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Fiorello: Italia stufa di tragedie come Ischia

Lo showman siciliano presenta “Viva Rai2”, il suo «mattin show» in onda dal 5 dicembre alle 7:15. «Proveremo a fare del varietà all’alba. Sanremo? Quest’anno non vado, ma mando un inviato». «Faremo informazione e non guarderemo in faccia nessuno». «Nessun problema con i giornalisti del Tg1, ma si sono comportati in un modo poco elegante»

«Qui c’è più gente che su Rai2 la mattina», dice arrivando alla sede Rai di viale Mazzini a bordo di una Vespa rossa con Fabrizio Biggio. Un ingresso trionfale, ripreso dalle telecamere e telefonini, e per poi prestarsi ai selfie con i fan e il cast tra una battuta e l’altra. «Non dice bene a chi va su Rai2: chi la tocca muore… ma noi andiamo in una fascia che meglio di così non si poteva perché sta all’1%: se faccio il 2% significa il 100% in più. Se faccio il 4% divento amministratore delegato della Rai. Chiamatemi Fiorellos!». 

Rosario Fiorello con tutto il cast di “Viva Rai2”

Lo showman siciliano esorcizza l’ansia da prestazione con la sua consueta ironia alla vigilia della partenza di Viva Rai2, il suo nuovo morning show («facciamo un mattin show perché qui c’è del sovranismo imperante», precisa lui) che dal 5 dicembre alle 7:15 accompagnerà il risveglio degli italiani (ma lo spettacolo sarà disponibile anche su Rai Play, Radio 2, Rai Radio Tutta Italiana e Rai Play Sound) poi in replica la notte su Rai1, con un mix di one man show, rassegna stampa, ospiti musicali e non, inviati sui generis, tutto naturalmente all’insegna dell’improvvisazione e del divertimento. Andrà avanti per sei mesi («siete sicuri che ho firmato per così tanto tempo?»), in totale 115 puntate («così tante non le ho mai fatte nemmeno sommandole dall’inizio della mia carriera»). 

Evita qualsiasi accenno polemico con i giornalisti del Tg1 che si erano sollevati alla notizia che Fiorello sarebbe stato inserito nel mattino di Rai1. «Li capisco pienamente. Hanno difeso un loro spazio. Poi c’è modo e modo di dire le cose. L’aspetto meno carino è stato il comunicato, dire che la mia presenza era uno “sfregio” è stato poco elegante. Magari bastava una telefonata. No, è stato poco elegante. Ma nessun problema abbiamo scelto la sera stessa di spostarci di canale. Abbiamo anche valutato Rai5. Non c’è stato alcun dirottamento né alcun problema».

C’è un copione ormai, come se fosse scritto in un libro. Capitolo uno: si poteva evitare. Capitolo due: è colpa di… Le istituzioni si avvicendano e le situazioni non cambiano. Abbiamo territori con ponti che crollano, Ischia che frana… le decisioni non andrebbero prese dopo le disgrazie. Io sono solo un giullare e osservo ma ora basta dire che si poteva evitare. Abbiamo capito che l’Italia va aggiustata, non rattoppata.

Fiorello

Parlando poi del programma, tiene a sottolineare che non «guarderemo in faccia nessuno». E aggiunge: «Abbiamo toccato di tutto con Aspettando Viva Rai2, senza astio e non sottraendoci a nessuna polemica. Ci piacciono le polemiche quando sono sane e costruttive. Per questo non vediamo in faccia a nessuno a Destra, Sinistra, Centro». La dimostrazione quando gli chiedono della frana ad Ischia. «Quando avviene una tragedia diciamo sempre quanto ci dispiace, ma suona molto retorico. Forse gli italiani, tutti noi, ci siamo stufati di sentire sempre le stesse frasi. C’è un copione ormai, come se fosse scritto in un libro. Capitolo uno: si poteva evitare. Capitolo due: è colpa di… Le istituzioni si avvicendano e le situazioni non cambiano. Abbiamo territori con ponti che crollano, Ischia che frana… le decisioni non andrebbero prese dopo le disgrazie. Io sono solo un giullare e osservo ma ora basta dire che si poteva evitare. Abbiamo capito che l’Italia va aggiustata, non rattoppata. E noi cittadini dobbiamo fare la nostra parte, seguendo sempre le regole».

Fiorello con Fabrizio Biggio: l’ex “I soliti idioti” gli farà da spalla nel mattino di Rai2

Fiorello andrà in onda da quello che ha già ribattezzato “Il Glass”, uno studio di plexiglass e metallo, completamente trasparente, montato fuori dalla sede di RadioRai di Via Asiago. Da lì ogni mattina proporrà il suo one man show quanto mai poliedrico, tra infotainment e varietà, tra lettura dei titoli di giornale e balletti, tra ospiti parlanti e ospiti cantanti. Al suo fianco Fiorello avrà Fabrizio Biggio, attore e conduttore già al suo fianco in queste settimane di rodaggio sui Rai Play e sui social. Per la parte musicale tornano il maestro Enrico Cremonesi e il rapper-producer Daniele Lazzarin, in arte Danti. C’è anche un corpo di ballo diretto dal coreografo-star Luca Tomassini. «Vedremo se si può fare del varietà alle 7.15 del mattino», sottolinea Fiorello che potrà contare anche su un ampio e curioso cast di collaboratori fissi, che vanno dal pensionato ottantaduenne Ruggiero Del Vecchio al tiktoker ventunenne Gabriele Vagnato, che realizzerà inchieste on the road e sarà anche «l’inviato del programma a Sanremo», rivela Fiorello. «Quest’anno io non ci vado», aggiunge. «Non c’è mai stato un intrattenitore che va al Festival tre anni di seguito: l’ho fatto solo io per amicizia…». La stessa amicizia che porterà Amadeus ad essere ospite nella prima puntata del programma, lunedì prossimo alle 7.15, indomani dell’annuncio dei Big in gara al festival, previsto per domenica. «Amadeus sarà l’ospite della prima puntata, ma non ci sarà uno scambio di cortesie per Sanremo 2023: Chiariamolo subito: non ci sarò al 100%», assicura. 

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