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“War – La guerra desiderata”, un film profetico

Se tra Italia e Spagna scoppiasse il conflitto… La commedia surreale e distopica (ma neppure troppo) di Riccardo Zanasi presentata alla Festa di Roma. «Scritto nel 2019, tre anni dopo, mentre ero al montaggio, la Russia ha invaso l’Ucraina»

«Abbiamo scritto il film nella primavera del 2019. Nella primavera di tre anni dopo, mentre ero al montaggio e la Russia aveva iniziato l’invasione in Ucraina, mi chiama un amico e mi dice: “Tu sei un veggente”. E io rispondo: “No, io non prevedo il futuro, è il futuro che sta andando all’indietro”. La penso davvero così. E mi auguro, nell’orrore di quello che sta succedendo, che il cinema possa ancora una volta rimettere il futuro dove è giusto che stia. Dopo il presente. Il cinema dovrebbe aggredire la realtà, non il contrario». Il regista Riccardo Zanasi introduce così War – La guerra desiderata, il film presentato oggi alla Festa del Cinema di Roma 2022 e che vede protagonisti Miriam Leone, Edoardo Leo, con Giuseppe Battiston, Carlotta Natoli e Stefano Fresi.

Una commedia surreale e distopica nella quale i protagonisti sono Tom, laureato in lingue romanze, che alleva vongole (Edoardo Leo). Lea (Miriam Leone), la figlia maggiore del sottosegretario alla Difesa, fa la terapeuta all’Asl. Al primo incontro è subito scontro. Ma non è nulla in confronto a ciò che succede intorno a loro: un tragico incidente diplomatico tra Spagna e Italia sta scatenando l’impensabile, una guerra nel cuore dell’Europa. E, per quanto incredibile, soltanto Tom e Lea sembrano poterla fermare. Una war-comedy che il destino, reso folle dalla storia, ha voluto disperatamente attuale.

C’è piazza del Popolo a Roma piena di blindati, ci sono persone che gridano mentre corrono via, ci sono militari armati e sullo sfondo si sentono le prime sirene. Siamo a Roma ma tutto quello che vediamo sullo schermo cinematografico è tragicamente vicino a quello che vediamo accadere dallo scorso 24 febbraio in Ucraina. «C’è stato un momento in cui giravamo il film, era agosto ed era caldissimo», racconta Miriam Leone. «Intorno c’erano tute mimetiche, urla, mezzi blindati, mi sono fermata un istante e mi sono chiesta: “Ma se succedesse a me, io come reagirei? Con coraggio come Lea o la paura mi paralizzerebbe?”. Non mi sono data una risposta ma penso che porsi una domanda sia già molto importante. A me piacerebbe che questa urgenza l’avessimo anche nella pace». 

Edoardo Leo e Giuseppe Battiston

Mai come questa volta il destino, o il caso che sia, ha reso il cinema un detonatore della realtà. E War-La guerra desiderata, con il tono fondamentale della commedia pone diverse domande. La prima è quella che si pone Tom: «Quand’è che siamo impazziti?». «Da parecchio tempo», commenta Edoardo Leo. «Forse eravamo già fuori di testa, non c’è un giorno netto in cui succede, c’è un nostro deteriorarsi nel mondo. Il cinema ci pone delle domande su cosa siamo diventati e come reagiamo davanti a eventi simili. È importante che lo possa fare una con una commedia». 

Nelle sale dal 10 novembre.

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