– Le prime visioni di questa settimana. “L’amore che ho” il film di Paolo Licata sulla Balistreri in una settimana piena di uscite: dal debutto da regista di Elisabetta Sgarbi con “L’isola degli idealisti” al thriller d’alta quota di Mel Gibson e al “Mohicano” di Frédéric Farrucci. Gli horror “Werewolves” e “When it rains in LA” e il fantasy “The legend of Ochi” con Willem Dafoe, Emily Watson e Finn Wolfhard. Tutte le altre novità
L’AMORE CHE HO drammatico, diretto da Paolo Licata, con Lucia Sardo, Donatella Finocchiaro e Anita Pomario. Durata 125 minuti,
Liberamente tratto dalla biografia L’amuri ca v’haju di Luca Torregrossa, racconta la storia di Rosa Balistreri, soprannominata “la voce della Sicilia” e riconosciuta come una delle cantautrici più emblematiche del Sud Italia. La sua carriera straordinaria, ma anche i drammi e le gioie di una vita vissuta con passione e ribellione. Negli anni Novanta, Rosa è al culmine del suo successo, ma anche alla fine di un capitolo della sua vita. È tormentata dai ricordi del passato e dai conflitti irrisolti, in particolare con sua figlia, con la quale ha un rapporto difficile. Un ritratto di una donna intensa, fragile e indistruttibile, che ha lottato per tutta la vita per la difesa dei diritti dei più deboli, dei lavoratori, delle donne abusate e contro qualsiasi forma di prevaricazione. Sempre in prima linea nel suo impegno sociale, Rosa ha trovato nella musica e nell’arte un luogo di espressione potente, ma anche nella sua vocazione politica e civile, per la quale ha avuto incontri significativi con artisti e intellettuali come Andrea Camilleri, Dario Fo, Renato Guttuso e Franca Rame.
Un cast importante con ben quattro attrici – i quattro petali – a interpretare la “donna del popolo”: Lucia Sardo, Donatella Finocchiaro, Anita Pomario e Martina Ziami. Accanto a loro, Loredana Marino, Mario Incudine, Vincenzo Ferrera e Carmen Consoli autrice della colonna sonora
La regia di Paolo Licata, sebbene curata, dona spesso al film un’atmosfera più televisiva che cinematografica e tende a calcare un po’ troppo la mano nella messa in scena e nella direzione degli attori. La vita di Rosa Balestrieri è stata tragica già di per sé senza il bisogno di indugiare in un’enfatizzazione che risulta ridondante.
Voto: 3.5 su 5
L’ISOLA DEGLI IDEALISTI drammatico, diretto da Elisabetta Sgarbi, con Tommaso Ragno, Elena Radonicich e Michela Cescon. Durata 114 minuti

Ambientato negli anni Sessanta su un’isola dove in una fredda notte di gennaio arriva una coppia di giovani ladri, Beatrice Navi e Guido Cenere (Elena Radonicich e Renato De Simone). Il loro obiettivo è intrufolarsi all’interno di una villa chiamata “delle Ginestre”. Il proprietario è Antonio Reffi (Renato Carpentieri), un anziano ex direttore d’orchestra. Con lui vivono i due figli Carla e Celestino (Michela Cescon e Tommaso Ragno). Lei è una scrittrice di successo e lui un ex medico con la passione per la filosofia e la matematica.
Nella villa ci sono anche la governante Iole (Chiara Caselli), suo marito Vittorio (Mimmo Borrelli), assistente di Carla, e il guardiano che sorprende i due ladri e li ferma. Ma quando vengono accompagnati dai padroni di casa, Celestino decide di non denunciarli a patto che accettino di restare a vivere con loro. La sua idea è quella di educare Beatrice e Guido cambiando loro la vita. Ma saranno proprio i due giovani a cambiare la vita della famiglia Reffi.
Voto: 3 su 5
MALAMORE thriller, diretto da Francesca Schirru, con Giulia Schiavo, Simone Susinna e Antonella Carone.

Siamo in Puglia e protagonista della storia è Mary (Giulia Schiavo), una giovane donna intrappolata in una relazione tossica con Nunzio (Simone Susinna), un pregiudicato potente e pericoloso. Nunzio, nonostante sia sposato con Carmela (Antonella Carone), capoclan che ha gestito i suoi affari durante la sua reclusione, non accetta di perdere il controllo su Mary.
Quando Mary conosce Giulio (Simon Grechi), il nuovo insegnante di equitazione del maneggio che frequenta, trova il coraggio di allontanarsi da Nunzio e di sognare una vita diversa, libera dall’oppressione e dalla paura. Ma la sua decisione non passa inosservata: Michele (Antonio Orlando), amico d’infanzia e braccio destro di Nunzio, cerca di dissuaderla, avvertendola delle conseguenze del suo gesto. Mary, però, è determinata e decide di allontanarsi per qualche giorno, nella speranza di sfuggire a quell’ombra ingombrante che la perseguita.
Ma l’orgoglio ferito di Nunzio è un’arma letale. Uscito di prigione, è deciso a riprendersi ciò che considera suo e a punire Mary per il suo tradimento. In un mondo dominato dalla violenza e dal potere, l’amore e l’amicizia diventano atti di ribellione estrema. La fuga di Mary sarà sufficiente a salvarla, o la vendetta di Nunzio si abbatterà su di lei senza scampo?
Voto: 2 su 5
FLIGHT RISK – TRAPPOLA AD ALTA QUOTA thriller, diretto da Mel Gibson, con Mark Wahlberg, Michelle Dockery e Topher Grace. Durata 91 minuti.

La U.S. Marshal Madolyn Harris (Michelle Dockery), Winston (Topher Grace), un ex contabile della potente famiglia criminale dei Moretti e Daryl Booth (Mark Wahlberg), un pilota d’aerei originario del Texas sono i protagonisti del film di Mel Gibson. Madolyn ha il compito di scortare Winston da Anchorage a New York, dove è atteso per testimoniare in un processo contro i suoi ex datori di lavoro. L’uomo, diventato un informatore di giustizia, si era infatti rifugiato in Alaska, dove era stato rintracciato e arrestato dalla donna. Il loro viaggio avverrà a bordo del piccolo aereo pilotato da Daryl.
Durante il volo, Winston, ammanettato sul sedile di dietro, riesce a notare un dettaglio inquietante: la foto sulla licenza di pilota non corrisponde al volto di Daryl. Cerca così di avvertire Madolyn, la quale non può sentirlo essendo seduta davanti, accanto al pilota, e con le cuffie indosso. Poco dopo, un’involontaria inflessione nell’accento del pilota, che aveva dichiarato di essere del Texas, finisce per tradirlo: Daryl non è chi dice di essere. In realtà è un sicario incaricato di eliminare Winston prima che possa arrivare a New York e testimoniare. Per Madolyn e Winston inizia una lotta per la sopravvivenza sopra i cieli dell’Alaska…
Voto: 2.5 su 5
IL MOHICANO drammatico, diretto da Frédéric Farrucci, con Alexis Manenti e Mara Taquin.

Nell’opera seconda del regista corso, il protagonista Alexis Manenti (Maldoror, Le ravissement, e Premio César come miglior attore esordiente per I miserabili), interpreta uno degli ultimi pastori di capre sul litorale della Corsica, che si oppone con tutte le sue forze alla minaccia della mafia che vuole acquistare la sua terra per realizzare un progetto immobiliare, un uomo disposto a sacrificare la propria libertà pur di preservare i suoi ideali. Dopo aver involontariamente ucciso l’uomo mandato a intimidirlo, diventa vittima di una spietata caccia all’uomo che si svolge dalle estremità meridionali a quelle settentrionali della Corsica, in piena estate. Con il passare dei giorni la leggenda di Joseph si diffonde in tutta l’isola grazie alla nipote (interpretata da Mara Taquin, già apprezzata in La Petite), diventando simbolo di una resistenza prima ritenuta impossibile. Completano il cast Théo Frimigacci, Paul Garatte e Marie-Pierre Nouveau.
«Joseph viene braccato perché dice di no», spiega Farrucci. «No alla speculazione, no alla cementificazione delle coste, no alla mafia. Non agisce per coraggio o per prendere una posizione politica. Agisce per istinto di sopravvivenza, per dare al suo territorio e alla sua identità̀ un po’ più di tempo. È l’ultimo dei Mohicani. In un mondo dominato dagli interessi economici, il suo destino è prevedibile: è destinato a scomparire e a essere rapidamente dimenticato. A meno che, naturalmente, la sua resistenza non lo trasformi in leggenda».
«Questo film per me parla della lotta di classe tra un proletariato rurale e un ultraliberalismo che spazza via tutto sul suo passaggio e che ha solo delle preoccupazioni a breve termine e legate al denaro», sottolinea il regista. «Ovviamente, uno dei sintomi del capitalismo per me è la mafia. Era importante anche per me trattare questo aspetto, facendo attenzione a non romanticizzare la figura del criminale».
Splendidi panorami e lunghi silenzi che parlano trasportano lo spettatore in una storia che si pone come una rigida lotta ai soprusi, alle mafie, contro la cementificazione e la perdita delle tradizioni.
Voto: 3.5 su 5
NOTTEFONDA drammatico, diretto da Giuseppe Miale Di Mauro, con Francesco Di Leva, Mario Di Leva e Adriano Pantaleo.

Ciro, un uomo allo sbando dopo la perdita della moglie, vuole trovare chi l’ha investita e uccisa sulla strada di notte. In questa ricerca ha perduto sé stesso, il senso del tempo e la possibilità di far vivere una vita normale al figlio Luigi, tredicenne, un ragazzino costretto a crescere in fretta per trattenere il padre dalla discesa negli inferi.
Voto: 2 su 5
IL QUADRO RUBATO drammatico, diretto da Pascal Bonitzer, con Alex Lutz, Léa Drucker e Nora Hamzawi. Durata 91 minuti.

André Masson (Alex Lutz), esperto d’arte moderna e banditore della rinomata casa d’aste Scottie’s, un giorno riceve una lettera che gli comunica il ritrovamento di un dipinto di Egon Schiele a Mulhouse, nell’Est della Francia, in casa di un giovane operaio. Scettico e dubbioso, Masson si reca sul posto per verificare di persona, e si trova di fronte a una verità sconvolgente. L’opera è autentica, si tratta di un capolavoro perduto dal 1939, saccheggiato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Quella che inizialmente sembrava essere una semplice segnalazione si rivela un evento straordinario, che per Masson rappresenta l’apice della sua carriera. Ma è anche l’inizio di una serie di eventi che metteranno in pericolo la sua vita.
Fortunatamente, André può contare sull’aiuto della sua ex moglie Bertina (Léa Drucker), che è anche una collega fidata, e sulla presenza di Aurore (Louise Chevillotte), una stagista eccentrica e brillante. I tre, insieme dovranno affrontare una dura lotta per proteggere il dipinto e fare luce su un mistero che rischia di travolgerli. Tra inganni e minacce, Masson dovrà fare i conti con un passato oscuro e con le insidie del presente, mentre cerca di salvaguardare il patrimonio artistico e la propria vita.
Voto: 3.5 su 5
BIRD drammatico, diretto da Andrea Arnold, con Nykiya Adams, Barry Keoghan e Franz Rogowski. Durata 118 minuti.

È la storia di Bailey (Nykiya Adams), una dodicenne che vive con suo fratello Hunter (Jason Buda) e suo padre Bug (Barry Keoghan) in una casa occupata abusivamente nel nord del Kent, in Inghilterra. La sua vita è segnata dal caos e dall’incertezza. Sua madre è una figura problematica, sempre circondata da tossici e uomini violenti. Bug è un padre assente e distratto che ha poco tempo per lei e sta per sposarsi con una donna conosciuta appena tre mesi prima. Hunter lascia che Bailey risolva da sola le difficoltà quotidiane, come se fosse molto più grande della sua età. La ragazzina è costretta a crescere troppo in fretta, affrontando da sola la confusione tipica della sua età.
Mentre si avvicina alla pubertà, cerca altrove le attenzioni che non riceve dalla sua famiglia disfunzionale. Nonostante tutto, Bailey trova una certa serenità nei piccoli piaceri della vita, come il contatto con gli animali, cani, cavalli, gabbiani, corvi, farfalle e in un incontro inaspettato con un giovane uomo soprannominato Bird (Franz Rogowski). Questo strano ragazzo, che si rifugia sui tetti del quartiere, cerca la sua famiglia, un tempo vicina a quella di Bailey. Il loro incontro diventa un simbolo di speranza e di ricerca di appartenenza, in un mondo che sembra sempre più lontano dalla normalità. Con Bird, Bailey sperimenta un legame che potrebbe offrirle una via d’uscita dal caos della sua vita, ma anche un modo per comprendere meglio se stessa e il suo posto nel mondo.
Voto: 3 su 5
COLPI D’AMORE azione, diretto da Jonathan Eusebio, con Ke Huy Quan, Ariana DeBose e Daniel Wu. Durata di 83 minuti.

Un agente immobiliare, Marvin Gable (Ke Huy Quan), lavora nei sobborghi di Milwaukee, disseminata di case con cartelli “Vendesi”. È un uomo apparentemente tranquillo e normale, ma nasconde un segreto oscuro che contrasta completamente con la monotona vita che conduce. Quando riceve una busta rossa dalla sua ex complice, Rose (Ariana DeBose), che credeva morta, Gable viene trascinato nuovamente in un mondo di sicari spietati, tradimenti e battaglie mortali. Un boss del crimine, infatti, è sulle sue tracce e l’agente immobiliare dovrà confortarsi con quello che era il suo passato, mai sepolto, tornato a perseguitarlo…
Voto: 3 su 5
WHEN IT RAINS IN LA thriller, diretto da David M. Parks, con Eric Roberts, LeeAnne Bauer e Mike Ferguson. Durata 80 minuti.

A Los Angeles piove raramente, ma quando succede, lo fa in modo incessante e la città sembra trasformarsi. È proprio durante uno di questi rari temporali che Sasha (Monroe Cline), una giovane donna dell’Est Europa, arriva in città. Fugge da un passato traumatico, la recente e inspiegabile morte del suo compagno Nate (Eric Roberts), un uomo molto più anziano, collezionista di maschere antiche. Determinata a lasciarsi alle spalle il dolore, Sasha cerca conforto tra i vecchi amici di Los Angeles. Potrebbe sembrare l’inizio di un periodo tranquillo, che le permette di elaborare il lutto, ma la realtà prende una piega diversa. Invece di rifugiarsi nel silenzio, lei e i suoi amici scelgono di affogare i pensieri in una notte di eccessi tra locali e alcol.
L’atmosfera di festa si incrina rapidamente. Eventi strani e inquietanti iniziano a verificarsi. Figure mascherate iniziano ad apparire nell’ombra, simili a quelle che il defunto Nate aveva acquistato poco prima di morire. Una donna enigmatica entra in scena, risvegliando ricordi e verità che Sasha ha cercato disperatamente di dimenticare. Mentre la pioggia continua a cadere, Sasha è costretta a confrontarsi con forze oscure, e con un passato che la perseguita in modi sempre più sinistri.In un crescendo di tensione e terrore, capisce che non può sfuggire alla verità, soprattutto quando la verità indossa una maschera.
Voto: 3 su 5
WEREWOLVES horror, diretto da Steven C. Miller, con Frank Grillo, Katrina Law e Lou Diamond Phillips. Durata 93 minuti.

Un raro evento astronomico, la Superluna, ha innescato un gene latente nell’essere umano, trasformando la popolazione mondiale in lupi mannari per una notte intera. A un anno di distanza da questo evento, il mondo è ancora in preda al caos. Durante quella lunga notte, migliaia di persone hanno perso la vita. Ora, con l’arrivo di una nuova Superluna, il pianeta si prepara a un’altra notte di terrore. La popolazione mondiale si barrica nelle proprie case, munita di armi e trappole, mentre l’esercito cerca di contenere gli individui già colpiti dal gene, cercando di trovare una soluzione per invertire la mutazione.
Wesley Marshall (Frank Grillo), un ex soldato ed esperto biologo molecolare, vive con la cognata Lucy (Ilfenesh Hadera) e sua figlia Emma (Kamdynn Gary). Nonostante la paura, Lucy convince Wesley a tornare al laboratorio dove stanno sviluppando un siero, chiamato “Moonscreen”, progettato per proteggere le persone dalla trasformazione. Ma la situazione va fuori controllo quando il dottor Aranda (Lou Diamond Phillips), uno degli scienziati, viene esposto alla luce della luna e subisce la mutazione. Ora, con il laboratorio in preda al caos e la Superluna che si avvicina, Wesley e i suoi compagni devono affrontare una battaglia disperata per la sopravvivenza…
Voto: 2.5 su 5
THE LEGEND OF OCHI fantasy, diretto da Isaiah Saxon, con Willem Dafoe, Finn Wolfhard e Emily Watson. Durata 96 minuti

Racconta la storia di una giovane ragazza, Yuri (Helena Zengel), cresciuta in un villaggio remoto, nel quale le viene vietato di uscire dopo il tramonto e le viene insegnato a temere le creature della foresta. La giovane, però, dopo essere scappata di casa, scopre di essere in grado di comunicare con una rarissima specie animale che vive nella foresta, nota con il nome di ochi.
Yuri rinviene un piccolo cucciolo di ochi, abbandonato dal suo branco, ed è decisa ad aiutarlo. La ragazza s’imbarca così in un’avventura nella foresta alla ricerca del branco di ochi, per permettere al piccolo di riunirsi alla sua famiglia.
Voto: 3.5 su 5
GINO AND FRIENDS – EROI PER LA CITTÀ animazione, diretto da Marco Storani. Durata 91 minuti.

Gino (voce di Lorenzo D’Agata) è un piccolo coccodrillo che vive da sempre lungo le sponde del Tevere. Gli altri animali che abitano il fiume però, non avendo mai visto niente di simile, lo percepiscono come un estraneo. Tranne Thomas, un gabbiano strampalato che gli è amico e lo accetta senza alcuna diffidenza. Gino però soffre di crisi d’identità, così Thomas lo accompagna da Ofelia, una saggia civetta che potrebbe aiutarlo.
Mentre sono alla ricerca di Ofelia, Gino, Thomas e Claire, una gatta sinuosa quanto selvatica, scoprono casualmente un terribile piano ordito da Willow, il crudele capo dei ratti. Willow ha infatti dichiarato guerra agli umani, considerati dai topi i loro nemici naturali. I tre, aiutati da alcuni Grandi animali dello zoo di Roma, decidono di fermare Willow, imbattendosi così in un’avventura tra action e humor che vedrà il fallimento del piano di Willow e la salvezza degli umani. Durante la storia Gino incontrerà altri coccodrilli, risolvendo così la sua crisi d’identità. Ora che è un’eroe, gli animali del fiume non vedono più Gino come un estraneo, ma come un grande amico.
Voto: 3.5 su 5