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Da Michael ad Amy e Bob, moda biopic

Dovrebbe finalmente vedere la luce il film sul re del pop, mentre resta “congelato” quello su Madonna. Concluse le riprese sulla storia della cantante di “Rehab”, al via quelle sugli inizi di “Mr. Tambourine man”. Kingsley Ben-Adir, uno dei multipli di Ken in “Barbie”, interpreta il profeta del reggae in “One love”. Gli anni Ottanta degli Smiths di Morrissey e gli esordi dei Kiss

La moda per i film biografici non si sta sicuramente indebolendo. Anzi. Bohemian Rhapsodynel 2018 ha rilanciato il trend, portando a Rami Malek un Oscar per la sua interpretazione di Freddie Mercury. Poi, nel 2019, sono arrivati Rocketman, con un’impressionante interpretazione di Taron Egerton nei panni di Elton John, e Judy, che ha visto Renée Zellwegger vincere l’Oscar per la sua Judy Garland. Con il sontuoso film di Baz Luhrmann su Elvis, sembrava giunto il momento di scaldare i motori per un altro grande biopic musicale. 

BOB MARLEY

Ecco arrivare Bob Marley. Ora è il turno di vedere la vita del profeta del reggae portata sullo schermo in un nuovo lungometraggio intitolato One Love. Prodotto dal figlio Ziggy Marley, la regia è stata affidata a Reinaldo Marcus Green. 

Dopo aver interpretato Malcolm X in One Night in Miami e messo in mostra le sue doti musicali in Barbie di Greta Gerwig (dov’era uno dei multipli di Ken), sarà l’attore britannico Kingsley Ben-Adir a interpretare la star del reggae, mentre Lashana Lynch presterà i suoi lineamenti alla moglie Rita.

Atteso nei cinema nel 2024, One Love ha svelato un trailer condiviso da Paramount. «Niente arriva prima del tempo ed era ora che la storia di nostro padre Bob Marley venisse raccontata in un film biografico», ha scritto Ziggy Marley in un messaggio pubblicato sul suo account Instagram. «Hai sentito la musica e pensi di conoscere l’uomo, ma capisci davvero cosa ha passato e i momenti che lo hanno plasmato nell’uomo che è diventato», aggiunge.

Girato tra l’Inghilterra e la terra natale di Bob Marley, nei luoghi da lui effettivamente frequentati, metterà in risalto «tanti attori giamaicani che ci rendono orgogliosi rappresentando la cultura», confida il figlio. «Questo film ti farà sperimentare per la prima volta com’è stato vivere a stretto contatto con la leggenda, vedere il suo dolore, i suoi dolori, le sue gioie e la sua redenzione», spiega.

Lo scopo di un film biografico? Rendere omaggio a Bob Marley e alla sua musica, ovviamente, e rendere la sua storia accessibile a tutte le generazioni di fan. Ma anche per perpetuare il «messaggio di unificazione, giustizia e pace in tutto il pianeta», aggiunge il figlio. 

Jaafar Jackson, nipote di primo grado di Michael Jackson

MICHAEL JACKSON

Dovrebbe finalmente vedere la luce anche il tanto atteso e controverso biopic su Michael Jackson. Da qualche anno lo sceneggiatore John Logan e il produttore Graham King stanno cercando di realizzare un film biografico sul re del pop: ora tutti i pezzi del puzzle iniziano ad andare al posto giusto, perché è stato trovato il regista. Si tratta di Antoine Fuqua, autore fra le altre cose di Training DayI magnifici 7The Equalizer e Southpaw.

«I miei primi lavori da regista sono stati dei videoclip e ancora oggi il rapporto fra immagini e musica è una parte significativa di ciò che sono», ha commentato Antoine Fuqua. «Sono convinto che non siano mai esistiti artisti con il potere, il carisma e il genio musicale di Michael Jackson. Ho tratto ispirazione per diventare un regista di videoclip guardando i suoi lavori, i primi di un artista di colore a dominare il palinsesto di Mtv. La sua musica e le sue immagini sono parte del mio modo di vedere il mondo e non potevo resistere all’occasione di raccontare la sua storia per il grande schermo».

Ad interpretare il re del pop sarà Jaafar Jackson, nipote di primo grado della star di Thriller. Sangue del suo sangue. La notizia è stata diffusa prima da Deadline e poi anche direttamente dal regista Fuqua.

Antoine Fuqua lavorerà prendendo come punto di partenza la sceneggiatura di John Logan, che ha frequentato la televisione grazie alla serie Peaky Blinders, ma soprattutto è stato per tre volte candidato all’Oscar (con Il gladiatoreThe Aviator e Hugo Cabret). In base alle informazioni disponibili, il film biopic si intitolerà Michael e racconterà l’intera vita di Michael Jackson, morto nel 2009 all’età di cinquant’anni e capace di rivoluzionare il mondo della musica pop, diventando uno degli artisti di maggior successo discografico di sempre. Ma anche protagonista di un’esistenza difficile: vedi la traumatica ascesa come bambino prodigio, le eccentricità della vita adulta, il cambiamento radicale dei propri connotati fisici e le accuse di abusi perpetrati nei confronti di minorenni.

Tre attrici si contendono il ruolo di Madonna: Julia Garner (la seconda da sinistra) sarebbe la favorita

MADONNA

Sembra, invece, messo in pausa, forse per sempre il film biografico su Madonna, provvisoriamente intitolato Little Sparrow  e co-scritto da Madonna ed Erin Cressida Wilson. La decisione della sospensione della produzione sarebbe stata presa con largo anticipo rispetto all’annuncio del tour e poi ai problemi di salute della popstar, il che suggerirebbe che non si tratta solo di un intoppo lungo il percorso.

Finora non si sapeva molto della produzione, se non che la star di Inventing Anna e Ozark, Julia Garner, aveva vinto sulla forte concorrenza per ottenere il ruolo dell’icona pop. Secondo quanto riportato da The Hollywood Reportert l’attrice ha vinto la gara davanti a più di una dozzina di altre candidate, tra cui Florence Pugh e Alexa Demie di Euphoria.  Poche le voci su altri ruoli già affidati, a parte quelle secondo cui l’attrice di Uncut Gems Julia Fox sarebbe in lizza per interpretare la confidente di Madonna, Debi Mazar. Sappiamo poi che Amy Pascal, produttrice di Spider-Man: HomecomingThe Post e Piccole donne, fa parte del progetto e che il film seguirà gli inizi della carriera di Madonna.

Timothée Chalamet vestirà i panni di Bob Dylan

BOB DYLAN 

Sono cominciate questo mese le riprese di A Complete Unknown, il biopic su Bob Dylan alla cui scrittura ha collaborato lo stesso Premio Nobel insieme con il regista James Mangold. «Ho passato molti giorni, eccezionalmente affascinanti, in sua compagnia. Abbiamo parlato faccia a faccia, solo io e lui», ha detto Mangold di Dylan. «Ho una sceneggiatura che è stata personalmente annotata da lui e gelosamente custodita da me. Ama il film. La prima volta che mi sono seduto con Bob, una delle prime cose che mi ha detto è stata: “Amo Cop Land” (pellicola di Mangold del 1997, nda)».

Un altro dettaglio emerso a proposito del biopic su Bob Dylan riguarda la finestra temporale. Mangold ha infatti preferito evitare di concentrare tutta la vita di Dylan in due ore di film, cosa che non lo rendono un biopic nel senso classico del termine ma più una fotografia di un periodo specifico. Proprio questa è una delle cose preferite dal cantautore, secondo il regista: «La ragione per cui Bob è stato così di supporto al progetto è stato perché, come in quelli che credo siano i migliori film biografici, non è mai il racconto dalla nascita alla morte quanto, piuttosto, di un periodo specifico».

Da quanto è emerso fino ad ora, il periodo di riferimento sembra essere quello che va dall’arrivo di Dylan a New York solo adolescente alla fine degli anni Sessanta con la trilogia elettrica e il buen ritiro a Woodstock. «Questo ragazzo di 17 anni, con 16 dollari in tasca, fa l’autostop per raggiungere New York e incontrare Woody Guthrie che è in ospedale e sta morendo», racconta Mangold. «Canta a Woody una canzone che ha scritto per lui e fa amicizia con Pete Seeger, che per Woody è come un figlio, e Pete gli procura show nei club dove incontra Joan Baez e tutte le persone che fanno parte di questo mondo. È la storia di questo vagabondo del Minnesota che, con un nuovo nome e una nuova vita, diventa una star, firma con la più grande casa discografica del mondo nel giro di un anno e, dopo tre, fa vendite record rivaleggiando con i Beatles».

Ad interpretare Dylan sul grande schermo sarà Timothée Chalamet, giovane attore affermatosi definitivamente nel 2017 come protagonista di Chiamami Col Tuo Nome di Luca Guadagnino. Chalamet cercherà di ripetere il percorso fatto già da Taron Egerton con Elton John ed Austin Butler con Elvis dando vita ad uno dei personaggi più iconici nella storia della musica popolare. Sarà proprio lui, inoltre, a prestare la voce per le canzoni del film. Per esercitarsi, oltre a cantare le canzoni di Bob Dylan, negli ultimi anni Chalamet ha anche preso lezioni di chitarra per familiarizzare maggiormente con lo strumento e calarsi al meglio nella parte.

Oltre a Chalamet, A Complete Unknown vedrà protagonisti Monica Barbaro nei panni di Joan Baez, Elle Fanning nei panni di Sylvie Russo e Benedict Cumberbatch nei panni di Pete Seeger.

Marisa Abela interpreta Amy Winehouse

AMY WINEHOUSE

Concluse le riprese di Back to Black, il tanto atteso film biografico su Amy Winehouse. Dopo aver lasciato la nativa Camden di Winehouse, l’ultima parte delle riprese si è svolta a New York, dove la cantante scomparsa nel 2011 ha registrato alcuni dei suoi successi come Back to Black. Il suo amico, collaboratore musicale e produttore di New York Mark Ronson ha rivelato il suo piccolo coinvolgimento nella realizzazione del film, previsto per il prossimo anno. «Penso che sia stato un bel modo di chiudere il cerchio, passare e vedere dove Amy ha registrato alcuni dei suoi successi più importanti», ha detto Ronson. «Ho letto la sceneggiatura, e ho amato subito questo film… Una delle cose che preferivo di Amy, e penso che chiunque la conoscesse lo sapesse, era che il suo senso dell’umorismo: era così meraviglioso ed estremamente affilata e tagliente».

Il film è diretto dalla britannica Sam Taylor-Johnson, già regista di Nowhere Boy su John Lennon nel 2009, mentre la tormentata e infelice cantante sarà interpretata dall’attrice Marisa Abela, una scelta che ha diviso i fan ma che è stata fortemente appoggiata da Mitch Winehouse, padre della cantautrice inglese.

THE KISS

Altro biopic d’imminente uscita è Shout It Out Loud. Racconterà la storia dei Kiss. Il film, che uscirà sulla piattaforma Netflix, sarà diretto da Joachim Rønning, regista norvegese celebre per aver lavorato a pellicole come Kon-TikiMaleficent – Signora Del Male e Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar. La sceneggiatura sarà curata da Ole Sanders. «Lo stiamo iniziando ora», ha detto Doc, il manager della band. «L’abbiamo già venduto. L’affare è già concluso… Quindi si sta procedendo. Il film uscirà nel 2024».

La sceneggiatura riguarda i primi quattro anni dei Kiss. «In pratica, è prima che diventassero famosi, fino alla Cadillac High, cose del genere», commenta riferendosi al concerto dell’ottobre 1975 che i Kiss tennero nella palestra di un liceo di Cadillac, nel Michigan. «E penso che sia uno sguardo molto interessante sulla formazione della band, sulla mentalità di come la band sia nata, sulla pressione sociale che c’era negli anni Sessanta e Settanta e che ha portato qualcosa come i Kiss alla ribalta. È un film molto interessante e ben scritto. E Netflix è nostro partner in questa impresa. Uscirà nelle sale e poi su Netflix».

THE SMITHS

Nell’era dei biopic non può mancare un film che narrerà la storia dell’iconica band di Manchester, gli Smiths. L’opera è in lavorazione e il titolo provvisorio è Shoplifters of the World, ripreso da quello della celebre canzone contenuta nell’album The World Won’t Listendel 1987.

Scritto e diretto da Stephen Kijak, il film si ispirerà a eventi realmente accaduti e vedrà come protagoniste star come Joe Manganiello, Ellar Coltrane, Helena Howard ed Elena Kampouris. Ambientato ovviamente negli anni Ottanta, la trama si baserà sulle vicende di quattro amici che alla fine escono distrutti dopo lo scioglimento della band, un addio che, nella realtà, come i fan sanno bene, fu piuttosto amaro e finì addirittura in tribunale.

Come riporta Far Out Magazine, il direttore della distribuzione della RLJE Films, Mark Ward, ha detto in proposito: «Con Shoplifters of the World, Stephen Kijak ci riporta esattamente negli anni Ottanta, grazie ai sorprendenti costumi del film e all’incredibile colonna sonora. Siamo davvero molto entusiasti di portare questa storia e queste grandi performance sul grande schermo nel 2021».

Com’è noto, la hit Shoplifters of the World Unite fu composta da Johnny Marr e Morrissey: «Non significa letteralmente prendere una pagnotta di pane o un orologio e infilarselo nella tasca del cappotto», spiegò all’epoca il cantante. «S’intende più che altro un furto spirituale, un furto culturale, ossia prendere alcune cose e usarle a proprio vantaggio».

Gli Smiths esordirono nel 1982 e raggiunsero ben presto il grande successo: si esibirono insieme per soli cinque anni pubblicarono solo quattro album, ma bastarono per farli entrare nella storia della musica.

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