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TV. Grandi attrici in scena

– Film e serie tv in uscita nella settimana dal 22 al 28 gennaio
– Sofia Vergara è “Griselda” la “regina della droga” su Netflix, Nicole Kidman guida il cast di “Expats” su Amazon Prime Video, Gwyneth Paltrow è fra i protagonisti della terza stagione di “American Horror Stories”
– Austin Butler, premio Oscar per “Elvis”, in “Masters of the air” su Apple TV+, una serie prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks
– “Bocche inutili” su Rai5 in occasione della Giornata della Memoria. Sister Boniface continua su Sky le imprese di Padre Brown. Su Paramount+ arriva “Sexy Beast”, prequel dell’omonimo film del 2000

“Bocche inutili” (lunedì 22 gennaio su Rai5)

In occasione della Giornata della Memoria, lunedì 22 gennaio andrà in onda su Rai5 alle 21.15, Bocche inutili un film di Claudio Uberti interpretato da Margot Sikabonyi, Lorenza Indovina, Nina Torresi, Morena Gentile, Anna Gargano, Sara Zanier, Lavinia Cipriani con la partecipazione di Patrizia Loreti.

La storia, che prende spunto da testimonianze reali e documentate, di donne sopravvissute all’Olocausto, racconta di Ester, ebrea italiana di 40 anni che viene lasciata sola dopo che la sua famiglia è stata radunata e portata via. Inviata al campo di transito di Fossoli, stringe una forte amicizia con Ada, ma la mano crudele del destino interviene per rimuoverla da lì in breve tempo. Ester non si perde d’animo, nemmeno quando viene mandata in un altro campo, evitando il convoglio verso Auschwitz che l’avrebbe portata a morte. Con Ada hanno una missione: salvare il bambino che Ester ha scoperto che sta portando dentro di sé, ma cosa rimane della fiducia riposta l’una nell’altra? Ester verrà tradita? Lei e il suo bambino non ancora nato saranno salvati?

“American Horror Stories 3” (da mercoledì 24 gennaio su Disney+)

American Horror Story è una serie del 2011 creata da Ryan Murphy e Brad Falchuck che in dodici stagioni ha fatto incetta di premi. Lo spinn-off antologico American Horror Stories, arrivato al terzo capitolo, ricalca la formula originale condensando quattro storie in quattro episodi. Il primo, intitolato Bestie, racconta di una giovane che cerca un legame con un misterioso amico online; in Daphne un dispositivo guidato dall’intelligenza artificiale si affeziona al suo utente; Tapeworm ha come protagonista una modella emergente; Organ si concentra invece su un tragico appuntamento al buio organizzato con un’app di incontri. Il cast della terza stagione comprende Jessica Barden e Gwyneth Paltrow.

“Le indagini di Sister Boniface 2” (da mercoledì 24 gennaio su Sky)

Inghilterra, anni Sessanta. Sister Boniface è una suora cattolica del convento di St. Vincent, nella città (immaginaria) di Great Slaughter. Produttrice di vino all’interno del convento, la suora ha completato un dottorato e Scienze forensi e comincia a collaborare con la polizia, in particolare con l’ispettore Sam Gillespie. Il personaggio di Sister Boniface è comparso per la prima volta nel sesto episodio di Padre Brown, di cui la serie – la seconda stagione su Sky e Now dal 24 gennaio – è uno spin-off. Nei suoi panni c’è la comica britannica Lorna Watson. Il convento è, nella realtà, il Princethorpe College di Rugby, nel Warwickshire.

“Griselda” (da giovedì 25 gennaio su Netflix)

Dopo Narcos, dedicata all’epopea di Pablo Escobar (e poi di Miguel Angel Felix Gallardo nello spin-off Mexico), un’altra serie Netflix ripercorre la vita di una figura chiave del narcotraffico in Sudamerica. S’intitola Griselda e prende il nome dalla protagonista Griselda Blanco, soprannominata la “Madrina della cocaina” e la “Regina della droga”. La miniserie in sei episodi firmata da Eric Newman ripercorre l’ascesa della protagonista, costretta a prostituirsi da adolescente e poi in grado di farsi strada nel mondo del narcotraffico fino a diventare una delle trafficanti più potenti (e spietate). Nel ruolo di Griselda Blanco c’è Sofia Vergara, nota per aver prestato il suo volto a Gloria Delgado-Pritchett in Modern Family. La serie sarà disponibile da giovedì 25 gennaio su Netflix.

“Sexy Beast” (da giovedì 25 gennaio su Paramount+)

Dopo The Woman in the Wall, disponibile dal 20 gennaio, Paramount+ si appresta a rilasciare un’altra serie destinata a catturare l’attenzione del pubblico in streaming. Giovedì 25 arriva Sexy Beast, prequel dell’omonimo film del 2000 con Ian McShane e Ben Kingsley, candidato a Oscar e Golden Globes come miglior attore non protagonista. La trama riporterà al centro della scena Gal Dove e Don Logan, i due protagonisti del lungometraggio, che stavolta saranno interpretati da James McArdle ed Emun Elliott. Si scoprirà il loro percorso per diventare i volti più temuti della criminalità londinese durante gli anni Novanta e i loro diverbi, soprattutto quando il primo inizia a frequentare la star del cinema per adulti DeeDee (Sarah Greene). Nel cast anche Stephen Moyer nei panni di Teddy Bass, che fa entrare Don e Gal nella sua rete criminale, e Tamsin Greig in quelli di Cecilia, sorella di Don.

“Expats” (da venerdì 26 gennaio su Amazon Prime Video)

Il centro di gravità attorno al quale ruota Expats, la nuova miniserie in sei episodi della scrittrice e regista Lulu Wang, in arrivo su Prime Video dal 26 gennaio, è una sconvolgente tragedia familiare. Attraverso molteplici linee temporali, un gruppo di donne residenti nel milieu multiculturale di Hong Kong avanza rapidamente verso questo momento in apparenza inevitabile, per poi affrontarne le conseguenze in una fase successiva. Tuttavia, laddove queste premesse avrebbero potuto portare all’ennesima iterazione del melò di genere “true crime” che tanto spesso la televisione ci ha servito nel corso dell’ultimo decennio, Wang ha deliberatamente scelto una strada diversa. Trascorrono due interi episodi, nel corso dei quali conosciamo queste donne in tutti i loro pregi e difetti – e la città in cui vivono, che ci viene mostrata attraverso lunghe, eleganti riprese –, prima che ci venga rivelato l’evento devastante su cui si impernia la narrazione.

Nicol Kidman è la protagonista e produttrice della serie tv che vede al centro della storia tre donne. C’è Margaret, interpretata dalla stessa Kidman, la cui perfetta vita familiare va in frantumi mentre si trova a dover affrontare una perdita inconcepibile; la sua vicina Hilary, interpretata dall’attrice indiano-americana Sarayu Blue, che cerca di riprendere il controllo del proprio matrimonio, tra infedeltà coniugali e desiderio di maternità; e la coreano-americana Mercy, interpretata dall’esordiente Ji-young Yoo, personaggio il cui atteggiamento da spirito libero nasconde un turbolento mondo interiore che la porta a essere direttamente coinvolta nella tragedia al centro della storia.

“Masters of the Air” (da venerdì 26 gennaio su Apple TV+)

Dopo Band of Brothers e The Pacific, Steven Spielberg e Tom Hanks tornano nelle vesti di produttori per la serie Masters of the Air, in uscita il 26 gennaio su Apple Tv+. Austin Butler è il protagonista di una delle serie più attese di inizio anno, un dramedy sulla Seconda guerra mondiale: dal 26 gennaio con i primi due episodi, seguiti da un nuovo episodio ogni venerdì, fino al 15 marzo. L’attore, già candidato all’Oscar per Elvis, interpreta il maggiore Gale Cleven.

«Mi piacerebbe imparare a volare un giorno», ha detto, parlando con People, alla première della miniserie al Regency Village Theatre di Los Angeles. La star trentaduenne ha raccontato di aver acquisito alcune abilità in questo ambito durante le riprese di Master of the Air. «Sono arrugginito adesso, ma sento che potrei farlo», ha osservato. Butler ha anche condiviso la sua esperienza lavorativa con Tom Hanks (con cui aveva lavorato proprio in Elvis): «È un piacere lavorare con Tom, sia che sia davanti o dietro la telecamera», ha dichiarato l’attore che in Dune 2 ha il ruolo del malvagio Feyd-Rautha. «Tom si avvicina a tutto con tanta cura e gentilezza, fa così tante ricerche e legge costantemente di questo periodo», ha aggiunto.

Masters of the Air  è una rivisitazione della seconda metà della Seconda guerra mondiale dal punto di vista del 100/o Gruppo Bombardieri e vanta un cast corale, capitanato da Butler, che comprende Callum Turner (Animali fantastici), Anthony Boyle (Il complotto contro l’America), Nate Mann, Rafferty Law (figlio di Jude), il candidato all’Oscar Barry Keoghan (Gli spiriti dell’isola), Josiah Cross (Una famiglia vincente), Branden Cook (Tell Me Lies) e Ncuti Gatwa (Sex Education). Basata sull’omonimo libro di Donald L. Miller e sceneggiata da John Orloff, la serie segue gli uomini del 100/o Gruppo Bombardieri (il Bloody Hundredth) alle prese con pericolosi raid di bombardamento sulla Germania nazista in condizioni proibitive, dovute al gelo, alla mancanza di ossigeno e al terrore di un combattimento condotto a 25mila piedi di altezza. La rappresentazione del prezzo psicologico ed emotivo pagato da questi giovani uomini che hanno contribuito a distruggere l’orrore del Terzo Reich di Hitler è al centro della storia. Alcuni di questi aviatori furono abbattuti e catturati; altri furono feriti o uccisi. Altri ancora ebbero la fortuna di tornare a casa. Indipendentemente dal destino individuale, tutti hanno ricevuto un tributo. 

Spaziando dai campi e villaggi bucolici del sud-est dell’Inghilterra alle dure privazioni di un campo di prigionia tedesco e ritraendo un periodo unico e cruciale della storia mondiale, Masters of the Air è «un omaggio ai coraggiosi uomini della 8th Air Force che, grazie al loro coraggio e alla loro fratellanza, hanno contribuito a sconfiggere la Germania nazista nella Seconda guerra mondiale», ha dichiarato il produttore esecutivo Gary Goetzman. «Tom e Steven hanno sempre desiderato tradurre cinematograficamente quello che il nostro autore Don Miller ha definito un evento singolare nella storia della guerra».

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