra Mondiale abbandonato in mezzo alle montagne. Tra detriti e resti bellici accumulati in oltre un secolo di guerre e conflitti, inizia un viaggio mentale allucinato che ripercorre episodi del suo passato misti a teorie apocalittiche legate alla paura del nemico ignoto. La bomba atomica, sua grande ossessione nel corso della vita, incarna qui il suo nemico da combattere. Complici di questa follia la sua solitudine e il suo disorientamento dovuti all’aver perso tutto nel corso degli anni proprio a causa della sua dedizione al lavoro. Gli anni della Guerra Fredda hanno lasciato dentro di lui il terrore della catastrofe imminente, e ora che il mondo è in preda al caos questo incubo torna a tormentarlo più che mai. Voto: 4 su 5

MARCEL THE SHELL animazione, diretto da Dean Fleischer-Camp, con Jenny Slate e Dean Fleischer-Camp. Durata 90 minuti.

Racconta la storia di Marcel, una conchiglia alta circa due centimetri e mezzo, che vive con sua nonna Connie e il loro animaletto domestico di nome Alan. Una volta Marcel e sua nonna facevano parte di una nutrita comunità di molluschi, ma sono rimasti gli unici sopravvissuti della loro specie a una misteriosa tragedia. Quando Marcel e Connie vengono scoperti da un regista di documentari, diventano i protagonisti di un cortometraggio. La loro storia inizia a circolare in rete, portando Marcel a diventare una vera star con tanto di fan. La sua vita cambierà radicalmente, perché aumenteranno i pericoli, ma ci sarà anche una nuova speranza nel cuore del mollusco: quella di ritrovare la sua famiglia perduta. Voto: 4 su 5

ARGONUTS – MISSIONE OLIMPO animazione, diretto da David Alaux, con le voci di Valentino Bisegna e Sara Di Sturco. Durata 95 minuti.

Racconta come la serena vita della popolazione di Yolcos, una florida cittadina dell’Antica Grecia, si ritrovi minacciata dall’ira del dio Poseidone. Per salvare la città, la coraggiosa topolina Pixi insieme al suo amico, il gatto Sam, si imbarcheranno sulla nave Argo con il valoroso eroe Giasone e i suoi Argonauti. Questa avventura porterà Pixi e Sam a incontrare pericolose creature mitologiche e a superare diversi ostacoli alla ricerca di un modo per salvare Yolcos. Riusciranno nell’impresa? Voto: 2,5 su 5

2028: LA RAGAZZA TROVATA NELLA SPAZZATURA drammatico, diretto da Michal Krzywicki, con Michal Krzywicki e Dagmara Brodziak. Durata 98 minuti.

È il 2028 e la schiavitù è di nuovo legale. Dal 2026, infatti, il governo ha autorizzato “l’automazione” per i condannati per reati: gli vengono rasati i capelli e gli si applica un collare, iniettandogli con regolarità una sostanza chiamata Vaxima, che gli cancella la memoria e li rende innocui per la società e utili a svolgere mansioni che non richiedono capacità intellettive. Questi automi vengono poi utilizzati per il servizio alla comunità o prestati a imprenditori privati. Simon Hertz (Michal Krzywicki), un attivista antischiavista annuncia di volersi suicidare la notte di Capodanno per protestare contro il dilagare di questa pratica. Spera con questo suo gesto estremo di scuotere il Governo polacco e contribuire all’abolizione di questa barbarie.  Il giorno prima del suo folle gesto, Simon incontra casualmente una ragazza, la trova nella spazzatura e capisce che si tratta di una schiava. Si chiama Blue (Dagmara Brodziak) e all’inizio lui teme che sia pericolosa, ma quando si rivela essere fragile e indifesa, Simon decide di aiutarla a ritrovare la libertà. Tra i due si crea un forte legame e inizia così un viaggio che aiuterà entrambi a ritrovare la forza per lottare e l’amore per la vita. Voto: 2,5 su 5

TUTTA LA BELLEZZA E IL DOLORE documentario, diretto da Laura Poitras. Durata 117 minuti.

È la storia dell’artista e attivista di fama internazionale Nan Goldin, raccontata attraverso diapositive, dialoghi intimi, fotografie rivoluzionarie e rari filmati, della sua battaglia per ottenere il riconoscimento della responsabilità della famiglia Sackler per le morti di overdose da farmaco. Il film intreccia il passato e il presente di Goldin, l’aspetto profondamente personale e quello politico, dalle azioni del P.A.I.N. presso rinomate istituzioni artistiche alle immagini di amici e colleghi catturate da Goldin, passando per la devastante Ballad of Sexual Dependency e la leggendaria mostra sull’AIDS Witnesses: Against Our Vanishing del 1989, censurata dal National Endowment for the Arts. La storia inizia con P.A.I.N., un gruppo da lei fondato per indurre i musei a rifiutare i fondi Sackler, togliere lo stigma alla dipendenza e promuovere strategie di riduzione del danno. Ispirato da Act Up, il gruppo ha orchestrato una serie di proteste atte a denunciare i Sackler e i crimini della Purdue Pharma, produttrice dell’ossicodone. Al centro del film campeggiano le opere d’arte di Goldin The Ballad of Sexual Dependency, The Other Side, Sisters, Saints and Sibyls e Memory Lost. In queste opere, Goldin ritrae gli amici rappresentandoli con bellezza e cruda tenerezza. Voto: 3 su 5

GIGI LA LEGGE documentario, diretto da Alessandro Comodin, con Pier Luigi Mecchia e Ester Vergolini. Durata 102 minuti.

È la storia di un vigile di nome Gigi, che lavora in campagna, laddove non succede mai niente di nuovo. Un giorno accade, però, che una giovane si suicidi, buttandosi sotto un treno e non è la prima volta che la cosa si verifica. È così che ha inizio un’indagine che cerca di trovare una spiegazione a questa serie di suicidi nel bel mezzo di una provincia alquanto strana, che sembra sospesa tra realtà e fantasia. Qui un giardino può rivelarsi una giungla e un poliziotto potrebbe essere sempre pronto a innamorarsi e a sorridere. Voto: 3 su 5

GINO SOLDÀ – UNA VITA STRAORDINARIA documentario del 2022, diretto da Giorgia Lorenzato, Manuel Zarpellon, con Guido Laurjni e Simone Moro. Durata 66 minuti.

Documentario su un personaggio di altissima levatura sportiva e umana. Gino Soldà, nato nel 1907, è un alpinista che ha fatto la storia. In questo documentario si ripercorrono le sue imprese più celebri tra cui le Piccole Dolomiti, le Tre Cime di Lavaredo la Marmolada e il Sassolungo. Soldà ha inoltre ricevuto vari riconoscimenti per la sua carriera e per il suo impegno civile. Infatti, nel 1943 da partigiano ha salvato molte vite dalle persecuzioni razziali, accompagnando chi era in pericolo attraverso sentieri alpini poco conosciuti a quei tempi. In questo film scopriamo, grazie alle testimonianze di chi lo ha conosciuto, la vita e l’eredità che ci ha lasciato quest’uomo straordinario. Voto: 3 su 5

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