Flash

Addio Terry Hall, voce della rivolta ska

The Specials
Il cantante della leggendaria band britannica The Specials, nata nel 1977, è scomparso a 63 anni dopo una breve malattia. Portò nuovi ritmi e una coscienza sociale alla new wave inglese

Terry Hall, il cantante degli Specials ed ex membro dei Fun Boy Three e dei Colourfield, è morto all’età di 63 anni.  «È con grande tristezza che annunciamo la scomparsa, a seguito di una breve malattia, di Terry, il nostro bellissimo amico, fratello e uno dei più brillanti cantanti, cantautori e parolieri che questo Paese abbia mai prodotto», hanno twittato gli Specials.

Gli Specials sono riconosciuti come tra i più grandi esponenti del genere ska britannico e della 2 tone ska, che mischia anche influenze punk e new wave. Hall si unì alla prima incarnazione– quando si chiamava Automatics – poco dopo la formazione della band di Coventry nel 1977, in sostituzione del cantante Tim Strickland. Dopo un periodo come Coventry Automatics, sono diventati Special AKA, meglio noti come Specials. La pionieristica band ska è cresciuta grazie al supporto di Joe Strummer, che li aveva invitati a supportare i Clash dal vivo, e del DJ di BBC Radio 1 John Peel.

Pubblicarono il loro singolo di debutto, Gangsters (una rielaborazione di Al Capone di Prince Buster) nel 1979, raggiungendo la sesta posizione nella classifica dei singoli del Regno Unito. Avrebbero dominato la Top 10 nei due anni successivi, raggiungendo il picco con il loro secondo singolo numero 1 e cavallo di battaglia, Ghost Town, nel 1981. I testi, scritti dall’autore principale della band, Jerry Dammers, trattavano del degrado urbano della Gran Bretagna, della disoccupazione e dei giovani senza diritto di voto.

«Non ce la faccio più», cantavano gli Specials, «la gente si arrabbia». Intuirono il momento giusto: nelle città della Gran Bretagna scoppiò la peggiore rivolta del secolo. La loro popolarità raggiunse l’apice all’inizio dell’estate 1981 quando in tutto il Regno Unito scoppiarono incidenti tra giovani neri e polizia in risposta alla discriminazione razziale e all’uso di tattiche di fermo e perquisizione. Ghost Town è rimasto al numero 1 per tre settimane, trascorrendo dieci settimane nella Top 40, ed è ampiamente considerato uno dei più grandi dischi pop di tutti i tempi. 

«Tutto ciò avvenne mentre nelle classifiche dominava la musica alla Human League: sintetizzatori e tagli di capelli flosci», dice Billy Bragg, il più importante cantautore politico britannico, che, nell’estate del 1981, aveva da poco lasciato l’esercito. «Ghost Town ha riassunto quante cose eccitanti accadessero in città durante il punk. Chiaramente gli Specials e un’intera generazione erano stati enormemente ispirati da ciò che era accaduto con il punk, culturalmente, socialmente e politicamente. E rappresentarono una svolta decisiva perché la new wave ritornasse su quei binari».

Tra i più grandi successi degli Specials, oltre a Ghost TownToo Much Too Young e la reinterpretazione dell’immortale A Message to You Rudy, cover di Dandy Livingstone e traccia d’apertura del loro album d’esordio Specials del 1979.

Hall ha continuato a lavorare con Colourfield, Terry, Blair & Anouchka e Vegas prima di pubblicare due album da solista in studio. Ha collaborato con artisti del calibro di Dave Stewart, Lightning Seeds, Sinéad O’Connor, Stephen Duffy, Dub Pistols, Gorillaz, Damon Albarn, D12, Tricky, Junkie XL, Leila Arab, Lily Allen, Shakespears Sister, Salad e Nouvelle Vague.

Nel 2008, sei membri della band – meno Dammers, che possedeva i diritti sul nome della band – si sono esibiti a sorpresa sul palco principale del Bestival. Hanno continuato a fare tournée, incluso un concerto con i Rolling Stones, esibendosi fino a quest’anno.

Nel 2019, la band ha pubblicato un nuovo album in studio intitolato  Encore. È andato direttamente al primo posto nella classifica degli album del Regno Unito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *