Storia

Addio Gal Costa, una delle più grandi voci del Brasile

La cantante aveva 77 anni. La sua morte è arrivata inattesa dopo un intervento chirurgico per rimuovere un nodulo nella narice. Aveva in programma un tour europeo in questo mese. Il cordoglio del presidente Lula. È stata la musa di Cateano Veloso e Gilberto Gil. Spirito ribelle, mostrò il seno in segno di protesta contro il falso moralismo del Paese

Gal Costa, una delle più grandi voci della musica brasiliana, è morta questo mercoledì all’età di 77 anni a San Paolo. Le cause della morte non sono state rivelate: la cantante si stava riprendendo da un intervento chirurgico per rimuovere un nodulo nella narice. L’operazione l’aveva costretta a cancellare la sua partecipazione all’edizione del Primavera Sound che si è tenuta lo scorso weekend nella città brasiliana. Era stata in giro in tutto il Brasile con il tour As várias pontas de uma estrela, durante il quale aveva eseguito alcuni dei suoi successi degli anni Ottanta, e questo novembre aveva programmato di esibirsi in diverse capitali europee.

La sua morte conclude 57 anni di una carriera iniziata a Salvador de Bahia grazie al sostegno della madre. Inizia nel 1965, incidendo brani inediti di Caetano Veloso e Gilberto Gil, altri due autori senza i quali è impossibile capire la sua carriera. Gal si chiamava ancora Maria da Graça quando lanciò Eu vim da Bahia, una dichiarazione di intenti sulla sua origine firmata da Gil. Tre anni dopo sarebbe arrivato Baby, di Veloso, una delle sue canzoni più iconiche. Il suo timbro vocale, acuto, dolce e raffinato, stordì chi si aspettava una cantante pudica e inquadrata in una proposta convenzionale. Gal, come veniva semplicemente chiamata in Brasile, ha sempre infranto gli schemi. Nel corso dei decenni ha flirtato con tutti i tipi di ritmi e stili musicali: dal tropicalismo di Veloso, Gil e compagnia, al rock di Cazuza o allo swing di Jorge Ben Jor.

Uno dei momenti salienti della sua carriera è la sua partecipazione al gruppo Doces Bárbaros, composto da Gil, Veloso e Maria Bethânia. Fino a poco tempo si ipotizzava un tour che riunisse il quartetto d’oro della musica popolare brasiliana, ma quell’incontro non sarà più possibile. Per consolarsi c’è un repertorio immenso. Gal Costa ha pubblicato più di quaranta album, tra i quali spiccano Fa-talIndia e Profana. Il suo ultimo album con brani inediti, A pele do futuro, è del 2018, anche se l’anno scorso ha rivisitato alcuni dei suoi classici in Nenhuma dor, insieme a giovani cantanti come Criolo, Tim Bernardes e Seu Jorge.

Gal Costa era un’artista molto attenta a ciò che accadeva intorno a lei. È sempre stata molto vicina a ciò che stavano facendo le nuove generazioni. Ha suonato sia nei teatri per donne nostalgiche che nei festival hipster dove i trentenni la veneravano. Uno dei suoi ultimi successi, Cuidando de longe, è stato registrato con Marília Mendonça, morta in un incidente lo scorso anno a soli 26 anni. Lo spirito irriverente che ha sempre mostrato come cantante e come persona l’ha aiutata a rinnovare il suo pubblico con totale naturalezza. Non ha mai avuto paura di immergersi in diversi stili musicali, né ha avuto paura di posizionarsi politicamente. Un concerto del 1994 in cui ha scoperto i seni in segno di protesta contro il falso moralismo del Paese è stato uno dei momenti più virali nel Brasile contemporaneo prima che esistesse il virus.

Nel suo ultimo concerto, lo scorso settembre al festival Coala di San Paolo, aveva espresso il suo sostegno a Lula da Silva e aveva chiesto di votare «con saggezza e intelligenza, senza odio e con amore». Oggi il presidente eletto l’ha ricordata sui suoi social network insieme a una foto di entrambi che si abbracciavano: «Gal Costa è stata uno dei più grandi cantanti del mondo, uno dei nostri principali artisti a portare il nome e i suoni del Brasile per l’intero pianeta. Il suo talento, la sua tecnica e la sua audacia hanno arricchito e rinnovato la nostra cultura, formato e segnato la vita di milioni di brasiliani», ha scritto.

Il presidente Lula abbraccia Gal Costa

La sua morte ha provocato un forte shock nel Paese, soprattutto perché l’intensa attività del cantante in questi mesi non aveva fatto pensare ad alcun serio problema di salute. L’ex presidente Dilma Rousseff ha affermato che il Brasile è rimasto sconvolto per la perdita di una dei suoi più grandi cantanti. Gilberto Gil si è detto «triste e sgomento» per la morte di sua «sorella». Oltre a una legione di fan e amici della musica, la morte dell’artista lascia orfano Gabriel, un ragazzo di 17 anni che Gal aveva adottato quando aveva 2 anni dopo averlo incontrato in un orfanotrofio a Rio de Janeiro. È uno dei pochi dettagli noti sulla vita personale di una cantante che ha sempre messo la sua musica al primo posto.

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