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La musica italiana torna a vendere all’estero

– Secondo il rapporto 2024 della FIMI, l’industria discografica nazionale ha registrato più di 26 milioni di euro di ricavi dall’export, per un totale di entrate da royalties che segna +20% rispetto al 2022
– La classifica dei nostri dieci artisti più ascoltati oltr’Alpe. Il nuovo album di Angelina Mango, “Poké melodrama”, conferma il trend: è entrato nelle top chart global e di 23 Paesi al mondo

Poké melodrama, il primo album di inediti di Angelina Mango, uscito venerdì 31 maggio, è l’album più venduto e ascoltato della settimana, debuttando direttamente alla #1 posizione della classifica FIMI/Gfk. Con oltre 300 milioni di stream audio e video in una settimana, Poké melodrama conta quattro brani (MelodramaLa noiaChe t’o dico a fa’, Uguale a mefeat Marco Mengoni) ai vertici nelle chart streaming e radio italiane. Angelina Mango è l’unica artista italiana ad aver conquistato la #1 nel 2024 in Italia nelle classifiche album FIMI/Gfk, preceduta solo da Taylor Swift.

Un exploit che oltrepassa i confini nazionali: l’album è entrato nelle top chart global e di 23 Paesi al mondo. Non una vera e propria sorpresa, in quanto negli ultimi anni la musica italiana sta conquistando fette di mercato all’estero. Un dato confermato dal rapporto 2024 della FIMI, secondo il quale lo scorso anno l’industria discografica italiana ha registrato più di 26 milioni di euro di ricavi dall’export, per un totale di entrate da royalties che segna +20% rispetto al 2022.

La copertina del nuovo album di Angelina Mango, “Poké melodrama”

Dati che ribadiscono il percorso di rimonta dei consumi di musica italiana a livello globale avviato nel 2020: in soli quattro anni l’ammontare dei ricavi è aumentato di più di 15 milioni euro, per un rilevante incremento del 130% rispetto all’anno della pandemia. «Questi grandi risultati testimoniano il forte piano di investimenti delle aziende discografiche nel repertorio locale, che è stato valorizzato dall’innovazione digitale che le ha investite negli ultimi anni e che si è reso protagonista di un importante ricambio generazionale in grado di esportare con sempre più autorevolezza la musica italiana nel mondo», afferma Enzo Mazza, Ceo FIMI.

A trainare la musica “made in Italy” oltr’Alpe non sono stati soltanto i Måneskin. La Top 10 degli italiani più ascoltati all’estero su Spotify mette insieme il trio di musicale elettronica house Meduza e il pianista Ludovico Einaudi, le Quattro stagioni di Vivaldi e il DJ Gabri Ponte, Laura Pausini e Gigi D’Agostino, Andrea Bocelli e il rapper Baby Gang.

Anche il Festival di Sanremo registra ottime performance globali dei brani in gara. Si tratta naturalmente di una crescita guidata dai ricavi digitali (su dell’11%, arrivando a quasi 21 milioni di euro): lo si evince dagli ascolti in streaming delle canzoni sanremesi. Su Spotify, ad esempio, la playlist “Sanremo 2024” ha macinato numeri da record ed è diventata – per la prima volta in assoluto – la prima al mondo per ascolti e ascoltatori: è un record che non si è limitato al solo giorno del lancio ma si è esteso anche all’intera settimana del Festival, generando un aumento del 10% degli ascolti di musica italiana sulla piattaforma rispetto al 2023. Un esempio di questa penetrazione del repertorio italiano è fornito dalla “Top Songs Debut Global” (9-11 febbraio) della piattaforma, in cui svettano 7 canzoni sanremesi su 10.

Ed è una prima volta anche per YouTube, che nella sua “Global Charts” nella settimana del Festival ha registrato il debutto di cinque videoclip di Sanremo in TOP 100. E i ricavi da royalties sull’estero crescono anche sui prodotti fisici, che segnano +130% rispetto al 2022 per un totale di 1,5 milione di euro, delle sincronizzazioni (+124%) e dei diritti connessi (+11%).

Tra i Paesi esteri, la musica italiana è più ascoltata in Germania, poi nell’ordine in Francia, Svizzera, Stati Uniti, Giappone, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Austria, Danimarca.

Molto autarchico il mercato italiano: Nel 2023 l’80% degli album della Top 100 annuale appartengono ad artisti italiani. Nella top 20 del 2023 sono presenti sette artiste, tre in più di quelle registrate nel 2022: nella Top 30 la presenza femminile si amplia a dodici posizioni, pari al 40% del totale – il dato più alto, quest’ultimo, registrato negli ultimi 10 anni. Lo scorso anno sono stati 1.181 i titoli che hanno ricevuto una certificazione: 1019 singoli, 160 album e due compilation.

Il pop si rivela il genere più ascoltato in Italia, con oltre il 50% delle preferenze, seguito dal pop italiano (oltre il 45%), il rock (sempre oltre il 45%), il cantautorato, la dance, il rap italiano, il rap internazionale (entrambi sotto il 25%), la musica classica, il jazz e il blues. La radio è il mezzo più utilizzato per la discovery dalla fascia di pubblico adulta (31%), mentre i giovani tra i 16 e i 19 anni preferiscono TikTok (39%) e scoprono nuova musica in misura due volte maggiore rispetto alla fascia 55-64 anni.

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