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Al cinema. Il film francese di Woody Allen

–  I film nelle sale questa settimana. Il sorriso amaro del regista in “Un colpo di fortuna” girato a Parigi con attori del posto
– Ad anticipare la valanga di Natale è Diego Abantatuono. Le anatre di “Prendi il volo” decollano benissimo nell’anteprima

UN COLPO DI FORTUNA – COUP DE CHANCE commedia, diretto da Woody Allen, con Sara Martins e Lou de Laâge. Durata 93 minuti.

Molte volte crescere non significa fare le scelte giuste, ma rinunciare alla vita vera che si voleva vivere. E così quando all’improvviso torna il passato ci presenta il conto. Nel caso della bella Fanny (Lou de Lae) il passato ha il viso di Alain (Niels Schneider) che la riporta a quegli anni in cui lei a Parigi era più autentica, meno borghese, una vera bohémien. Questo il plot di Un colpo di fortuna di Woody Allen, già fuori concorso al Festival di Venezia (per molti il più bel film della scorsa edizione).

“Écrit et dirigé par Woody Allen”. Che strano effetto i titoli di testa in francese della versione originale di Coup de chance, cinquantesimo film del regista, presentato a Venezia, come sempre fuori concorso perché lui non crede nella competizione. A 88 anni, Allen ha realizzato un sogno: girare un film francese, interpretato da attori francesi che parlano francese, lingua a lui sconosciuta. Racconta la storia di Fanny e Jean (Lou de Laâge e Melvil Poupaud), una coppia all’apparenza perfetta. Lei ha abbandonato ogni velleità artistica ed è sposata con Jean (Melvil Poupaud), un ricco imprenditore dal misterioso lavoro, un self-made-man la cui passione principale è il train-set, un uomo che trascorre il suo tempo tra sale d’asta, ricevimenti e cocktail e che se gli chiedi quale sia la sua occupazione ti dice solo: «Rendo più ricco chi lo è già». Esattamente il contrario di Alain che vuole invece fare lo scrittore e al collezionismo di trenini elettrici preferisce le librerie antiquarie parigine, un calvados e le vecchie edizioni Gallimard.

Tra Fanny ed Alain è inevitabile una storia d’amore e di quelle tra le più pericolose perché montano lentamente e poi diventano velocemente burrascose e dagli sviluppi imprevedibili. «Mi stupisce che tu mi abbia riconosciuta!», dice Fanny ad Alain al loro primo occasionale incontro per strada. E lui a lei: «Ti avrei riconosciuta ovunque, ero pazzo di te all’epoca. Incredibile averti incontrata!».

Purtroppo, però la fortuna del titolo non è dalla parte di questi giovani amanti. Il ricco Jean ha infatti già assunto un detective privato per capire cosa sta accadendo alla moglie ed è comunque uno che non accetta di essere tradito senza vendicarsi. Da qui in poi i colori più vivaci del film, ovvero le luci di Vittorio Storaro, si spengono e si entra in quelli più sfumati del thriller. E questo con un finale straordinario.

Perché girare un film in francese? «Tutti noi siamo cresciuti con i film europei e abbiamo sempre sognato di fare un film europeo classico. Avevo voglia di sentirmi un regista francese, tedesco, italiano, insomma un regista europeo» ha detto Woody Allen a Venezia. «Sono sempre stato molto fortunato nella vita. Ho avuto genitori che mi amavano, moglie e figli e, a quasi 88 anni, non sono mai stato un giorno in ospedale. Anche come regista poi mi è andata bene e spero che per me questa fortuna continui». Voto: 4 su 5

IMPROVVISAMENTE A NATALE MI SPOSO commedia, diretto da Francesco Patierno, con Diego Abatantuono e Violante Placido.

Racconta come la famiglia di nonno Lorenzo (Diego Abatantuono), come ogni Natale, sia pronta a riunirsi nel suo hotel per festeggiare insieme le feste. Questa volta, però, la tranquillità delle festività natalizie viene scossa da un altro scioccante annuncio, fatto proprio da Lorenzo: l’uomo si è innamorato ed è intenzionato a sposarsi con la sua nuova fidanzata, che presenterà proprio in occasione del Natale. Tutta la famiglia rimane a bocca aperta, ma la più sconvolta dalla notizia è sua figlia Alberta (Violante Placido). Voto: 2.5 su 5

IL MALE NON ESISTE drammatico, diretto da Ryûsuke Hamaguchi, con Hitoshi Omika e Ryo Nishikawa. Durata 106 minuti.

Takumi e sua figlia Hana vivono nel villaggio di Mizubiki, vicino a Tokyo. Come le generazioni che li hanno preceduti, conducono una vita modesta secondo i cicli e l’ordine della natura. Un giorno, gli abitanti del villaggio vengono a conoscenza di un piano per costruire un glamping – un campeggio di lusso – a pochi passi dalle loro case e a pochi passi dalla dimora di Takumi. Il progetto offrirebbe ai residenti locali una comoda “fuga” nella natura, una prospettiva di un’altra quotidianità, di un nuovo benessere. Quando i rappresentanti dell’azienda costruttrice di Tokyo arrivano nel villaggio per tenere una riunione, diventa chiaro che il progetto avrà un impatto negativo sull’approvvigionamento idrico locale, causando disordini. L’equilibrio ecologico del villaggio e il modo di vivere civile dei suoi abitanti sono messi in pericolo con conseguenze che influenzano profondamente la vita di Takumi e della piccola Hana. Voto: 3 su 5

PRENDI IL VOLO animazione, diretto da Benjamin Renner, con Elizabeth Banks e Awkwafina.

Nell’anteprima della scorsa settimana è partito benissimo, raccogliendo in appena due giorni quasi mezzo milione di incasso. Racconta la storia di una famiglia di anatre, i Mallard, che segue ogni giorno la stessa routine, che consiste nel navigare nello stagno del New England. Al papà iperprotettivo Mack le cose vanno bene così, perché in questo modo può mantenere la sua famiglia al sicuro, mentre la mamma, Pam, vuole smuovere un po’ la vita familiare e mostrare ai loro due figli, Dax e Gwen, che là fuori c’è un mondo intero da scoprire. 

Quando una famiglia di anatre migratorie giunge nel loro stagno, descrivendo luoghi lontani e strabilianti, Pam riesce a convincere Mack a fare un viaggio di famiglia, che li porti sui cieli di New York City fino alla Giamaica tropicale. Mentre viaggiano in direzione sud, i Mallard si rendono conto che non possono rispettare fedelmente il loro itinerario ben organizzato. Quest’esperienza, però, li porterà più lontano di quanto avessero immaginato e permetterà loro non solo di conoscersi meglio l’un l’altro, ma anche di più se stessi. Voto: 3.5 su 5

THE ETERNAL MEMORY documentario, diretto da Maite Alberdi. Durata 85 minuti.

Ci mostra la vita di Augusto Góngora, uno dei più noti giornalisti e presentatori televisi cileni, e sua moglie Paulina Urrutia. Nel 2014, a Augusto è stato diagnosticato il morbo di Alzheimer e da quel momento la loro vita è cambiata. Paulina si prende cura di lui, lo aiuta a lottare contro un male che minaccia di rubargli l’identità. Una sfida quotidiana che la coppia affronta con amore e dedizione, senza perdere il sorriso e il senso dell’umorismo. Per Augusto, abituato a tenere viva la memoria di eventi cruciali per il suo Paese, come le atrocità della dittatura di Pinochet, diventa difficile ricordare i piccoli e grandi eventi della sua vita. Giorno dopo giorno, senza arrendersi, i due combattono coraggiosamente contro gli ostacoli e i limiti posti dalla malattia che avanza inesorabilmente. Voto: 4 su 5

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