– Film e serie tv in uscita nella settimana dal 18 al 24 marzo. Su Sky si riaccendono i riflettori sul dietro le quinte del cinema italiano
– “Palm Royal”, comedy ambientata nell’alta società, su Apple Tv; Disney+ riscopre i vecchi X-Men; il remake di “Road House” su Prime Video
– Su Netflix debutta “Il problema dei tre corpi”, una delle serie più attese dell’anno: i creatori sono gli stessi de “Il Trono di Spade”
“Studio Battaglia 2” (da martedì 19 su Rai1)
Martedì 19 marzo su Rai1 prende il via la seconda stagione di Studio Battaglia, una produzione Palomar con Tempesta in collaborazione con Rai Fiction per la regia di Simone Spada, che vede protagonisti Barbora Bobulova, Lunetta Savino, Miriam Dalmazio, Giorgio Marchesi, Marina Occhionero, Carla Signoris, Thomas Trabacchi, con la partecipazione di Massimo Ghini. La serie riprende le linee narrative rimaste in sospeso, sempre nel solco del legal drama misto a comedy familiare, con un punto d’osservazione tutto al femminile e una sceneggiatura, ancora firmata da Lisa Nur Sultan, attenta ai temi più attuali: diritto all’oblio, divorzio breve, haters online, adozioni, figli che non raggiugono l’indipendenza economica, separazioni in tarda età, relazioni tossiche e difesa della privacy.
“Palm Royale” (da mercoledì 20 marzo su Apple Tv +)
Il 20 marzo arriva su Apple Tv+ Palm Royale, la serie comedy ambientata nell’alta società di Palm Beach del 1969 con un cast stellare e un cocktail formidabile di abbronzature chic, locali glamour ma soprattutto tanti, tantissimi segreti e il tema ancora attuale dell’ambizione di voler contare nei circoli che contano. Interpretata e prodotta esecutivamente da Kristen Wiig e dal premio Oscar Laura Dern, la serie vede nel cast anche Allison Janney, Ricky Martin (che torna a recitare dopo il successo di American Crime Story: L’assassinio di Gianni Versace di Ryan Murphy), Josh Lucas, Leslie Bibb, Amber Chardae Robinson, Mindy Cohn, Julia Duffy e Kaia Gerber, con la partecipazione straordinaria del leggendario Bruce Dern e dell’iconica e pluripremiata Carol Burnett.
Palm Royale farà il suo debutto su Apple TV+ con i primi tre episodi, seguiti da nuovi episodi ogni mercoledì fino all’8 maggio. Narra la storia di persone splendidamente impossibili e segue le vicende di Maxine Simmons (interpretata da Kristen Wiig) nel tentativo di assicurarsi un posto al tavolo più esclusivo d’America: l’alta società di Palm Beach. Mentre Maxine cerca di attraversare quella linea impermeabile tra “chi ha” e “chi non ha”, la serie pone le stesse domande che ancora oggi ci lasciano perplessi: quanto di te stesso sei disposto a sacrificare per ottenere quello che ha qualcun altro? Insomma, Maxine è una socialite in cerca di affermazione che fa di tutto per affermarsi nella high society. L’unico problema è che il marito, a cui deve gran parte della sua fortuna, la sta lasciando per mettersi con la segretaria ventenne.
Ambientata nel 1969, l’anno dell’elezione di Richard Nixon alla presidenza degli Stati Uniti ma anche dello sbarco sulla Luna, Palm Royale è una testimonianza di tutti gli outsider che lottano per garantirsi la loro opportunità di emergere e appartenere veramente a se stessi. Gli anni Sessanta sono stati un decennio di incredibile trasformazione sociale, il boom economico ha permesso scalate impensabili e anche i circoli più chiusi si sono, in certe occasioni, aperti alle novità. Liberamente basata sul romanzo Mr. and Mrs. American Pie di Juliet McDaniel e prodotta dagli Apple Studios, Palm Royale è scritta e diretta da Abe Sylvia, che è anche produttrice esecutiva e showrunner.
“X-Men ‘97” (da mercoledì 20 marzo su Disney+)
X-Men: The Animated Series, andato in onda per cinque stagioni e 76 episodi dal 1992 al 1997, fu uno dei cartoni più apprezzati di quel periodo. Ora torna nella serie animata X-Men ’97, disponibile su Disney+ dal 20 marzo. Le vicende si ricollegano direttamente a quelle della serie originale: dopo la morte del professor Charles Xavier, avvenuta nell’ultimo episodio, i protagonisti Wolverine, Ciclope, Jean Grey, Tempesta, Rogue e Jubilee dovranno ritrovare la fiducia in loro stessi. Il tutto mentre il ritorno del nemico Magneto mette in pericolo l’esistenza stessa dell’accademia e degli X-Men.
“Life & Beth 2” (da mercoledì 20 marzo su Disney+)
Amy Schumer è Beth, giovane donna di successo che vende vini e vive a Manhattan con il suo compagno di lunga data. Tutto bene fino a quando un incidente non mette a soqquadro la vita apparentemente dorata della protagonista, che si ritrova a guardarsi indietro e rivivere il suo passato per capire come e quando è diventata la persona che è. Sin qui la prima stagione di Life & Beth: nella seconda, disponibile su Disney+ dal 20 marzo, Beth comincia a pensare al matrimonio, ma con lei nulla si rivela mai semplice. Nel cast, accanto a Schumer, anche Michael Cera; fra le guest star Amy Sedaris, Jennifer Coolidge e Margaret Cho.
“Road House” (da giovedì 21 marzo su Prime Video)
Sulla piattaforma di streaming on demand Prime Video sta per arrivare il remake di Road House, celebre cult del 1989 con protagonista Patrick Swayze. In questo remake firmato dal regista di Barry Seal (Edge of Tomorrow e The Bourne Identity), con Jake Gyllenhaal nel ruolo del buttafuori Dalton, il focus viene spostato dal Missouri alle Florida Keys e il protagonista, al posto del duro modello con acconciatura da copertina, qui diventa un tormentato ex combattente UFC interpretato da un generoso, auto-ironico e semplicemente perfetto Gyllenhaal, che si conferma in grande spolvero dopo l’ottimo The Covenant di Guy Ritchie (sempre disponibile su Prime Video). Una rivisitazione meno erotica del cult originale, del resto i tempi sono cambiati, ma molto più action e cruda.
“Il problema dei tre corpi” (da giovedì 21 marzo su Netflix)
Quel che ha deciso una donna cinese negli anni Sessanta condizionerà il futuro dell’umanità. E, oggi, cinque scienziati devono mettere insieme le forze per salvare il pianeta. Ecco Il problema dei tre corpi, una delle serie più attese dell’anno. I creatori sono gli stessi de Il Trono di Spade, David Benioff e D.B, Weiss, e anche qui c’è una saga di romanzi da cui partire: la trilogia di fantascienza dell’autore cinese Liu Cixin intitolata Memoria del passato della Terra (“Il problema dei tre corpi” è il titolo del primo romanzo). Anche nel cast tornano alcuni volti noti de Il Trono di Spade, come Liam Cunnigham (Ser Davos), John Bradley (Samwell Tarly) e Jonathan Pryce (l’Alto Passero). La serie sarà disponibile su Netflix da giovedì 21 marzo.
Qualcuno ha paragonato la serie a Lost, riflettendo sul fatto che un consumatore del 2024 potrebbe cercare qualcosa di più semplice e coinvolgente da seguire, mentre per qualcun altro i primi episodi dello show sono simili alla prima parte di Dune, servendo soltanto da introduzione e quasi da trailer a tutto quello che debba ancora venire. C’è naturalmente chi ha apprezzato questa grande complessità e la necessità da parte del pubblico di rimanere concentrato e attento per unire i puntini del racconto, nonostante, un po’ per tutti, sarà complicato che la serie riesca ad ottenere un successo praticamente unanime e globale, come successo per la trasposizione dai romanzi di George R.R. Martin.
“Call my agent” (da venerdì 22 marzo su Sky)
Si riaccendono i riflettori sul dietro le quinte del cinema italiano. Un nuovo capo, storie d’amore inaspettate e tante guest star per la seconda serie di Call my agent, la serie Sky Original disponibile dal 22 marzo (e instreaming solo su Now) con due nuovi episodi a settimana. La serie è diretta da Luca Ribuli e scritta da Lisa Nuar Sultan. In sei episodi, luci e ombre, humour e glamour. Al centro ancora le vicissitudini della CMA, la Claudio Maiorana Agency, immaginaria agenzia di spettacolo. Guest star: Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, Gabriele Muccino e Gian Marco Tognazzi, Claudio Santamaria, Serena Rossi, Elodie e Sabrina impacciatore. Fiorello è un grande fan, è stato contattato ma al momento ha detto di no.
La serie è il remake del cult francese Dix pour cent, che racconta il dietro le quinte del mondo del cinema. «È stato creato un mondo italiano che fa dimenticare il format originale che è stata una grande idea televisiva, forse la più bella dopo i grandi reality show come il Grande Fratello», spiega il produttore di Palomar Carlo Degli Esposti. «Ci divertiamo moltissimo a farla, e questo è l’ingrediente che fa trasparire la sensazione agli spettatori».
Confermati i protagonisti Michele Di Mauro, Sara Drago, Maurizio Lastrico, Marzia Ubaldi, Sara Lazzaro, Francesco Russo, Paola Buratto, Kaze, Pietro De Nova, Emanuela Fanelli e Corrado Guzzanti. «Nello scrivere mi sono sentita liberissima, ovviamente poi in fase di montaggio non avevo l’ultima parola e alcune scelte le ho trovate molto dolorose», spiega la sceneggiatrice Lisa Nur Sultan. «Ma non stiamo parlando di censura, solo di normali relazioni tra chi scrive, chi legge, chi monta e chi ha l’ultima parola». E se c’è un messaggio nella serie è che «bisogna prendersi meno sul serio, non ci sono tragedie, le tragedie sono altre. Può piacere molto, può non piacere per niente ma è la vita, se c’è un messaggio dunque è quello».
La seconda stagione è stato un bell’impegno anche per il regista Luca Ribuoli: «Impegnativa, c’erano novità. La scrittura andava verso un cambiamento, è stata cercata una indipendenza maggiore rispetto alla serie originaria, anche perché gli anni passano, e a questo abbiamo partecipato tutti».