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Al cinema. Torna “Animal house” con Belushi

Le uscite in sala. Virginia Raffaele in un ruolo drammatico per “Denti di squalo”, opera prima di Davide Gentile. Settimo capitolo del popolare franchise dei “Transformers”

ANIMAL HOUSE commedia, diretto da John Landis, con John Belushi e Tim Matheson. Durata 109 minuti.

Torna in versione restaurata la commedia del 1978 diretta da John Landis. La vicenda racconta in chiave goliardica le avventure di un gruppo di ragazzi all’interno di una università statunitense. Nel 1962 Larry (Tom Hulce) e Kent sono due giovani matricole all’università di Faber, e sono alla ricerca di una confraternita con cui condividere gli anni dell’università. La loro prima scelta ricade sulla “Omega Theta Phi”, principalmente composta da studenti e ricchi e snob, da cui però sono rifiutati, i due si rivolgono allora alla “Delta Tau Chi” dove si ritrovano gli studenti non proprio brillanti dell’università, ripetenti, con voti terribili e soprattutto con un comportamento sociale ben al di fuori dalle semplici regole di civiltà. La confraternita guidata da Eric “Otter” Stratton (Tim Matheson) con il validissimo aiuto di John “Bluto” Blutarsky (John Belushi), vive in perenne conflitto con il gruppo della Omega, organizzando feste e serate al limite dell’illegalità, sempre per sfidare le autorità universitarie e la fratellanza avversaria. Una serie di avvenimenti provocati dagli studenti della Delta metterà a dura prova la tolleranza del Rettore e del Consiglio Studentesco, e anche il Sindaco della cittadina si schiererà contro la confraternita. Quando il consiglio dell’università, sobillato dai capi dell’Omega, si accanisce e decreta l’espulsione degli studenti della Delta e la conseguente chiusura dell’associazione, Bluto, Eric e compagni decidono di organizzare il “Toga Party” più incredibile della storia universitaria. La ribellione dei nostri eroi culmina alla parata di carri organizzata dall’università per la fine dell’anno accademico, in cui la maestria e la genialità degli studenti della Delta si rivelerà pienamente, ridicolizzando completamente i nemici. Voto: 4,5 su 5

DENTI DI SQUALO drammatico, diretto da Davide Gentile, con Virginia Raffaele, Claudio Santamaria e Edoardo Pesce. Durata 104 minuti.

Tra favola moderna, coming of age, crime story e Jeeg Robot una felice opera prima dal titolo, Denti di squalo, diretta da Davide Gentile e prodotta da Gabriele Mainetti. Tutto si svolge in estate in quella eterogenea e surreale location che è il litorale romano (esattamente Tor San Lorenzo).    Qui troviamo il tredicenne Walter (Tiziano Menichelli) per niente felice: è la prima estate senza il padre Antonio (Claudio Santamaria), morto da poco in un incidente sul lavoro. Lui è rimasto con l’apprensiva madre Rita (Virginia Raffaele) anche lei depressa per il recente lutto. Per il ragazzino è un eterno girovagare fino a quando scopre un luogo misterioso pieno di magia: un’enorme villa, ex abitazione di un boss locale detto “Il Corsaro” (Edoardo Pesce). A stazionare in questa casa, come un custode, Carlo (Stefano Rosci), teppistello di “serie b” che comunque introduce Walter in una baby gang. Ma vera meraviglia è quello che c’è nell’enorme piscina della villa: uno squalo con cui Walter instaura subito uno speciale rapporto. È inevitabile che il ragazzino cominci a frequentare la banda di teppistelli sognando anche lui di diventare un vero boss (proprio come era suo padre prima di convertirsi all’onestà). Da qui l’iniziazione di Walter al mondo adulto che però deve gestire il suo cuore buono e una madre che, capendo la deriva del figlio, gli dice: «Cerca de non cresce’ troppo in fretta». 

Sul suo ruolo di cattivo scherza Edoardo Pesce: «Faccio in questo film “Il Corsaro” solo in un paio di scene. Quando c’è e da fare un cattivo vengo sempre interpellato. Sono un po’ come Jessica Rabbit». Dice invece Virginia Raffaele: «Mi sono messa al servizio di questa favola moderna in un ruolo un po’ diverso dai miei soliti, in una storia molto reale. D’altronde questo mestiere ti porta sempre su altre strade e mettersi in gioco fa parte del mio percorso. Dal teatro sono passata alla tv e poi al cinema». Sottolinea il regista, già autore del pluripremiato cortometraggio Food for Thought: «A dir la verità la Raffaele l’ha voluta Mainetti in persona e io che sono stato in Inghilterra nove anni non conoscevo il suo lato comico, per me non aveva nessun background». Gli straordinari effetti visivi dello squalo? «Abbiamo usato l’animacronic, la tecnologia composta da elementi elettronici e robotici, mai utilizzata in Italia, e poi anche i tradizionali effetti speciali». Voto: 4 su 5

TRANSFORMERS: IL RISVEGLIO fantascienza, diretto da Steven Caple Jr., con Anthony Ramos e Dominique Fishback. 

Estate, tempo di blockbuster, almeno per chi ancora va al cinema. Transformers: il risveglioè il settimo film del popolare franchise dopo i cinque di Michael Bay e lo spin off Bumblebee. In questa settima avventura, come sempre stipata di spettacolari scene d’azione, si assisterà ad un’alleanza fra gli autobots, le mitiche auto che si trasformano in robots, con i Terrorcons, che si trasformano in bestie mitologiche. I Terrorcons furono una linea di giocattoli Transformers distribuita dalla Hasbro fra il 1995 e il 2000 da cui fu tratta una serie tv animata, Rombi di tuono e cieli di fuoco per i Biocombat, che debuttò nel 1996 e si concluse nel 1999. Questo settimo film, ambientato nel 1994 segue di poco gli eventi di Bumblebee, ma, dice il regista Steven Caple jr. (Creed II), «la storia che raccontiamo ha un approccio differente rispetto agli altri film. Ci sarà, almeno inizialmente, più conflitto fra gli autobots e gli umani. Non vogliamo certo spiegare cosa sta succedendo nel mondo oggi, i suoi conflitti reali. Ma stiamo vivendo un momento di conflitto, il mondo è diviso, l’Europa è in guerra, e forse in maniera non cosciente abbiamo in qualche modo voluto dare un segnale, trasmettere il messaggio che un ritorno all’unità, che superare il conflitto è possibile». Importante, sempre, tenere il passo con i cambiamenti culturali del giorno d’oggi. Se i primi film raccontavano le avventure di una coppia bianca alleata ai robot, questo settimo lungometraggio, in segno delle scelte che Hollywood si è imposta, vede un protagonista di origini portoricane, Anthony Ramos che interpreta Noah, un ex-militare che abita a Brooklyn con la famiglia. Accanto a lui c’è Dominique Fishback, che interpreta Elena, giovane donna che lavora in un museo e studia reperti archeologici. Insieme formeranno un’alleanza in grado di tener testa a una minaccia superiore. Voto: 3 su 5

MINDCAGE – MENTE CRIMINALE thriller, diretto da Mauro Borrelli, con Martin Lawrence, Melissa Roxburgh e John Malkovich. Durata 96 minuti.

Un serial killer ossessionato dall’arte del Cinquecento e del Seicento, in attesa di essere giustiziato per le donne uccise, crimini nei quali “preparava” e “allestiva” i corpi delle vittime evocando figure angeliche. È Arnaud Lefeuvre, conosciuto anche come “L’artista”, l’inquietante personaggio al quale dà vita John Malkovich nel thriller psicologico con una nota soprannaturale. Una nuova prova dietro la macchina da presa per il vicentino Mauro Borrelli, da oltre trent’anni ad Hollywood, dove si è costruito una carriera di primo piano da illustratore e concept artist per cineasti come Francis Ford Coppola, Bernardo Bertolucci, Terry Gilliam, Ang Lee, Quentin Tarantino, M. Night Shyamalan, Rian Johnson, Tim Burton. Un percorso che da qualche anno ha preso più la strada della regia, prima con dei corti e poi con lungometraggi. «L’idea per Mindcage nasce dal mio amore per i thriller e in particolare per le detective stories», spiega. «Avendo un’estrazione pittorica (ha studiato all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, nda) ho provato a conciliare nella trama le mie due passioni. Così ho pensato a un serial killer ossessionato dall’arte. Per la trama mi hanno ispirato anche gli indiani d’America che temevano la fotografia, perché temevano rubasse l’anima». A dare il via alla storia è una nuova ondata di omicidi compiuta da un emulatore del famigerato serial killer chiamato “L’artista”. Il detective Jake Doyle (Lawrence), che aveva contribuito a catturarlo e gli imputa anche la morte del so precedente compagno di indagine, e la nuova arrivata Mary (Roxburgh) vengono inviati in prigione proprio per chiedere a Lefeuvre qualche elemento per catturare il nuovo assassino. Una mossa che scatena il caos, nelle indagini come nelle vite dei due poliziotti. Con John Malkovich, «dal primo incontro su Zoom, abbiamo subito discusso d’arte del quale lui è appassionato e dell’Italia, dove ha vissuto», racconta Borrelli. «Gli ho detto che vedevo il suo personaggio come un re Lear, un personaggio aristocratico, shakespeariano, ma folle». Voto: 3,5 su 5

PRIGIONE 77 thriller, diretto da Alberto Rodríguez, con Miguel Herrán e Javier Gutiérrez. Durata 125 minuti.

Ambientato nella Spagna del 1977 e racconta la storia di Manuel (Miguel Herrán), un ragazzo che lavora come contabile, condannato a vent’anni di carcere per aver intascato una cifra pari a 1.200 euro. Insieme al suo compagno di cella Pino (Javier Gutiérrez), il giovane riuscirà a mettersi a capo di un movimento comune a tutte le prigioni, che combatte per la libertà. Quest’unione avrà un forte impatto non solo sul diritto penitenziario, ma sull’intera società. All’interno vi sono persone incarcerate a causa del loro orientamento sessuale, del loro credo politico, del loro status economico o professionale. Scontano tutti pene esagerate e vivono in condizioni al limite dell’umanità e privati di ogni diritto in quella che è definita come una “prigione modello” sovraffollata. All’esterno le strade e le piazze sono piene di gente che celebra la democrazia dopo un quarantennio di dittatura, non sapendo che il sistema legale è completamente corrotto. Voto: 3 su 5

OLGA drammatico, diretto da Elie Grappe, con Anastasia Budiashkina e Sabrina Rubtsova. Durata 85 minuti.

È la storia di Olga (Anastasia Budiashkina, un’atleta professionista anche nella vita reale), ginnasta ucraina di 15 anni, piena di talento e passione per lo sport, che lascia il suo paese natale e si trasferisce nel 2013 in Svizzera, facilitata dal fatto che il padre possiede la cittadinanza elvetica. La giovane ragazza, accolta da una famiglia che non ha mai visto prima, ha un solo grande obiettivo, allenarsi duramente, entrare a far parte della Centro nazionale di sport svizzero e poter partecipare ai campionati europei e magari alle Olimpiadi. Olga è pronta a ogni sacrificio per realizzare il suo sogno, ma un fatto indipendente dalla sua volontà rischia di vanificare i suoi sforzi: a Kiev è scoppiata La Rivoluzione della Dignità, nota anche come Euromaïdan (dal nome di piazza Majdan a Kiev), una protesta popolare che vuole contrastare la decisione del presidente Viktor Janukovyč di riavvicinarsi alla Russia allontanando la speranza degli ucraini di poter un giorno entrare a far parte dell’Unione Europea. Oltre alla prospettiva di non poter più fare ritorno nel suo paese, Olga è soprattutto preoccupata per sua madre, una giornalista d’inchiesta che sta seguendo da vicino i tumulti e che rischia ogni giorno la sua vita… Voto: 3,5 su 5

C’È DI NUOVO LA VALIGIA SUL LETTO commedia, diretto da Eduardo Tartaglia, con Maurizio Casagrande e Biagio Izzo. Durata 98 minuti.

Racconta come una sgangherata banda di antieroi si ritrovi ad affrontare un’emergenza a livello nazionale. Come se non bastasse, avranno a che fare anche con i servizi segreti e la criminalità organizzati. In paio, però, c’è del denaro, molto denaro, ma anche sentimento e tante risate. Voto: 4 su 5

BLU E FLIPPY – AMICI PER LE PINNE animazione, diretto da Mohammad Kheyrandish, con Polina Avdeyenko e Aleksandr Fenin. Durata 90 minuti.

Un tuffo in fondo al mare dove vivono un bambino e un delfino inseparabili. Sopravvissuto a un disastro aereo, il piccolo Blu viene salvato dal suo amico Flippy e i due crescono insieme come fratelli. Sono felici, giocano e scherzano spensierati tra le onde e con le creature degli abissi marini. Inventano trucchetti ed escogitano scherzi sempre nuovi e divertenti. Un giorno, questo magico idillio viene spezzato dall’arrivo di Octopus, un polpo cattivo, che rimanda il bambino sulla terra ferma dove dovrà imparare a vivere tra gli umani e ritrovare sua madre. È l’inizio di nuove avventure ma anche di sfide durissime per Blu. L’incontro con nuovi amici, tra cui il capitano Murvarid, lo aiutano a superare le difficoltà fuori dall’acqua. Anche il suo fedele amico Flippy, non lo abbandona mai, sempre al suo fianco lo sostiene con la complicità di tutti gli abitanti degli abissi, uniti contro il malvagio Octopus. Voto: 3 su 5

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