Il cantante ha confidato i suoi desideri in una intervista, dove ha ammesso di essere pronto a lavorare al successore di “Power Up”. «Un biopic sulla band? Se lo fanno, gli sparo nelle palle»
A poco più di due anni dall’uscita di Power Up, gli AC/DC starebbero pensando al sequel. Ed il loro cantante Brian Johnson è già ai blocchi di partenza, come si è lasciato scappare in una intervista a Cleveland.com. «Mi piacerebbe fare di nuovo musica, che sia ospite di qualcuno o suonare dal vivo con i ragazzi», ha ammesso.
È dal 2016 che Johnson non canta con gli AC/DC in seguito ai gravi problemi di sordità, che lo avevano costretto a lasciare il gruppo per sottoporsi a un intervento chirurgico d’urgenza. «In pratica, avevo come un liquido cristallizzato nelle mie orecchie dopo un brutto colpo di freddo sul palco, che doveva essere rimosso con uno scalpello», spiega nella sua autobiografia, The Lives of Brian.
Successe durante un concerto a Vancouver, in Canada. «Per circa due terzi del set, le mie orecchie non riuscivano a distinguere i toni delle chitarre e mi sono ritrovato completamente perso nell’intonare le canzoni», racconta nel libro. «Era come guidare nella nebbia: tutti i punti di riferimento erano completamente spariti. È stata la peggiore esperienza che abbia mai vissuto durante la mia carriera di cantante. Ed è stato tanto più terrificante che ci fossero ancora diverse canzoni da suonare… davanti a decine di migliaia di fan che avevano pagato i biglietti».
Un duro colpo per Brian Johnson che, allontanato dal gruppo, cadde in depressione. «Parte del dolore derivava dal ritenermi responsabile», spiega. «Per molto tempo le persone mi hanno chiesto se fossi depresso, ma la depressione può essere curata. La mia perdita dell’udito era incurabile. Non mi sentivo depresso. Era qualcosa di più vicino alla disperazione».
Superato il problema adesso il cantante ha nuovamente voglia di tornare a battagliare ed a tuffarsi nell’arena. E gli ultimi gossip affermano che il cantante potrebbe riprendere, proprio in occasione di un nuovo album. «Tutti hanno la speranza di fare più musica», aggiunge. Intanto si dedica all’altra sua grande passione, l’automobilismo. «Voglio saltare in macchina, indossare il casco e correre», dice. «È un po’ come la musica, come l’inizio di un concerto: la bandiera cade e tutto si ferma, siete solo tu e un sacco di altre persone che cercano di andare più veloci che possono. Penso che mi sia sempre piaciuto affrontare il pericolo».
Se è probabile che gli AC/DC abbiano intenzione di consegnare un album a sorpresa se non altro per garantire un tour mondiale a Power Up, disco danneggiato dal Covid, che non sono riusciti a presentare in concerto, appare invece più difficile parlare di progetti biopic sui veterani dell’hard rock. «Se lo fanno, gli sparo nelle palle», ride Brian Johnson. «Odio quei fottuti film sulle band, o chiunque altro, perché quei fottuti di Hollywood ci mettono le mani sopra e rovinano tutto. Non hanno idea di cosa stiano parlando».