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A Sanremo per conquistare un posto da “big”

Venerdì 16, in diretta su Rai1, la finale dei Giovani: dodici in gara, sei andranno all’Ariston. Unico siciliano, il bagherese Giuseppe Puleo, ovvero Giuse The Lizia, che il Festival l’ha scoperto da pochi anni: «Prima eravamo ribelli». La sua “Sincera” è fra le proposte più interessanti. Le pagelle dei brani in gara. Il 27 dicembre comincia il FantaSanremo: le novità

Da tre mesi indossa una sciarpa per proteggere la gola da colpi d’aria. «Non la tolgo mai, soprattutto in questo periodo tra raffreddori, influenze e virus che girano c’è sempre il mal di gola dietro l’angolo». Ma quello che più preoccupa Giuse The Lizia, alla vigilia della finale di Sanremo Giovani che si svolgerà venerdì 16 dicembre nel teatro del Casinò, è l’aspetto emotivo. «Si cerca di restare abbastanza tranquilli, rilassati, ma chiaramente la tensione resta». 

Dalla sua parte c’è la consapevolezza di aver accumulato una importante esperienza grazie a una intensa attività concertistica. Il ventunenne nato e cresciuto a Bagheria, alla cui anagrafe è registrato con il nome di Giuseppe Puleo, ha suonato quasi tutta l’estate e per il prossimo anno ha già in programma altri appuntamenti “live”, uno dei quali il 18 gennaio ai Candelai di Palermo. Insomma, tanta gavetta prima di giocare la carta Sanremo. Anche se il ragazzo palermitano, ormai di stanza fra Bologna e Milano, confessa di aver scoperto il Festival soltanto negli ultimi anni.

«Da quando sono nato, quindi negli ultimi vent’anni, non l’ho seguito in maniera assidua, soprattutto durante gli anni della ribellione in cui ascoltavo solo le cose indipendenti. Si giocava a fare gli elitari nei confronti del Festival, anche perché preferiva un certo tipo di musica italiana non proprio scintillante. Negli ultimi anni Sanremo è ritornato di moda, perché è cambiato l’approccio nella scelta dei cantanti».

Senza, tuttavia, influenzare gli orientamenti musicali di Giuse The Lizia. Tutt’altro. Sincera, la canzone con cui è in gara, è un brano nu-soul dal ritmo contagioso fatto apposta per le radio piuttosto che per il Festival. «Quando siamo andati in studio, non pensavamo per niente a Sanremo», conferma. «Abbiamo trovato questo sound un po’ tra il funky, il jazz ed il mio rappato tipico. Ci è piaciuto tanto e a posteriori abbiamo pensato che fosse effettivamente il pezzo giusto per Sanremo, perché c’è tutto Giuse The Lizia in questa canzone, sia nella musica sia nel testo».

TUTTI SCOGNOMATI. I 12 giovani in gara, da sinistra in senso orario: gIANMARIA, Giuse The Lizia, Maninni, Mida, Olly, Sethu, Shari, Will, Colla Zio, Fiat 131, Noor, Romeo & Drill

Tra le dodici canzoni in concorso, Sincera è quella che emerge sia dal punto di vista sonoro, sia nel testo molto intimo e personale. Una delle poche proposte originali in uno schieramento dove per gran parte i modelli di riferimento sono Mahmood e Blanco, ovvero i vincitori della scorsa edizione di Sanremo fra i “big”, che hanno sostituito Ultimo, al quale si rifacevano le “nuove proposte” dell’anno scorso. Questi i cantanti – tutti scognomati – in gara e le nostre valutazioni dopo aver ascoltato le canzoni:

  • La città che odi – gIANMARIA 

Dal palco di XFactor a quello di Sanremo col suo modo di cantare nervoso, a scatti, stile Blanco. Voto 4

  • Sincera  Giuse The Lizia

Nu soul, ritmo contagioso. Voto 6

  • Mille porte – Maninni

Deja vu, l’attacco riecheggia altri brani. Una ballata alla Diodato. Voto 5

  • Maldité  Mida

Imitazione di Mahmood nell’uso del falsetto. Proposta comunque gradevole. Voto 5

  • L’anima balla  Olly

Altro clone di Mahmood. Ritmo più spinto. Voto 4

  • Sottoterra  Sethu

“Ho una pistola nel cassetto, ma non la userò”. “Per te morirò come un tossico”. Sono alcune delle frasi del testo. Stile Blanco. Voto 4

  • Sotto voce  Shari

Una delle due donne rimaste in gara a conferma della misoginia del Festival. Versione al femminile di Mahmood. Canta del suo funerale, sprazzi rap, interpretazione sofferta. Voto 5

  • Le cose più importanti  Will

Stile Blanco, poca originalità. Banale. Voto 5

  • Asfalto  Colla Zio

Achille Lauro incontro gli Stato Sociale. Voto 6

  • Pupille  Fiat 131

Trap melodico e melenso. Banale Voto 4

  • Tua Amelie  Noor

Mamma kirghisa, papà di Bergamo, è l’altra donna in gara. Ballata romantica, storia di dolore e di violenza, con un messaggio di speranza finale. Voto 5.5

  • Giorno di scuola  Romeo & Drill

Rapper da gita scolastica. Voto 4

I dodici finalisti si esibiranno venerdì 16 dicembre in diretta su Rai1 e saranno valutati da una giuria composta dalla commissione musicale e dal direttore artistico. I primi sei classificati guadagneranno il diritto di partecipare con un nuovo pezzo inedito al Festival di Sanremo 2023, aggiungendosi ai 22 “big” già annunciati e che saranno presenti alla finale di Sanremo Giovani per annunciare il titolo della canzone che presenteranno sul palco del Teatro Ariston nel corso delle serate che si svolgeranno da martedì 7 a sabato 11 febbraio. 

I Baudi, la moneta del FantaSanremo

Dopo la finale di Sanremo Giovani, verrà anche pubblicato il regolamento del FantaSanremo, al quale si potrà cominciare a giocare dal 27 dicembre quando verranno svelate le “fantaquotazioni” dei 28 cantanti in gara. Il meccanismo rimane lo stesso: ogni giocatore avrà a disposizione 100 Baudi (la moneta di scambio non poteva che essere intitolata al decano dei conduttori sanmeresi) per comporre la sua squadra, scegliendo cinque dei cantanti in gara e nominandone uno capitano. «L’anno scorso  si è creato un effetto booster, grazie agli artisti, alle loro fanbase e ad Amadeus che ha lasciato fare divertito», spiega all’Adnkronos Giacomo Piccinini, uno dei fondatori del gioco. «Si è creata la tempesta perfetta. Una combinazione di eventi che ha fatto volare il FantaSanremo ed ha fatto bene anche al Festival, aumentando le interazioni di giovani e giovanissimi con il Festival. Molti cantanti ci hanno ringraziato anche per l’effetto che il gioco ha avuto sull’allentamento della tensione della gara».

Fra le novità dell’edizione di quest’anno, “battere il cinque” con il co-conduttore Gianni Morandi farà guadagnare al cantante in gara 10 punti; indossare gli occhiali da sole sul palco del Teatro Ariston non sarà più un malus ma un bonus da 5 punti, il bonus Dargen D’Amico, intitolato al cantante che lo scorso anno ha sdoganato e imposto l’accessorio durante tutte le sue esibizioni. Al contrario, nominare il FantaSanremo sul palco non sarà più un bonus ma un malus che toglierà all’artista in gara 10 punti.

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