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Tv. Raffa, Berlino, Super Mario

– Film e serie tv in uscita questa settimana. Su Disney+ la docuserie su Raffaella Carrà. Lo spin-off del successo “La casa di carta” su Netflix
– Il blockbuster tratto dal gioco Nintendo arriva su Sky, mentre la Rai programma “Il giro del mondo in 80 giorni” con due anni di ritardo

“Super Mario Bros – Il Film” (da martedì 26 dicembre su Sky)

Dopo gli incassi record in sala, arriva in prima tv su Sky Super Mario Bros – Il Film, blockbuster d’animazione di Nintendo e Illumination, con i due idraulici più famosi nella cultura popolare degli ultimi quarant’anni, martedì 26 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su Now e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic, da una sceneggiatura di Matthew Fogel, nella versione italiana vede la partecipazione e il doppiaggio di Claudio Santamaria, che presta la voce all’iconico personaggio di Mario. Il film racconta la storia di due idraulici di Brooklyn che sono fratelli e migliori amici: Mario, quello coraggioso e pronto all’azione, e il perennemente ansioso Luigi, che preferirebbe non andare da nessuna parte.

“Raffa” – docuserie (da mercoledì 27 dicembre su Disney+)

Raffaella Carrà a 360 gradi, da Trieste in giù, tra pubblico e privato, dall’infanzia in Romagna fino a Roma, passando anche per Hollywood, Città del Messico, Madrid, Buenos Aires e Lima. Tutto quello che è stato detto, ma in chiave più intima, con tante testimonianze a cominciare da Fiorello e Tiziano Ferro, e moltissimo materiale inedito e anche immagini di repertorio in bianco e nero. Tutto questo è Raffa, prima docuserie su Raffaella Carrà disponibile in tutto il mondo dal 27 dicembre su Disney+, tre episodi da un’ora – diretti da Daniele Luchetti – che raccontano la vita privata e pubblica dell’icona della tv. La donna e il simbolo, svelata con testimonianze dirette e materiali d’archivio esclusivi. Raffa è una produzione originale che ripercorre la straordinaria vita di una delle leggende della cultura pop in tutto il mondo. La docuserie è scritta da Cristiana Farina con Barbara Boncompagni. 

Chi è Raffaella Carrà? Chi si nasconde dietro l’immagine della star italiana più famosa e amata all’estero, dietro i 60 milioni di dischi venduti, i successi televisivi, i film e le tournée internazionali? Simbolo di libertà e di parità tra i sessi negli anni Settanta, regina della tv pubblica negli anni Ottanta e icona Lgbtq+ negli anni ‘Novanta, Raffaella è un mito che supera ogni barriera culturale e generazionale e che il pubblico di tutto il mondo ha amato per oltre cinquant’anni. Eppure, Raffaella è un mistero di cui nessuno possiede la chiave. Riservata per natura e gelosissima del suo privato, è una donna che ha lottato per affermarsi in un mondo di uomini, ma anche una donna che ha amato e sofferto. La docuserie ripercorrerà la vita pubblica e privata dell’artista, a partire dall’infanzia in Romagna segnata dall’abbandono del padre, fino al flirt “da copertina” con Frank Sinatra al cui fianco ha lavorato al cinema, i suoi due grandi amori Gianni Boncompagni e Sergio Japino, il rimpianto per una maternità mancata, gli amati nipoti, i mille trionfi e qualche insuccesso, crisi e rinascite. 

Luchetti regala nel film perle inedite tra provini mai visti, debutti televisivi, fotografie, interviste e super 8 privati, ripercorrendo anche la vita pubblica dell’artista. Raffaella sogna di diventare una ballerina, le sue caviglie sono troppo deboli, le dicono. Reinventatasi attrice, fatica ad emergere perché a quell’angelico volto di bambina si abbina un corpo da donna, che per molti direttori casting non funziona. L’occasione di una vita arriva con Il colonnello Von Ryan, al fianco di Frank Sinatra. Hollywood vuole Raffaella, proponendole un contratto triennale. Carrà vola a Los Angeles con sua madre, ma restia ad ogni tipo di compromesso decide di tornare in Italia, mollare tutto e ricominciare da zero. Con la trasmissione Rai Io, Agata e tu, condotta da Nino Ferrer nel 1970, Carrà chiede e ottiene tre minuti di assolo. In quei tre minuti si limita a ballare, come mai nessuno aveva mai aveva fatto prima in tv. L’Italia se ne innamora all’istante. La tv nazionale cambia, per sempre. Raffaella Pelloni diventa definitivamente Raffaella Carrà. Nasce il mito. 

Il docufilm di Luchetti ci mostra l’ascesa di una donna che in pochi anni ha rivoluzionato il costume del Paese, partendo da quell’ombelico in Canzonissima fino ad arrivare al Tuca Tuca con Enzo Paolo Turchi che fece tremare viale Mazzini. Colleghi di un tempo, amici e parenti raccontano la duplice Raffaella, quella privata e quella pubblica: Rosario Fiorello, Tiziano Ferro, Barbara Boncompagni, Salvo Guercio, Caterina Rita, Marco Bellocchio, Renzo Arbore, Loretta Goggi, Emanuele Crialese, Bob Sinclar e il mitico costumista/stilista Luca Sabatelli, da poco scomparso, tra i tanti, con Nick Cerioni, in lacrime, a ricordare l’importanza della Carrà per la comunità Lgbtq+. 

“Il giro del mondo in 80 giorni” (da mercoledì 27 dicembre su Rai 2)

Dopo la serie del 1989, con Pierce Brosnan nel ruolo del protagonista, torna in tv Il giro del mondo in 80 giorni. La storia è quella raccontata nel capolavoro di Jules Verne, con alcune variazioni. A Londra, nel 1872, il ricco gentiluomo Phileas Fogg decide di accettare la sfida dei suoi compagni di whist al Reform Club: completerà il giro del mondo in 80 giorni, un’impresa che secondo il Daily Telegraph è stata resa possibile dai grandi progressi della tecnologia. Ad accompagnarlo in quest’avventura, per la quale ha scommesso una considerevole somma di denaro, il maggiordomo Passepartout e – questa è una novità introdotta dalla serie – la giornalista Abigail Fix. Fogg è interpretato da David Tennant; nel cast anche Ibrahim Koma, Leonie Benesch, Jason Watkins. La serie è una coproduzione tra Francia, Germania e Italia, ma arriva sui nostri schermi con due anni di ritardo.

“War: Ira e Vendetta” (da giovedì 28 dicembre su Netflix)

Sons of Caliphate è un thriller politico nigeriano del 2016 disponibile su Netflix (due stagioni). Ora, a sette anni dal debutto, sulla stessa piattaforma arriva lo spin-off War: Ira e Vendetta. La serie segue le mosse che Nuhu Bula compie nel tentativo di diventare governatore, col supporto dell’astuta moglie Binta. Quando però Binta scopre che il marito vuole sposare una seconda moglie, le sue macchinazioni si concentrano su ciò che ha di più caro: il matrimonio. Nel cast della serie le star nigeriane Mofe Duncan, Rahama Sadau e Yakubu Mohammed.

“La Concierge Pokémon” (da giovedì 28 dicembre su Netflix)

Immagina un gruppo di Pokemon in vacanza in un resort situato in un’isola del sud. È il contesto in cui si svolge La Concierge Pokémon, serie in stop motion disponibile da giovedì 28 dicembre su Netflix che aggiunge un nuovo capitolo a uno dei franchise più famosi del mondo. La protagonista è la giovane Haru, che lavora come concierge del resort e si impegna al massimo per regalare qualche momento di benessere ai Pokémon ospiti. Ad aiutarla un esemplare di Psyduck, un Pokémon della prima generazione. La serie è stata scritta da Harumi Doki, la regia è di Iku Ogawa, la colonna sonora è firmata dalla cantante giapponese Mariya Takeuchi.

“Berlino” (da venerdì 29 dicembre su Netflix)

È lo spin-off della saga di Alex Pina La Casa di Carta, che debutta il 29 dicembre su Netflix. La serie, in otto puntate, segue una delle rapine più straordinarie del personaggio interpretato da Pedro Alonso, che ritorna nel ruolo dell’edonista e furbo Berlino che lo porta a rivivere i suoi anni d’oro, un periodo in cui non sapeva ancora di essere malato e non era rimasto intrappolato all’interno della zecca spagnola. Al suo fianco, anche loro nella capitale la sua nuova banda: Michelle Jenner (Isabel) interpreta Keila, un genio dell’ingegneria elettronica; Tristàn Ulloa veste i panni di Damiàn, un professore filantropo e il consigliere di Berlino.

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