Immagini

Al cinema. Horror da record e Comandante Favino

– Nelle sale italiane arriva “Five Nights at Freddy’s” che negli USA ha debuttato con incassi strepitosi
– La storia di Salvatore Todaro alla guida di un sommergibile nella Seconda guerra mondiale
– Un film sul clamoroso debutto della divina Maria Callas e la storia di una ballerina texana al Bolshoi di Mosca

COMANDANTE storico, diretto da Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino e Massimiliano Rossi. Durata 120 minuti.

Ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, vede protagonista Salvatore Todaro (Pierfrancesco Favino), che comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina. Il Comandante applica metodi fuori dalla norma, la prua è rinforzata in acciaio, colpi di cannone vengono sparati in emersione per affrontare faccia a faccia il nemico e l’equipaggio è armato di pugnale sempre pronto a combattere corpo a corpo.

Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico in piena notte, viene bombardato da un mercantile belga, il Kabalo. Todaro contrattacca il mercantile che viaggiava a luci spente e l’equipaggio nemico finisce in mare. A questo punto, il Comandante decide di compiere un gesto eroico, soccorre i 26 soldati belgi finiti in acqua e destinati a una morte certa. Per farlo deve navigare in immersione rischiando di farsi vedere dal nemico.

Rischiando la vita, riesce a sbarcare nella baia di Santa Maria delle Azzorre e mettere in salvo tutti. Quando il capitano del Kabalo gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio, il Comandante Todaro ha dato una risposta che è entrata nella storia: «Perché noi siamo italiani». Voto: 3 su 5

DIRTY DIFFICULT DANGEROUS drammatico, diretto da Wissam Charaf, con Clara Couturet e Ziad Jallad. Durata 83 minuti.

La storia si svolge a Beirut, in Libano, e racconta la storia di Ahmed (Ziad Jallad), un rifugiato siriano, e di Mehdia (Clara Couturet), immigrata etiope che ha trovato lavoro come domestica. I due sono in una relazione clandestina, vissuta tra i vicoli all’ombra di Beirut. Mentre Mahdia vorrebbe svincolarsi dai suoi datori di lavoro, il suo amato Ahmed, malato di un misterioso morbo, cerca di sbarcare il lunario vendendo metalli di riciclo. La loro storia non avrebbe alcun futuro, ma nessuno dei due ha nulla da perdere. È così che la coppia decide di fuggire alla disperata ricerca di un futuro e di una vita migliori. Durante la fuga, però, le condizioni di salute di Ahmed iniziano a peggiorare. Voto: 2.5 su 5

IL LIBRO DELLE SOLUZIONI commedia, diretto da Michel Gondry, con Pierre Niney e Blanche Gardin. Durata 102 minuti.

Al centro della storia c’è Marc (Pierre Niney), un giovane cineasta che, nonostante la riluttanza dei suoi produttori, decide di portare a termine il suo film. Parte per un villaggio delle Cevennes, tra le montagne nel sud est della Francia, portandosi tutta la sua squadra di lavoro. Ad ospitarlo e sostenerlo c’è sua zia Denise. Una volta lì, tutto cambia, la sua creatività si libera e viene travolto da un vortice di idee e immagini che lo trascinano in un caos mentale. Mentre sta scrivendo il soggetto del suo film, ne viene posseduto e tutti i suoi demoni vengono a galla. Rivoluzionando tutti i suoi schemi, Marc ha un’illuminazione: scrivere il “Libro delle soluzioni”. Una guida che raccoglie tutte le soluzioni ai problemi. Voto: 3 su 5

THE NEW TOY commedia, diretto da James Huth, con Jamel Debbouze e Daniel Auteuil. Durata 112 minuti.

Racconta la storia di Samy (Jamel Debbouze), sposato con Jihane, dalla quale aspetta il primo figlio. Dato l’arrivo del bambino, Samy si mette alla ricerca di un lavoro che possa permettergli di sostenere le spese familiari venture. L’unico impiego degno di nota che trova è quello di guardiano notturno in un negozio di beni di lusso e, seppur riluttante, decide di accettare il lavoro.

Nella stessa città di Samy, vive anche Philippe Etienne (Daniel Auteuil), noto per essere l’uomo più ricco di Francia. Il facoltoso, però, ha un’indole insensibile ed è divenuto freddo e scostante da quando sua moglie è venuta a mancare, circa un anno prima. Da quel momento Philippe si è dedicato principalmente al suo lavoro e ai suoi affari. A risentirne di questa situazione è stato il suo unico figlio, Alexandre (Simon Faliu), bambino solitario e viziato, che non ha un rapporto col padre, anzi cerca di tenerlo lontano.

Quando giunge il compleanno di Alexandre, Philippe lo porta nel lussuoso negozio di giocattoli dove lavora Samy e chiede al figlio di scegliere qualsiasi regalo voglia, ma la scelta del bambino ricade proprio sul guardiano. Voto: 2 su 5

À LA RECHERCHE drammatico, diretto da Giulio Base, con Giulio Base e Anne Parillaud. Durata 90 minuti.

Siamo in una Roma anni Settanta in cui Ariane (Anne Parillaud) e Pietro (Giulio Base) si trovano in un momento fermo della loro vita. Ariane è una bella donna dell’aristocrazia francese e Pietro è uno sceneggiatore italiano frustrato di B movie. Entrambi cercano di colmare il vuoto che stanno vivendo e cercano un modo per riscattarsi.

Decidono così di scrivere a quattro mani una sceneggiatura tratta dal romanzo di Marcel Proust, À la Recherche du Temps Perdu. L’obiettivo è di sottoporre questa sceneggiatura a Luchino Visconti nella speranza che accetti di portarla sul grande schermo. Se ci riescono avranno l’occasione di cambiare vita e realizzare finalmente un sogno.

Questo lavoro unirà Ariane e Pietro, mettendo a confronto due persone molto diverse, culturalmente e caratterialmente. Si incontreranno e si scontreranno sullo sfondo di un’Italia alle prese con profondi conflitti sociali. Voto: 2.5 su 5

FIVE NIGHTS AT FREDDY’S horror, diretto da Emma Tammi, con Josh Hutcherson e Matthew Lillard. Durata 110 minuti.

Non poteva che essere un horror a dominare il botteghino nel fine settimana di Halloween. Five Nights at Freddy’s, frutto del sodalizio tra Universal e Blumhouse, ha debuttato negli USA superando tutte le aspettative, con un incasso di 78 milioni di dollari alle biglietterie di Stati Uniti e Canada e di ulteriori 52 milioni di dollari a livello globale. Tratto da un popolare videogame, Five Nights at Freddy’s racconta i pericolosi turni notturni del guardiano di una sala giochi abbandonata, che si trova a lottare contro grandi peluches elettronici che facevano da mascotte al posto. Il basso gradimento su Rotten Tomatoes (25%) non ha scoraggiato i fan, molti dei quali sono arrivati al cinema mascherati dai pupazzoni assassini del film.

Five Nights at Freddy’s porta così a casa il record del miglior debutto horror del 2023 – superando agilmente franchise famosi come Scream VI e The Nun II – e segna il secondo miglior esordio per un film adattato da un videogioco, dopo Super Mario Bros – Il Film. «È fantastico quando succede», ha twittato il produttore Jason Blum.

Al centro della storia c’è una guardia di sicurezza notturna in difficoltà, Mike Schmidt (Josh Hutcherson), agli inizi del lavoro in una tavola calda locale, il Freddy Fazbear’s Pizza. Mentre sta svolgendo il primo turno di lavoro, Mike si rende che quella notte non sarà così facile da portare a termine. L’uomo scopre che i robot animatronici del locale non sono semplice ferraglia, ma sono vivi. La notte queste creature si animano e reclamano un tributo di sangue. Riuscirà Mike a sopravvivere per cinque notti nella tavola calda infestata? Voto: 4 su 5

JOIKA – A UN PASSO DAL SOGNO drammatico, diretto da James Napier Robertson, con Diane Kruger e Talia Ryder.

Racconta la storia di una ballerina texana quindicenne, Joy Womack (Talia Ryder), che viene accettata al prestigioso Bolshoi Ballet di Mosca. Il suo sogno è diventare prima ballerina della compagnia, ma la strada per realizzarlo si rivela davvero dura. Joy è pronta a tutto, anche a un matrimonio di convenienza con un uomo russo per ottenere il visto di ammissione al Bolshoi. Ripudiata dalla sua famiglia per le sue scelte, l’adolescente parte per la Russia. La sua insegnante è la celebre ballerina Tatiyana Volkova (Diane Kruger), che la sottopone a ritmi di allenamento serratissimi imponendole anche un regime alimentare estremamente ristretto per perdere peso e rientrare nei canoni richiesti. La competizione è spietata e la ragazza non può permettersi di sbagliare o di mollare, segue una routine rigida fino a quando riesce a diplomarsi. Ma la sfida più difficile inizia ora. Voto: 3.5 su 5

LA GUERRA DEL TIBURTINO III commedia, diretto da Luna Gualano, con Antonio Bannò e Sveva Mariani. Durata 90 minuti.

È ambientato nell’estrema periferia di Roma, precisamente nel quartiere noto come Tiburtino III. Qui Leonardo De Sanctis (Paolo Calabresi), il padre di Pinna e uno spacciatore del posto trovano e raccolgono un piccolo frammento di meteorite, caduto dal cielo.

Nei giorni seguenti tutti coloro che abitano in quella zona assumono atteggiamenti strani e iniziano ad alzare delle barricate intorno al loro territorio. È così che Pinna (Antonio Bannò) insieme al suo gruppo di amici e alla celebre fashion blogger Lavina Conte (Sveva Mariani), che si ritrova bloccata a Tiburtino III, decide di indagare su cosa stia accadendo. Pare che gli alieni vogliano conquistare il nostro pianeta, prendendo come punto di partenza proprio il quartiere romano. A Pinna e al suo gruppo non resta che provare a salvare il mondo dall’invasione. Voto: 3.5 su 5

CALLAS – PARIGI, 1958 musicale del 2023, diretto da Tom Volf. Uscita al cinema il 05 novembre 2023. Durata 90 minuti.

Ripercorre il debutto della divina Maria Callas all’Opéra di Parigi nel dicembre del 1958 durante il concerto La Grande Notte dell’opera. Quella storica serata divenuta uno degli eventi del secolo riprende vita nelle riprese, trasmesse in tutta Europa.

Un esordio leggendario, quello della Callas, che la consacrerà come la Divina dalla voce emblematica e volto storico del XX secolo. In quella serata parigina era presente tutta l’alta società francese, compreso il presidente René Coty, ma anche il duca e la duchessa di Windsor, Charlie Chaplin, Brigitte Bardot e molti altri volti noti. La Callas sul palcoscenico di Palais Garnier indossava un vestito di alta moda ed era adornata da una parure di diamanti dal valore di oltre un milione di dollari. Fu lei ad aprire il concerto, esibendosi con Casta diva, tratto dalla Norma di Bellini, un’aria che la rese sin da subito immortale e a cui seguì la scena del “miserere” del Trovatore di Verdi, susseguita da Una voce poco fa del Barbiere di Siviglia di Rossini. Nella seconda parte della serata, la Callas primeggia la scena con la superba aria “vissi d’arte”, tratta dalla Tosca di Puccini, scatenando un grande entusiasmo nel pubblico in sala, tanto a far interrompere per alcuni minuti la recita.

Il film permette di (ri)vivere quell’epica serata per la prima volta a calori con un restauro fonico e visivo, effettuato con estrema cura, tanto da preservare ogni nota della leggendaria soprano. Voto: 3.5 su 5

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *