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Un film sulla “Diva dai piedi scalzi”

– Lunedì 28 ottobre nei cinema il documentario che racconta la storia di Cesária Évora, la regina del morna, la musica di Capoverde
 – Il lavoro rivela le lotte e i trionfi di una donna che ha trasformato la propria passione in un’epica avventura musicale

Cesária Évora è un’icona della musica mondiale, conosciuta come “La Diva a Piedi Nudi” e considerata la voce più rappresentativa di Capo Verde, ha saputo trasformare le sue umili origini in un canto che racconta l’anima, la storia e la malinconia della sua terra. La sua carriera, costellata di momenti difficili e di straordinari successi, è una storia di resilienza e autenticità, che ha portato il genere musicale del “morna” alla ribalta internazionale, affascinando milioni di persone con la sua voce calda e penetrante. 

La sua storia viene raccontata nel documentario Cesária Évora, la diva dai piedi scalzi: sceneggiato e diretto da Ana Sofia Fonseca, l’opera esce nelle sale il prossimo 28 ottobre, distribuito da Risi Film. Il film porta lo spettatore nel cuore della vita e della carriera di una delle più grandi icone della musica mondiale. Intimo e toccante svela l’anima di Cesária Évora, conosciuta come la “Regina della Morna”, che ha incantato il mondo con la sua voce inconfondibile. Attraverso filmati d’archivio, testimonianze rare e momenti privati, il documentario rivela le lotte e i trionfi di una donna che ha trasformato la propria passione in un’epica avventura musicale, mantenendo sempre vivo il desiderio di libertà e autenticità. Un percorso di vita e professionale straordinario, dalle umili origini a Capo Verde fino alla fama internazionale, raggiunta a 51 anni.

L’infanzia e le origini

Cesária nacque il 27 agosto 1941 a Mindelo, sull’isola di São Vicente, in un contesto di grande povertà. Rimasta orfana di padre in tenera età, la madre non poté prendersi cura di lei e dei suoi fratelli, così fu affidata a un orfanotrofio, dove trascorse gran parte della sua infanzia. Già da piccola mostrava una forte predisposizione per la musica e, grazie a un parente, iniziò a prendere lezioni di canto e a cantare nelle feste locali. La musica, fin da subito, rappresentò per lei un rifugio e un mezzo per esprimere le emozioni più profonde.

Durante l’adolescenza, Cesária si avvicinò al “morna”, il genere musicale tipico di Capo Verde che combina elementi della musica africana, portoghese e brasiliana. Il morna è una sorta di blues capoverdiano, spesso caratterizzato da testi malinconici che parlano di amore, di nostalgia e delle difficoltà della vita. A questo si unisce il “coladeira”, un genere più vivace e ritmato che permette ai capoverdiani di esprimere gioia e voglia di vivere. Cesária si innamorò del morna per la sua capacità di raccontare l’anima tormentata della sua gente e iniziò a esibirsi in locali e feste tradizionali.

La difficoltà degli inizi

Nonostante il talento evidente e le performance che conquistavano il pubblico locale, Cesária faticava a trovare un riconoscimento stabile. Le condizioni di vita difficili e la mancanza di risorse finanziarie la portarono a un periodo di depressione e a una pausa dalla musica. Per circa dieci anni, Cesária smise di cantare, ritirandosi dalle scene e vivendo un’esistenza fatta di lavori precari. In questo periodo di silenzio musicale, l’artista sperimentò il dolore dell’abbandono e dell’indifferenza, che segneranno profondamente il suo stile e il suo approccio alla vita.

Negli anni Ottanta, un incontro con José da Silva, un produttore capoverdiano residente in Francia, cambiò la sua vita. José vide in Cesária un potenziale inespresso e la convinse a trasferirsi a Parigi per registrare un album. Nel 1988, all’età di 47 anni, Cesária incise il suo primo album internazionaleLa Diva Aux Pieds Nus, che segnò l’inizio di una carriera straordinaria. Il disco ottenne subito un grande successo tra i capoverdiani emigrati e gli appassionati di world music, attirando l’attenzione di critici musicali e pubblico internazionale.

La consacrazione: “Miss Perfumado”

Nel 1992, l’album Miss Perfumado consolidò il suo successo mondiale. Questo album conteneva alcune delle canzoni più amate del suo repertorio, tra cui Sodade, il brano che più di ogni altro definisce la sua identità artistica. Con Sodade, Cesária esprime una nostalgia profonda per la sua terra e la condizione di esilio che molti capoverdiani provano. La voce calda e avvolgente di Cesária, insieme alla semplicità dei suoi arrangiamenti musicali, riuscì a catturare l’attenzione del pubblico e a portare il morna alla ribalta mondiale.

L’album Miss Perfumado vendette milioni di copie e trasformò Cesária in una star internazionale. La sua voce unica e la sua presenza scenica affascinarono le platee di tutto il mondo, e il suo stile, semplice ma intenso, fece innamorare persone di ogni cultura. Cesária era amata non solo per la sua musica, ma anche per la sua autenticità: si esibiva senza scarpe, mantenendo vivo il ricordo delle sue origini umili e della sua connessione con il popolo di Capo Verde.

I riconoscimenti e la vita da star

Negli anni Novanta e Duemila, Cesária ottenne numerosi riconoscimenti e premi, tra cui un Grammy Award nel 2003 per l’album Voz d’Amor. Questo premio rappresentò un ulteriore traguardo nella sua carriera, rendendola la prima artista capoverdiana a ottenere un riconoscimento così prestigioso. Nonostante il successo, Cesária mantenne sempre la sua umiltà e il suo legame con le radici. Continuò a esibirsi senza scarpe, un simbolo della sua identità e del suo profondo rispetto per le sue origini.

La sua vita da star, però, non fu priva di difficoltà. Cesária dovette affrontare problemi di salute, dovuti anche alla vita di sacrifici e privazioni a cui era stata abituata. L’artista soffriva di diabete e di problemi cardiovascolari, che nel tempo peggiorarono, ma continuò a esibirsi fino a pochi anni prima della sua morte, dimostrando una passione inarrestabile per la musica.

Cesária Évora si spense il 17 dicembre 2011 a Mindelo, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo della musica. La sua eredità, però, vive nei cuori dei suoi fan e nelle nuove generazioni di artisti capoverdiani che continuano a portare avanti la tradizione del morna e del coladeira. La sua musica è ancora oggi celebrata in tutto il mondo e continua a essere una fonte di ispirazione per artisti e appassionati di musica.

L’eredità lasciata

L’eredità di Cesária Évora va oltre la sua voce straordinaria: rappresenta un esempio di autenticità, resilienza e di amore per le proprie radici. Cesária ha dimostrato che il talento, unito alla determinazione e alla sincerità, può superare qualsiasi ostacolo. La sua vita è una testimonianza di come la musica possa unire le persone, abbattendo barriere geografiche e culturali. Nel 2019, il morna è stato riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, un tributo anche al lavoro di Cesária, che ha fatto conoscere questo genere al mondo. 

Cesária Évora è più di una cantante; è una leggenda che ha saputo trasformare il dolore in arte e la nostalgia in una forza unificante. La sua storia è quella di un popolo, di una terra e di una cultura, ma è anche la storia di una donna che ha saputo elevarsi sopra ogni avversità, rimanendo sempre fedele a sé stessa. La sua voce, a distanza di anni, è ancora un messaggio di speranza, di resilienza e di amore per le proprie radici.

Il documentario non si limita a celebrare il talento di Cesária, ma esplora anche il contesto sociale e politico di Capo Verde, affrontando temi universali come la libertà e la disuguaglianza. Grazie a filmati inediti e a interviste con amici e familiari, si racconta la donna dietro la leggenda, scoprendo la sua umanità e la straordinaria resilienza. 

La regista del docufilm, Ana Sofia Fonseca, condivide il profondo legame che la unisce a Cesária, evidenziando come la sua storia rappresenti un viaggio attraverso il tempo e le sfide della vita. «Più che le risposte sono le domande che mi interessano», sottolinea, invitando gli spettatori a riflettere su temi complessi come la disuguaglianza di genere e il razzismo.

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